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Lungo le infrastrutture scorre la resilienza (militare) europea

L’Europa accelera sulla difesa collettiva tra piani di riarmo e infrastrutture da adattare a scenari di crisi. Bruxelles lancia 17 miliardi per la mobilità militare e la resilienza nazionale diventa centrale: strade, ponti, ferrovie e reti digitali sono la nuova frontiera della deterrenza. Roma, con la regia di Mantovano, punta a fare dell’Italia un hub euro mediterraneo di sicurezza e stabilità

Crosetto in Egitto. Houthi e stabilità regionale tra Roma e Il Cairo

La visita ufficiale in Egitto del ministro della Difesa, Guido Crosetto, conferma la presenza italiana nel Mar Rosso e le direttrici di marcia che Roma ha impresso a tutela della libertà di navigazione, anche commerciale. Nell’occasione il titolare della Difesa ha incontrato il personale militare italiano impiegato nella missione Multinational Force and Observers

Difesa collettiva e democrazia, il legame che regge la Nato secondo Perestrello

Di Marcos Perestrello

Nel momento più complesso per la sicurezza internazionale dalla fine della Guerra Fredda, l’Assemblea parlamentare della Nato riafferma la centralità della difesa collettiva e dei valori democratici. Dall’Ucraina alla resilienza interna, dagli investimenti nella difesa ai Balcani, fino alle nuove alleanze globali, l’Alleanza si muove per affrontare le sfide del presente. Pubblichiamo il discorso tenuto il 22 luglio al Parlamento italiano da Marcos Perestrello, presidente dell’Assemblea parlamentare della Nato

I dazi di Trump sono molto più di una questione commerciale. Scrive Caruso

Di Ivan Caruso

L’accordo raggiunto domenica scorsa tra Donald Trump e Ursula von der Leyen in Scozia, che fissa i dazi Ue-Usa al 15%, viene prevalentemente letto attraverso la lente economica: bilancia commerciale, impatti settoriali, conseguenze sui prezzi. Ma questa prospettiva, per quanto legittima, rischia di oscurare la vera posta in gioco. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

L’accordo tra ELT e L3Harris porta l’intelligence elettronica nel cuore dell’Europa. Ecco come

Sarà realizzato in Italia il primo centro di test multisensore fuori dagli Stati Uniti, frutto di una collaborazione tra la nostrana ELT Group e l’americana L3Harris. Dedicato alle attività di sorveglianza e guerra elettronica, il centro fungerà da infrastruttura ad alta tecnologia, pensata per accelerare l’interoperabilità e la prontezza operativa nel contesto della difesa avanzata

Mediterraneo allargato, Italia e Stati Uniti. Il tempo delle scelte strategiche secondo Volpi

Di Raffaele Volpi

Il Mediterraneo è tornato al centro della competizione globale, ma resta troppo spesso letto come un’area da contenere, più che da comprendere. In questo scenario, l’Italia rappresenta un nodo strategico insostituibile, capace di coniugare sicurezza, cultura e diplomazia. Eppure, il rapporto con gli Stati Uniti è ancora segnato da squilibri e miopie. Serve un nuovo patto transatlantico, fondato sulla reciprocità e sulla conoscenza. La riflessione di Raffaele Volpi

Jco e Rand hanno simulato un attacco con droni in territorio Usa. Ecco come è andata

Con oltre 350 incursioni di droni solo nel 2024, le basi militari statunitensi si preparano a una nuova era della difesa. Un wargame ha messo alla prova le tecnologie disponibili e la capacità delle agenzie americane di rispondere in modo coordinato a minacce sempre più agili e diffuse

Oltre mezzo trilione di dollari. Ecco il piano ambizioso di Nuova Delhi sulla Difesa

Con un piano da oltre 543 miliardi di dollari, l’India punta a trasformare radicalmente la propria postura militare. La strategia ruota attorno all’indigenizzazione industriale, alla modernizzazione tecnologica e a una sempre maggiore integrazione interforze. L’Operazione Sindoor ha evidenziato progressi importanti, ma anche lacune logistiche da colmare. Nonostante il terreno da recuperare sia ancora molto, Nuova Delhi sembra decisa a diventare un attore militare di primo rango nell’Indo-Pacifico

E se gli Usa si ritirassero dall’Europa? Tutti gli scenari e una lettura

Le priorità dell’America di Donald Trump e i cambiamenti negli equilibri strategici globali rendono sempre meno improbabile un ridimensionamento della presenza statunitense in Europa. Le capitali europee, però, sembrano impreparate a questa eventualità, nonostante il momento attuale sia forse il più favorevole per rilanciare le ambizioni del continente e ribilanciare i rapporti interni alla Nato

Zee, l'Italia inizia a fare sistema sul fronte marittimo. Il commento di Caffio

A quattro anni dall’approvazione della legge quadro sulla Zona economica esclusiva, l’Italia decide di istituirne effettivamente alcune porzioni al di là delle acque territoriali in Adriatico, Jonio e Tirreno. Non si tratta di appropriazione di spazi di sovranità ma solo di estensione della giurisdizione nazionale in materie come energie rinnovabili, ambiente, pesca, ricerca scientifica. L’iniziativa accresce la marittimità del Paese e a beneficiarne sarà il ruolo geopolitico dell’Italia nel Mediterraneo. La nostra strategia marittima, già evidenziata col Ddl sulla subacquea, assume ora contorni più netti. Il punto dell’ammiraglio Fabio Caffio

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