Skip to main content

Primo, sopravvivere. Un ragionamento sulle scelte di Israele

Di Giorgio Cuzzelli

Israele non può da solo affrontare la sfida della teocrazia sciita. Non ne ha la forza. Nel contempo, deve trovare una soluzione alla questione palestinese, perché essa è suscettibile di compromettere la tenuta del Paese nel lungo termine. Da ultimo, deve continuare ad agire per permettere ai suoi abitanti ai confini con il Libano di vivere tranquilli. Questi sono i veri problemi esistenziali del Paese. Non è il momento di fare salti nel buio. L’Iran può aspettare. Scrive il generale Giorgio Cuzzelli, docente di Sicurezza e studi strategici alla Lumsa di Roma

Cooperazione, prontezza e budget. Crosetto incontra i vertici delle Forze armate

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha incontrato i vertici delle Forze armate, ringraziando i militari italiani per il loro impegno e ha lodato le loro qualità. Nell’occasione, però, ha anche sottolineato che il bisogno di integrazione con gli alleati europei e di investimenti nella difesa saranno indispensabili per affrontare le future sfide securitarie

Senza sicurezza non c’è sviluppo. Nones legge la lezione di Panetta

Lo sviluppo richiede pace, la pace richiede sicurezza, e la sicurezza richiede capacità di difesa. Michele Nones, vicepresidente dello Iai, legge le parole del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che ha riconosciuto come le esigenze di sicurezza dell’Unione europea siano fondamentali relativamente agli obiettivi di sviluppo del Vecchio continente

Esercitazione polare in Alaska. L'Aeronautica partecipa alla Red Flag Usa

L’Aeronautica militare parteciperà, a fianco alla United States Air force (Usaf), all’esercitazione Red Flag in Alaska con un assortimento variegato di veicoli. Nelle prossime due settimane, piloti italiani e statunitensi avranno la possibilità di esercitarsi in missioni aeree complesse, con oltre cento sortite giornaliere, ed un elevato livello di difficoltà. I militari dovranno affrontare minacce Air to Air, equipaggiate con armamento moderno, e una nutrita schiera missilistica (Sam)

Spese militari, cresce l’Europa (ma non l’Italia). I dati Sipri

Le spese militari globali aumentano tra guerre, tensioni crescenti e insicurezza, con i Paesi del Vecchio continente che, in particolare, aumentano i propri fondi raggiungendo, all’interno della Nato, il 28% dell’impegno complessivo alleato, la percentuale più alta da un decennio a questa parte. Unica nota stonata l’Italia, il solo grande Paese Nato a contrarre le proprie spese militari. A certificarlo i dati Sipri

Intelligenza Artificiale nella Difesa? La sfida di coniugare innovazione, etica e sicurezza nazionale

Rappresentare un’analisi aggiornata del panorama della cybersecurity, con un focus in particolare sulle sfide alla sicurezza emergenti e sulle possibili strategie legate al mondo della Difesa. Questo il senso di un seminario svolto presso la sede del Centro Alti Studi Difesa a Roma. Qui, Stefania Ranzato di Deas ha lanciato la “Defence Strategic Artificial Intelligence”, una nuova piattaforma per la Difesa italiana

trincea

Le lezioni (dimenticate) di Monaco 1938. Quale pace per l’Ucraina?

Di Fabrizio Braghini

All’incontro di Monaco del 1938 si approvò l’annessione della regione cecoslovacca dei Sudeti alla Germania, in nome dell’appeasement, la pace ad ogni costo. Oggi, questo spirito sembra riproporsi nel dibattito sulla guerra in corso in Ucraina, ma bisogna tenere conto delle conseguenze che ci furono anche allora. L’analisi di Fabrizio Braghini

Così Leonardo e Textron candidano il M-346 per addestrare i piloti Us Navy

Le due aziende mirano ad ottenere l’appalto per fornire nuovi addestratori alla Us Navy. E per il loro progetto non puntano solo al veicolo in sé, ma a tutto il sistema che si associa ad esso. Lo stesso del programma F-35

Riflessioni sulla Nato aspettando Washington. La due giorni della Sioi con Mattarella

Era presente anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’apertura della conferenza “Nato at 75”, evento organizzato dalla Sioi in collaborazione con la Nato la Public diplomacy division per fare il punto sull’Alleanza in vista del prossimo vertice di Washington

Israele ha vinto grazie alle sue difese, ma attenzione alle munizioni. Parla Camporini

L’attacco iraniano è stato tutt’altro che simbolico, ed è fallito solo grazie alla superiorità dimostrata dalle capacità di difesa israeliane e occidentali. L’offensiva massiccia ha però richiesto un robusto utilizzo di sistemi, e la lezione da apprendere è che mai come in questo momento bisogna avere la garanzia di conservare e produrre un numero sufficiente di munizioni. Intervista al generale Vincenzo Camporini

×

Iscriviti alla newsletter