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Pilastro europeo della Nato, ecco come passare dalle idee ai fatti

Di Marco Mayer e Valeria Fargion

Gli Stati membri della Ue possono contare di più all’interno dell’Alleanza Atlantica solo se progettano e realizzano un piano pluriennale ben articolato sulla base di strutture, apparati, ruoli e gerarchie ben definite. Non sarà un processo facile perché si tratta di superare gradualmente l’attuale organizzazione in cui i 23 paesi Ue danno ciascuno il proprio contributo alla Nato su base individuale. Il commento di Marco Mayer e Valeria Fargion

Non solo Forze armate, il pilastro europeo della Nato si gioca sull’industria

I titoli europei della difesa volano in borsa, forti delle aspettative degli investitori e dell’entusiasmo dei mercati, ma la vera sfida sarà tradurre le promesse in capacità concrete. Negli Stati Uniti, la competizione tra contractor storici del Pentagono ed emerging tech si acutizza, mentre si fa sempre più incalzante la necessità di mettere al riparo le supply chain occidentali dalle interferenze esterne

Esercitazioni anti-drone nell'Indo-Pacifico. I Marines testano il Madis

Il sistema anti-drone debutta nelle Filippine durante le esercitazioni Balikatan. Dimostrando l’importanza di simili capacità in scenari operativi ad alta intensità come quelli a cui si rischia di assistere nell’Indo-Pacifico

Spazio, come cambia il paradigma pubblico-privato nell’era Trump 2.0

Negli Stati Uniti sta prendendo forma un nuovo paradigma strategico in ambito spaziale, fondato sull’integrazione sistemica tra capacità militari e soluzioni commerciali. La Space Force, recependo gli input politici di Washington, sta così accelerando l’affidamento di compiti strategici a soggetti privati, in un contesto in cui la rapidità, la scalabilità e la flessibilità commerciale diventano asset operativi tanto quanto i sistemi stessi. Un cambio di mentalità che potrebbe ridefinire la tradizionale dicotomia tra pubblico e privato e che impone riflessioni anche per l’Italia e per l’Europa

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Non esistono strategie di breve periodo. La lezione di Freedman letta da Del Monte

Di Filippo Del Monte

Le guerre pianificate come brevi tendono a diventare conflitti lunghi, costosi e logoranti. Freedman analizza come la fissazione per la velocità abbia offuscato la comprensione della sua natura imprevedibile. Serve una riflessione critica sulla pianificazione strategica, che integri teoria della vittoria, adattabilità e consapevolezza del rischio

Le nuove direttrici della difesa britannica passano dall’Artico

Il Regno Unito si prepara ad aggiornare la propria strategia di difesa. Tra le priorità figurano l’Artico, il rafforzamento delle forze aeree e navali, e lo sviluppo di nuove tecnologie. Resta aperto il nodo del bilancio, con le forze armate che chiedono un incremento superiore al previsto

Come arriveremo al 2% del Pil nella Difesa. I dubbi di Nones

Durante la visita a Washington, Giorgia Meloni ha rilanciato l’impegno dell’Italia a raggiungere il 2% del Pil per la Difesa entro il 2025. Una promessa che agita il dibattito interno, tra ipotesi di ricalcolo e tensioni tra i ministeri coinvolti. Formiche.net ne ha parlato con Michele Nones, vice presidente dello Iai, che chiarisce i limiti di una strategia contabile rischiosa e le vere priorità da affrontare in vista del vertice Nato di giugno

Onde radio contro i droni. Com'è andato il test di Rapid Destroyer

Il ministero della Difesa britannico ha testato con successo un’arma ad alta frequenza in grado di neutralizzare sciami di droni, usando onde radio per disattivare i circuiti elettronici. Ma è solo un primo passo

Carrier Strike Group britannico pronto a salpare. Tappa a Napoli?

Il gruppo d’attacco guidato dalla HMS Prince of Wales sarà otto mesi in mare attraversando il Mediterraneo, il Mar Rosso e l’Oceano Indiano per giungere all’Indo-Pacifico. Previste esercitazioni anche con Marina e Aeronautica italiane. Ipotesi tappa a Napoli

Musk punta al Golden dome, lo scudo spaziale Usa

Il progetto Golden Dome, lo scudo missilistico strategico promosso da Donald Trump, sta prendendo forma, con SpaceX in pole position per realizzarne la componente spaziale. Anche Anduril e Palantir farebbero parte della cordata. A differenza dell’Iron Dome israeliano, Golden Dome è pensato per una difesa globale, integrando satelliti, IA e tecnologie emergenti. Nonostante le sfide politiche e un modello inusuale proposto da SpaceX, il progetto potrebbe rivoluzionare la deterrenza per come la conosciamo. Ma le decisioni finali rimangono ancora in sospeso

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