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Così l’IA sta riscrivendo le regole della difesa. L’analisi di Caine (Thales)

Di Patrice Caine

Dalla capacità di comprimere i cicli decisionali in pochi minuti alla trasformazione dei posti di comando, passando per l’impiego in radar, radio, sistemi anti-mine e caccia, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la difesa, offrendo un vantaggio decisivo a chi saprà adottarla per tempo. Pubblichiamo l’editoriale, originariamente apparso su Le Monde, del presidente e ceo di Thales, Patrice Caine

Da difesa a sicurezza globale. Il nuovo paradigma secondo Pontecorvo

Di Stefano Pontecorvo

Il concetto tradizionale di difesa è ormai superato, sostituito da una visione più ampia di sicurezza globale che include le risorse naturali, le infrastrutture critiche e la dimensione cibernetica. In questo contesto, le tecnologie geospaziali, digitali e satellitari per uno sviluppo sostenibile svolgeranno un ruolo sempre più centrale. Pubblichiamo l’intervento di Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo all’annual meeting della Asian development bank in corso a Milano

Difesa europea e riarmo tedesco. Le opportunità italiane per Valensise

L’aumento della spesa militare, il superamento del freno al debito e la rinnovata ambizione europea sono tutti segnali di un deciso cambio di passo da parte della Germania, e una vera e propria svolta strategica per Berlino. Michele Valensise analizza le implicazioni per l’Europa, le reazioni di Parigi e le opportunità per l’Italia in termini di cooperazione politica e industriale

Debito e difesa. La nuova strategia per uscire dal rallentamento tedesco

Di Fabrizio Braghini

La Germania si trova in una fase cruciale: l’economia ristagna, ma si prepara un massiccio piano di investimenti pubblici, con al centro difesa e infrastrutture, reso possibile dalla nuova flessibilità Ue e dal superamento del freno al debito. Berlino punta così a riacquisire centralità in Europa, superando la tradizionale prudenza fiscale e cogliendo l’occasione di un contesto strategico in rapido mutamento

Armi termochimiche cinesi. La nuova frontiera della guerra convenzionale secondo Preziosa

La Cina ha testato armi termochimiche direzionali basate su idruro di magnesio, capaci di rilasciare idrogeno e generare effetti termici intensi e mirati senza impiegare materiali nucleari. Questi ordigni sfidano le tradizionali classificazioni militari, combinando potenza distruttiva, scalabilità e bassa visibilità politica e  rappresentando una nuova frontiera tecnologica destinata a ridefinire la deterrenza. L’analisi del generale Pasquale Preziosa, docente di Geostrategia

Difesa e sicurezza subacquee. In Parlamento il nuovo Ddl dedicato all’underwater

Di Fabio Caffio

Di fronte all’assenza di norme internazionali efficaci contro il sabotaggio subacqueo, l’Italia si organizza con un nuovo disegno di legge che affida alla Marina militare – nel quadro della difesa militare dello Stato – il compito di contrastare la minaccia a cavi e condutture sottomarine di interesse nazionale anche attraverso l’ingaggio, il sequestro e, se necessario, la distruzione dei mezzi di chi viola i limiti della navigazione subacquea e mette a rischio infrastrutture strategiche

Sfide politiche e priorità strategiche in vista di una Difesa europea credibile

A poche settimane dal vertice Nato, l’Unione europea è chiamata a definire una linea comune in materia di sicurezza e difesa: tra le incognite del disimpegno statunitense, le divisioni interne e le ambiguità di alcuni Stati membri, costruire una credibile capacità militare europea è ormai una priorità strategica non rinviabile

Droni, IA e laser. Così la Cina si prepara alla guerra counter-Uas

Il contrasto alla minaccia dei droni è divenuto una priorità strategica per Pechino. Oltre 3.000 aziende sono oggi coinvolte in un settore favorito dalla fusione civile-militare, con un incremento significativo nei bandi pubblici. L’obiettivo è garantire il dominio del cielo e dello spettro, anticipando i futuri scenari bellici

Operazione sul Tevere e minaccia biochimica. L’Italia in prima linea nel warfare del XXI secolo

Il San Marco ha simulato uno scenario di reazione a un attacco terroristico chimico-batteriologico. L’Italia è all’avanguardia anche nella gestione del warfare del futuro (su cui gli Usa e la Nato pongono estrema attenzione)

Né ulteriore debito né tagli al welfare. La ricetta di Camporini per finanziare la Difesa

Passata la deadline del 30 aprile, sono 16 i Paesi europei che hanno fatto richiesta di poter emettere ulteriore debito per finanziare la propria Difesa in deroga al Patto di stabilità. Come preannunciato, e nonostante fosse stata tra i primi promotori della misura, l’Italia manca all’appello. Il rischio ora è di ritrovarsi tagliati fuori dal resto d’Europa e di non essere in grado di mantenere gli impegni Nato. Esistono anche altre vie per finanziare la Difesa senza toccare il welfare, ma per farlo saranno necessarie disciplina e razionalità. L’intervista al generale Camporini

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