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Droni europei, aziende Usa. Cosa sta succedendo con i loyal wingmen

Lo sviluppo dei Collaborative Combat Aircraft (Cca) sta rapidamente evolvendo da ambizione statunitense a priorità europea. Airbus, Kratos, General Atomics e Anduril hanno annunciato partnership con aziende tedesche per sviluppare droni gregari destinati al rafforzamento delle forze armate europee. Questa convergenza risponde al nuovo contesto strategico del riarmo continentale e al crescente budget militare della Nato

Ddl subacquea, così l’Italia prepara la governance. Il commento di Caffio

Di Fabio Caffio

Prosegue l’iter parlamentare del Ddl sulla sicurezza delle attività subacquee. Il provvedimento, approvato senza sostanziali modifiche dal Senato, passa ora alla Camera. Il modello italiano coniuga la regolamentazione da parte di una costituenda Agenzia, del lavoro subacqueo di soggetti privati con la sorveglianza della navigazione sottomarina affidata alla Marina per tutelare la sicurezza nazionale. Da segnalare anche il ruolo già assegnato al Polo nazionale della dimensione subacquea (Pns). L’analisi dell’ammiraglio Fabio Caffio

Non solo Mar Nero. Adesso Kyiv punta ai droni fluviali

L’Ucraina amplia l’uso degli Usv con modelli pensati per ambienti fluviali. Il nuovo drone Ursula, sviluppato da NoviTechNet, offre versatilità, manovrabilità e un basso profilo radar, adattandosi perfettamente a missioni di ricognizione, attacco e supporto nei fiumi del Paese

Bruxelles si mette l'elmetto. Nel budget Ue 131 miliardi per la difesa

La Commissione europea mette sul tavolo un bilancio pluriennale da 2 trilioni di euro per il 2028-2034, con 131 miliardi destinati a Difesa e spazio. Un investimento senza precedenti, che spicca per la rottura rispetto al passato. Il piano dovrà ora passare al vaglio di Parlamento e Consiglio, dove, almeno per i prossimi due anni, si confronteranno visioni diverse sul peso delle spese militari 

Aiuti a Kyiv, ecco perché l’Italia non acquisterà le armi americane. Parla Nones (Iai)

Trump rilancia il sostegno all’Ucraina con nuove batterie Patriot, ma a finanziarle saranno gli Alleati europei. L’Italia, a oggi, ha scelto di non partecipare alla nuova iniziativa, frenata ancor prima dai vincoli normativi che dalle perplessità politiche e di bilancio. Sullo sfondo, il sospetto che questo sia solo il primo passo verso una riqualificazione complessiva del modello di supporto a Kyiv. Intervista a Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali (Iai)

Per l'IA agentica il Pentagono guarda ad Anthropic, Google e xAI. Ecco i dettagli

L’obiettivo del Pentagono non è più solo l’analisi o la generazione di contenuti, ma l’azione automatizzata: l’IA agentica sarà testata in numerosi ambiti operativi, ma restano vincoli sull’uso autonomo della forza. Il piano del DoD prevede meno appaltatori tradizionali e più innovazione off-the-shelf

Patriot all’Ucraina, come funzionerà la nuova fornitura (e perché l’Italia si sfila)

L’Ucraina riceverà nuove batterie di missili Patriot per rafforzare la difesa contro gli attacchi russi su città e infrastrutture. Saranno fornite e finanziate dai governi europei, con il via libera politico degli Stati Uniti. Berlino e Oslo i primi attori coinvolti, mentre Washington prepara il potenziamento della produzione per sostituire i sistemi ceduti. L’inizio di una nuova prassi nel sostegno all’Ucraina?

Stabilità balcanica, la sfida strategica che l’Italia non può ignorare. Parla Rauti

I Balcani occidentali restano una regione-chiave per l’equilibrio europeo. L’Italia partecipa in prima linea con la missione Kfor, contribuendo con mezzi militari e diplomatici alla sicurezza e al dialogo regionale. Il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, recentemente rientrata da una missione a Pristina, ha raccontato ad Airpress il significato dell’impegno italiano in Kosovo e la visione di un’Europa che non può ignorare i Balcani

La Francia aggiorna la propria strategia nazionale. Ecco il piano di fronte alla minaccia russa

Di Ivan Caruso

La Francia alza il livello di allerta strategica e lancia un messaggio drammatico all’Europa: prepararsi a una possibile guerra entro il 2030. Con la nuova Revue Nationale Stratégique 2025 e l’annuncio di Macron del 14 luglio di raddoppiare il budget militare, Parigi ridisegna completamente la mappa della sicurezza continentale. Un documento che ridefinisce alleanze, capacità militari e deterrenza nucleare, ponendo la Francia al centro di una rivoluzione strategica che coinvolgerà tutti i partner europei, Italia compresa. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

Non si può restare immobili davanti ai predatori. Macron rilancia le spese della difesa

La Francia annuncia un aumento della spesa militare per rispondere alla crescente minaccia russa (e non solo) contro l’Europa, che deve anche gestire il rapporto con il sostegno americano. Il generale Burkhard parla direttamente ai francesi: serve consapevolezza. Macron spinge la Francia a mobilitarsi perché questa è “l’ora dei predatori”

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