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La politica estera di Meloni? Fedele alla tradizione euro-atlantica. Castiglioni spiega perché

Di Federico Castiglioni

Il governo Meloni, al di là delle critiche, sta seguendo una politica estera perfettamente in linea con la tradizione euro-atlantica e tesa ad arginare un’Europa delle nazioni in cui l’Italia ha ben poco da guadagnare. L’analisi di Federico Castiglioni, ricercatore nel programma “Ue, politica e istituzioni” dell’Istituto Affari Internazionali

 

marshal shaposnikov nave russa

La Russia dice addio al porto di Tartus ma rilancia in Libia con l'Africa Corps

Di Ivan Caruso

Il recente accordo da 800 milioni di dollari tra Siria ed Emirati Arabi Uniti per lo sviluppo del porto di Tartus segna un punto di svolta negli equilibri mediterranei. Firmato all’indomani dell’annuncio di Trump sulla revoca delle sanzioni contro Damasco, questa intesa commerciale riflette profondi cambiamenti geopolitici: la Russia perde una base strategica mentre gli Usa, attraverso i Paesi del Golfo, sembrano ridisegnare la loro influenza nella regione. L’analisi del generale Caruso, consigliere militare della Sioi

Spionaggio economico tra Stati, l’arma invisibile nei mercati globali secondo Volpi

Di Raffaele Volpi

Dallo spionaggio digitale alla manipolazione cognitiva, l’intelligence economica è ormai una dimensione chiave del confronto geopolitico. Dati, algoritmi, fughe di notizie e short selling diventano strumenti per indebolire mercati e orientare decisioni strategiche. Le democrazie si attrezzano, ma il fronte è ancora frammentato. L’analisi di Raffaele Volpi

Così la Nato irrobustisce il fianco Sud. Tutti i dettagli sul nuovo quartier generale di Firenze

La Nato rafforza la propria presenza nel fianco Sud con una nuova struttura di comando operativo. La Multinational division south opererà in coordinamento con gli assetti già presenti in Italia, dal Jfc di Napoli al Nrdc di Solbiate Olona. Un passo che si inserisce nella più ampia attenzione dell’Alleanza verso le dinamiche del Mediterraneo allargato e che rafforza il ruolo dell’Italia come attore centrale per la stabilità del Fianco Sud

Una nuova finanza per la difesa europea. La Dsr bank vista da Fiona Murray

Di Fiona Murray

Il vertice del 19 maggio a Londra segnerà un passo cruciale nella cooperazione tra Regno Unito e Unione europea sul fronte della difesa. Ma il riarmo non potrà reggersi solo su nuovi contratti: richiederà anche strutture finanziarie inedite, capaci di sostenere l’intero ecosistema industriale. La proposta di una Banca per la Difesa, la sicurezza e la resilienza punta a colmare questa lacuna. L’analisi della professoressa Fiona Murray, associate dean of innovation presso la Mit school of management e vicepresidente del Nato innovation fund

L’Italia guardi all’Europa senza dimenticare la Difesa. L’opinione di Nones

L’evoluzione della politica di difesa comune europea procede tra nuove istituzioni e programmi ambiziosi, ma l’Italia continua a restare spettatrice più che protagonista. Mentre l’Europa si riorganizza di fronte al disimpegno americano e alle incertezze globali, Roma rischia di mancare l’appuntamento con la storia. L’opinione di Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali

Difesa Ue, conventio ad escludendum per l'Italia? L'accusa di Gambino (Ecr)

Intervista all’europarlamentare di Ecr/FdI, vicepresidente della Commissione Difesa: “Il testo votato dal Parlamento europeo presenta una serie di vincoli che sembrano cuciti su misura per rafforzare le grandi industrie di Francia e Germania, escludendo o marginalizzando Paesi come l’Italia”, spiega. E sui rapporti con Stati Uniti e Regno Unito, in ambito Nato e industriale, aggiunge: “Sono parte integrante del nostro sistema di sicurezza”

All’Aia, l’Italia porterà il 2% come prova di lealtà atlantica. Parla Minardo

Il raggiungimento della soglia del 2% del Pil per la spesa militare è un segnale di affidabilità verso la Nato. A dirlo Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera, che però avverte: ogni ulteriore aumento dovrà essere sostenibile, condiviso in sede parlamentare e inserito in un disegno strategico che valorizzi anche il ruolo dell’Italia sul fronte Sud dell’Alleanza

Cinque Paesi, una visione. Il vertice dell’E5 rilancia la difesa europea e il dialogo transatlantico

Il formato E5, che riunisce i ministri della Difesa di Francia, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito, si è ritrovato a Roma per rafforzare la cooperazione in ambito di sicurezza e difesa. Al centro del confronto: il sostegno all’Ucraina, l’aumento della spese militari e la costruzione di un pilastro europeo capace di rilanciare la partnership transatlantica

Quali policies per la difesa del futuro? Ecco le mosse dell'Ue

Dopo il primo passo dettato dal lancio del RearmEu, tocca ora snellire le procedure e, più in generale, mettere nelle migliori condizioni possibili tutti i soggetti che dovranno materialmente far camminare il progetto. Sullo sfondo due elementi con cui confrontarsi in maniera sinergica: Nato e Usa

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