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Armamenti Usa per l’Europa, l’Ue non perda di vista l’autonomia strategica. Parla Nones

L’accordo quadro raggiunto da Bruxelles e Washington apre nuovi scenari per la cooperazione commerciale e militare tra Ue e Usa. Se da un lato l’Europa deve colmare lacune operative affidandosi a sistemi statunitensi, dall’altro rischia di rallentare lo sviluppo della propria industria e di compromettere il raggiungimento della sua autonomia strategica. Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali (Iai), ne parla con Formiche.net

Cosa ci fanno tre navi da guerra americane in rotta per il Venezuela? Trump mette alla prova Maduro

Tre navi da guerra americane fanno rotta per il Venezuela e la Casa Bianca comunica che un intero gruppo di spedizione anfibio è pronto a entrare in azione per esercitare pressione su Maduro, accusato di sponsorizzare il narcotraffico nella regione. Caracas risponde mobilitando i volontari della milizia, ma la tensione potrebbe essere solo all’inizio

Usa-Ue, raggiunto un primo accordo per gli acquisti militari. Tutti i dettagli

L’Unione europea ha formalizzato l’impegno ad aumentare gli acquisti di equipaggiamenti militari dagli Stati Uniti, nel quadro dell’accordo raggiunto sui dazi e i rapporti commerciali. Restano però dei nodi da sciogliere, dalla quantificazione delle forniture alla distinzione tra esigenze immediate e investimenti di lungo periodo, passando per le modalità con cui verranno gestiti gli acquisti

Garanzie di sicurezza per l'Ucraina, cosa può insegnare il caso maltese. L'analisi di Caffio

La formula dell’art. 5 è senz’altro il principale termine di riferimento per immaginare gli impegni di sicurezza occidentali in favore dell’Ucraina. Tuttavia essa è una clausola che potrebbe non adattarsi agli ordinamenti costituzionali dei Paesi che la adottassero per Kyiv. Più correttamente, se si vuole pensare ad un precedente, bisognerebbe guardare alla garanzia dell’indipendenza (e neutralità) maltese che l’Italia ha assunto con l’accordo del 1980. L’analisi dell’ammiraglio Fabio Caffio

Mentre i leader discutono, la Nato fa il punto sulla situazione sul campo in Ucraina. I dettagli

Il Comitato militare della Nato si è riunito oggi in videoconferenza sotto la presidenza dell’ammiraglio Cavo Dragone, con la prima partecipazione del nuovo comandante supremo in Europa Grynkewich. Al centro, la sicurezza dello spazio euro-atlantico e l’evoluzione della guerra in Ucraina. La sessione segue gli incontri diplomatici che hanno aperto a possibili trattative per la fine del conflitto

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Il Flamingo rappresenta una svolta per Kyiv. Ecco perché

Il nuovo sistema permette a Kyiv di estendere la propria capacità offensiva ben oltre le armi fornite dagli alleati, ottenendo un margine di autonomia strategica che le consente di colpire obiettivi sensibili all’interno della Russia senza vincoli politici esterni

In Occidente si apre la discussione sulle opzioni militari per l'Ucraina

Dopo i vertici degli scorsi giorni la discussione transatlantica si concentra sugli aspetti tecnici delle garanzie da offrire a Kyiv. Al momento si parla di possibili contingenti europei coordinati dagli Stati Uniti, che potrebbero contribuire anche con il supporto aereo

Difesa aerea Ue, così le tecnologie dirompenti possono fare la differenza

La difesa aerea odierna non può più prescindere da soluzioni che affrontino il tema degli attacchi saturanti, del rapporto costo-intercetto e della protezione di ampie porzioni di territorio. Le tecnologie per colmare quello che è il maggiore gap della difesa europea attuale esistono, ma solo chi saprà vederne da lontano le potenzialità ne coglierà appieno i frutti

Per porre fine alla guerra in Ucraina, devono vincere tutti. La versione di Caruso

Di Ivan Caruso

Gli incontri di Washington tra Trump, Zelensky e i principali leader europei hanno finalmente messo sul tavolo tutti gli ingredienti necessari per una ricetta di pace. Dopo tre anni e mezzo di conflitto devastante, sembra emergere una strategia diplomatica basata su un principio fondamentale: per avere successo, ogni negoziazione deve permettere a tutti gli attori principali di rivendicare una vittoria. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

La US Navy potrebbe selezionare l’M-346 di Leonardo per addestrare i suoi futuri piloti

La US Navy deve rinnovare la sua componente addestratori e Textron propone l’M-346N, versione americana del trainer avanzato di Leonardo. L’aereo è già operativo in diversi Paesi e combina voli reali e simulazioni ad alta fedeltà, riducendo costi e rischi. In caso di assegnazione, la produzione sarà americana con componentistica italiana, mentre il software e l’avionica di bordo resteranno quelle sviluppate da Leonardo

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