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Così il Regno Unito trasforma la difesa in motore di potenza economica

Il Regno Unito presenta la nuova Defence Industrial Strategy 2025. L’obiettivo è trasformare la difesa in motore di crescita economica e influenza geopolitica, riformando il procurement, rafforzando le filiere strategiche e puntando sull’innovazione a “ritmo di guerra”

Cosa può fare (da sola) l'Italia in Libano. Parla il gen. Camporini

Il ritiro di Unifil entro il prossimo anno apre a nuovi interrogativi sul futuro della presenza internazionale in Libano e sul ruolo dell’Italia. Il ministro Crosetto valuta un impegno nazionale per non lasciare un vuoto sul campo, ma il generale Camporini, intervistato da Airpress, avverte: l’Italia ha le capacità per coinvolgere altri partner, ma senza mandato chiaro e risorse adeguate, la missione potrebbe rivelarsi insostenibile

Droni gregari imbarcati. La Us Navy si unisce alla corsa per i Cca

La U.S. Navy rompe la cautela e accelera sui loyal wingmen imbarcati su portaerei. Anduril, Boeing, General Atomics, Northrop e Lockheed in campo con proposte diverse, tra droni dedicati, versioni adattate e sistemi di comando e controllo avanzati

Golden Dome, e se gli Usa lo estendessero anche all’Europa? Scenari e valutazioni

Estendere il perimetro del venturo scudo spaziale Usa agli Alleati fungerebbe non solo da elemento di maggiore coesione interna alla Nato, ma porterebbe anche diversi vantaggi sul piano economico e su quello tecnologico. Un’idea di Golden Dome che protegga Europa e Nord America, ma su cui pende la scure dell’agenda unilaterale di Trump

Subic Bay, così Usa e Corea puntano sui cantieri navali filippini

Il cantiere navale di Subic Bay, storica ex base statunitense nelle Filippine, è stato rilanciato grazie a investimenti sudcoreani e americani, tornando a essere un hub industriale e logistico regionale. La mossa si inserisce nella strategia Usa di rafforzare infrastrutture e alleanze nell’Indo-Pacifico per contenere l’espansione cinese e garantire il controllo delle rotte marittime strategiche

Volenterosi, l’Ucraina e il peso dell’Europa per il cessate il fuoco. Parla Graziano (Pd)

“Oggi, attori come Washington, Mosca e Pechino, pur con le loro ovvie differenze, parlano con una voce sola. In Europa invece ci sono 27 capi di governo, 27 ministri degli Esteri, 27 ministri della Difesa. È un sistema che non regge di fronte alle sfide globali”. Intervista al deputato Pd Stefano Graziano, capogruppo della Commissione Difesa della Camera dei Deputati

Da Palo Alto al Pentagono, Trump porta i vertici delle Big Tech nelle Forze armate

L’amministrazione Trump ha aperto a una nuova stagione della collaborazione tra le Big Tech della Silicon Valley e il mondo della difesa. Se una volta l’apporto di queste realtà era discreto (se non proprio taciuto), ora, con l’istituzione di un’unità dedicata, alcuni esponenti di queste aziende sono entrati direttamente a far parte dei ranghi dell’US Army. L’obiettivo? Premere l’acceleratore sull’innovazione per continuare a garantire la superiorità tecnologica degli Stati Uniti

Dopo i mercati, la Cina invade anche i campi di battaglia con i suoi droni

Nonostante la Cina dichiari neutralità, le prove di un suo coinvolgimento nella guerra in Ucraina si moltiplicano sempre di più. Nello specifico, fornendo a Mosca componenti e tecnologie per i droni che martellano le città ucraine. Questa cooperazione militare rafforza l’asse Pechino-Mosca, complica la difesa ucraina e ridefinisce le dinamiche geopolitiche

Italia nello Spazio. In arrivo il bando Asi per la costellazione nazionale di satelliti

L’Italia apre una nuova fase della sua politica spaziale: dopo l’entrata in vigore della legge quadro sullo Spazio, l’Asi lancerà un bando per lo studio di una costellazione nazionale di satelliti per telecomunicazioni sicure. Un progetto che unisce strategia industriale, ricerca e ambizione europea per rafforzare il ruolo del Paese nella Space economy

Inizia l'era delle armi laser. Come si muovono Stati Uniti ed Europa

Le armi laser stanno uscendo dai laboratori ed entrando nelle flotte e negli eserciti: dagli Stati Uniti al Regno Unito, fino ai nuovi programmi francesi e italiani. Costi bassi, logistica semplificata e capacità di contrastare sciami di droni promettono di rivoluzionare la difesa aerea. Entro i prossimi anni questi sistemi saranno parte integrante della protezione di navi, basi e infrastrutture critiche

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