Dopo il flop, ampiamente annunciato, dell’ultimo Consiglio europeo, ora la data da cerchiare con il rosso è il 18 dicembre. Per quel giorno, o i leader europei sapranno come prestare 140 miliardi a Kyiv senza far scappare i capitali e violare il diritto internazionale o il sostegno economico all’Ucraina rimarrà solo un’idea
Economia
Questione di bonus. Ecco come l'Europa dell'auto può evitare il burrone
Nell’ultimo Consiglio europeo Giorgia Meloni lo ha ripetuto come un mantra: il green deal se non annacquato rischia di portare l’industria delle quattro ruote al collasso. Ma nell’attesa che la politica faccia i suoi passi, gli economisti suggeriscono di lavorare alla domanda: un ecoincentivo alla francese ma formato europeo per invogliare le famiglie a comprare un’auto elettrica
La diplomazia dell'Europa in campo. Il canale cinese per salvare le terre rare
Nelle ore del Consiglio europeo chiamato a trovare una quasi impossibile quadra sugli asset russi, prende corpo la strategia comunitaria per ripristinare le forniture di minerali critici, senza i quali Difesa e auto rischiano una brusca frenata. L’Ue non può permettersi di rimanere a secco di materie strategiche e non ha la stessa forza contrattuale degli Usa, che nel frattempo stipulano accordi con Paesi terzi. La prossima settimana primo round con il ministro del Commercio Wentao
Il nucleare oggi è l'asso nella manica di domani
La decarbonizzazione è un processo ormai irreversibile, ma le sole rinnovabili non possono bastare a garantire la sicurezza energetica di un Paese industrializzato come l’Italia. Nuove crisi geopolitiche e un costante aumento della domanda di elettricità renderanno necessario abbracciare la tecnologia nucleare. Il confronto a Terrazza Civita tra Luca Mastrantonio, Franco Cotana, Ferruccio Resta e Gilberto Pichetto Fratin
Più sanzioni, meno asset. Sui beni di Mosca flop in vista del Consiglio
Nel giorno in cui Bruxelles approva il 19esimo pacchetto di sanzioni contro il Cremlino, i leader del Vecchio continente si scoprono ancora una volta disallineati sullo smobilizzo delle riserve della Bank of Russia detenute in Belgio. E così il prestito di riparazione per l’Ucraina diventa sempre di più una sorta di utopia
Ecco come il governo detta la linea sulle criptovalute
La manovra appena consegnata alle camere, dopo il timbro della Ragioneria, porta in dote una tassazione al 33% sulle criptomonete ad alto tasso di speculazione. Mano decisamente più leggera, invece, per le stablecoin, ancorate all’euro. Un chiaro segnale che va nel solco dell’euro digitale
La prudenza italiana sugli asset russi. Il Consiglio europeo parte diviso
Domani l’Europa dovrà confrontarsi, ancora una volta, sul possibile smobilizzo delle riserve della Banca centrale russa messe sotto chiave in Belgio. La quadra, però, ancora non c’è, con Giorgia Meloni che dal Senato invoca prudenza e lucidità, guardando alle ripercussioni sui mercati. Per gli economisti del Carnegie, invece, sui beni di Mosca l’Europa si gioca la faccia
Sugli asset russi l'Europa stringe il cerchio intorno a Putin
Il Belgio, Paese che ospita il grosso delle riserve di Mosca messe sotto chiave, è pronto a collaborare per andare incontro al progetto dell’Unione per un prestito da 140 miliardi da garantire con i beni congelati. Slovacchia e Ungheria, però, remano ancora contro. E l’ex Urss minaccia Roma
Ecco la trappola commerciale in cui è finita l'Italia, con l'Europa. Scrive Scandizzo
L’Europa deve riscoprire sé stessa come economia di domanda e di produttività, in cui la crescita non dipenda dai surplus commerciali, ma da un potenziale produttivo rinnovato e diffuso, capace di sostenere sviluppo, innovazione e coesione sociale. Il commento di Pasquale Lucio Scandizzo
Finalmente una legge di Bilancio che parla di lavoro. Scrive Bonanni
Le misure previste dalla legge di Bilancio non sono regali, ma un passo concreto verso una politica che riconosce la centralità del lavoro dipendente e premia la produttività, non l’assistenzialismo. È una linea di continuità con Mario Draghi, ma anche un segnale politico forte per l’idea che i salari possono aumentare con la maggiore produttività nelle nostre produzioni, oltre che attraverso la buona economia. Il commento di Raffaele Bonanni
















