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Cosa (non) farà la Bce per la Grecia. Report Amundi

I greci hanno deciso di dare fiducia al governo Tsipras e per negoziare una migliore trattativa con i creditori. Con una percentuale di votanti di oltre il 61% , il " NO" alla fine ha prevalso. Questo documento è stato scritto con lo scopo di presentare le questioni emergenti, i diversi scenari e gli impatti sui mercati finanziari e sull’asset…

Cosa deve fare l'Europa dopo il voto in Grecia

Il paradosso di questo referendum è stato che non fosse ben chiaro su cosa si stesse veramente votando. Esso rimaneva nella forma – e la forma è sostanza come diceva Aristotele, ancor di più in un Continente in cui tante sfide si sono giudicate spesso sul filo di discutibili argomentazioni giuridiche - un referendum sull’austerità, senza implicazione alcuna per l’abbandono…

produzione industriale

Ecco come gli Stati Uniti metteranno il turbo ai distretti industriali del Triveneto

Primo: I distretti veneti hanno mostrato un progresso molto sostenuto (+8,6%) e sono tornati a essere la locomotiva del tessuto produttivo locale e italiano: 19 distretti su 23 in crescita. Secondo: i distretti del Friuli sono cresciuti del 6,9%, una delle dinamiche migliori in ambito italiano. Terzo: i distretti del Trentino sono in lieve calo ma vicini al massimo storico.…

Che cosa chiede il vittorioso Tsipras all'Europa

In Grecia, Syriza ha ottenuto un grande successo al referendum di domenica: smentendo clamorosamente i sondaggi dei giorni precedenti, circa il 61% degli elettori, infatti, ha votato secondo le indicazioni del partito e ha scelto il No. A questo punto, la gestione della crisi rimane saldamente in mano a Syriza e all'attuale compagine di governo. LE RICHIESTE GRECHE Possiamo essere…

Mps, Unicredit, Intesa. Così Renzi farà soffrire meno le banche

Lo scorso 23 giugno il governo ha varato alcune misure volte a favorire la pulizia dei bilanci bancari. Gli oltre 300 miliardi di euro di crediti dubbi che l’industria bancaria deve gestire costituiscono un peso gravoso, tra i più alti in Europa. Sulla stessa linea sono le evidenze riportate dal Fondo Monetario Internazionale (2015) nell’ultimo Global Financial Stability Report. La…

4 domande e 4 risposte sul voto in Grecia visto da Creta

All'unione monetaria manca ancora oggi un'unione politica e la prova è il balletto che ha preceduto e proseguirà la consultazione di oggi in Grecia. Se siamo arrivati a questo punto è per gli errori del passato. Di tutti. Dei tedeschi, che hanno perso troppo tempo nel 2010 prima di dare il via agli aiuti (ne servivano solo 40 di miliardi ora…

Che cosa non mi convince di Uber

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il cameo di Riccardo Ruggeri apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Per sollecitazione di alcuni lettori torno su Uber. Conoscendo bene l'America e l'Europa è stato facile prevedere che il modello di business UberPop avrebbe creato da noi un sacco di problemi, qua leggi e giudici sono ben altro.…

Grecia, cosa succede se vince il Sì al referendum

Se la vittoria del No al referendum in Grecia sembra spianare la strada all’abbandono dell’euro, neppure una vittoria dei Sì prospetta una rapida soluzione alla crisi. La vittoria del Sì potrebbe offrire qualche spiraglio per una soluzione positiva della crisi, ma prospetta comunque scenari molto complessi. La scelta degli elettori sarebbe quasi certamente premiata con il mantenimento dell’ELA durante i negoziati per…

Grecia? Il vero default è quello dell'Unione europea. L'analisi di Salerno Aletta

Tutti gli occhi sono puntati verso Atene, per capire che cosa accadrà nei prossimi giorni: se il referendum popolare approverà o meno le proposte ultimative formulate dal Bruxelles Group per concedere le nuove tranche di prestito; se ci sarà il default sul debito pubblico; se la Grecia uscirà dall’euro. Tutto è possibile, per l’Europa e per l’euro. IL VERO DEFAULT…

Grexit, tutti i rischi e le illusioni di un abbandono dell'euro

L’eventuale uscita dall’euro di un Paese, ad esempio della Grecia, chiamata domenica 5 luglio ad esprimersi sul piano di restituzione del proprio debito ai creditori, potrebbe anche generare un effetto positivo sulla crescita del Paese stesso, ma nasconderebbe forti pericoli soprattutto per il mondo del lavoro. È questa la conclusione di uno studio di Riccardo Realfonzo, economista presso l’Università del Sannio…

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