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Così Basilea ha trasformato il rapporto tra banche e imprese

Grazie all’autorizzazione dell’editore e dell’autore, pubblichiamo l’articolo di Andrea Ferretti uscito sul quotidiano Mf/Milano Finanza diretto da Pierluigi Magnaschi Più o meno dal giugno 2012 tutti i principali gruppi bancari italiani hanno adottato sistemi di rating avanzati per la gestione delle loro principali aree di operatività. Di conseguenza, ad oggi, il rating, non solo costituisce un punto di riferimento nell’ambito…

Lo sapete che l'economia americana è sempre calda grazie ai debiti?

Negli Stati Uniti si è tornati ad avere la stessa quantità di occupati che si aveva prima che scoppiasse la crisi. Gli occupati sono tornati ad essere nello stesso numero, ma intanto la popolazione è cresciuta. La percentuale di occupati sulla popolazione complessiva si è pertanto ridotta. Ma questo è il meno. E' la modestia dei posti di lavori creati…

Progressi e intoppi verso il Ttip. Lo speciale di Formiche.net

I negoziati per il Ttip, l’accordo di libero scambio da realizzare tra Stati Uniti e Unione europea, proseguono nonostante gli intoppi. LE DIVERGENZE Ad allontanare per il momento l'accordo - atteso tanto a Bruxelles quanto a Washington per i riverberi positivi che avrebbe su Pil e nuova occupazione - sono alcuni dubbi su come unire i sistemi regolatori e legislativi…

salario minimo

Evasione fiscale: numeri, bugie e tabù

Caro direttore, hai ragione: è impossibile non chiedersi perché l'Italia abbia un apparato fiscale che, per una volta, la vede all'avanguardia nel mondo, ma non riesca a recuperare se non cifre irrisorie rispetto a un'evasione fiscale arrivata al livello record di 180,2 miliardi l'anno. Oppure: come sia possibile che, disponendo di trecento banche-dati, l'amministrazione abbia accumulato un credito verso i…

L'importanza di chiamarsi Unesco

Riceviamo e volentieri pubblichiamo A Doha, in Qatar, è in corso da alcuni giorni il 38° Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Si tratta della riunione annuale dell'organo di governo della Convenzione UNESCO sul patrimonio culturale e naturale mondiale, siglata nel 1972 e ratificata da 191 paesi (l'Italia ne è parte dal 1977). Ogni anno questo Comitato, composto da 21 paesi…

Alstom, perché Parigi ha scelto General Electric

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. Lo Stato francese entrerà nel capitale del gruppo industriale Alstom con una quota del 20% nel quadro di un'alleanza con il gruppo americano General Electric, preferito a Siemens e Mitsubishi Heavy…

Fisco, ecco il modello 730 dell'era Renzi

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. Il governo Renzi vara il nuovo Fisco e tenta la strada della semplificazione. Dal 2015 modello 730 precompilato per 30 milioni di dipendenti e pensionati, rimborsi Iva velocizzati e bonus energetici…

Così a Roma è fallita la sinistra al caviale

Nelle settimane che hanno preceduto le elezioni europee la gauche caviar capitolina ci aveva sperato. Sognava un passo falso, meglio ancora una sconfitta, del premier nelle urne così da poter ufficialmente lanciare un ex Pci verso Palazzo Chigi. Il 40,8% incassato dal Pd guidato da Matteo Renzi ha archiviato per sempre le aspirazioni da leader nazionali dei vecchi tesserati della…

L'instabile equilibrio tra governi, banche centrali e mercati

Grazie all’autorizzazione dell’autore, pubblichiamo l’analisi di Marco Cecchini uscita sul quotidiano Il Foglio Nel dicembre del 1996, in un famoso discorso all’American Enterprise Institute, Alan Greenspan coniò l’espressione irrational exuberance per indicare che i prezzi di borsa non riflettevano i fondamentali economici e rischiavano quindi una brusca caduta. Quell’espressione è oggi oggetto di culto e chi la digita su Google…

Perché non va esclusa una deflagrante crisi dell'euro

La presidenza italiana degli organi di governo dell’Unione Europea (UE) potrebbe trovarsi con una gatta da pelare molto più seria di quella che oggi ci si immagina a Palazzo Chigi, alla Farnesina e a Via Venti Settembre: una seria crisi dell’euro, in cui all’apprezzamento del cambio nominale della moneta unica si accompagnerebbe una recessione feroce. Ciò attizzerebbe non solo l’opposizione…

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