"Zitti, zitti, piano, piano/Senza fare alcun rumore/ Dalla scala del balcone" Questo è l’inizio di un celebre terzetto del secondo atto de "Il Barbiere di Siviglia" di Goacchino Rossini – il terzetto che apre il vorticoso finale. Qualcosa di analogo sta avvenendo con il Trattato di Maastricht . Ed finale potrebbe essere parimenti vorticoso, specialmente se alle imminenti elezioni tedesche…
Economia
Come sarà la Service Tax. Report di Letta e Saccomanni
Più, meno o uguale? Quanto peserà sulle spalle delle famiglie la nuova service tax decisa dal governo Letta dopo l'abolizione della prima rata del 2013 sulle prime case? Nonostante il disaccordo di Bruxelles, l'esecutivo continua a sottolineare che si è trattato di una scelta di equità. Ma qualche preoccupazione in più potrebbe nascere spulciando la bozza del Pnr (Programma Nazionale di Riforma…
Intesa, Unicredit, Mps & Co, è in arrivo un regalo fiscale per voi. Mittente: il governo Letta
Lo spauracchio degli stress test all'indomani dell'Unione bancaria europea spingono Bruxelles e il governo italiano a prestare particolare attenzione alle sofferenze bancarie e ai problemi di scarsa capitalizzazione degli istituti di credito del Paese. E con debiti a rischio sempre in aumento, il governo, come emerge dalla bozza di Pnr (Programma Nazionale di Riforma che individua le priorità statali da…
Lavoro, arrivano i contratti light del governo Letta per eccitare le aziende straniere
Per attrarre gruppi e investitori esteri in Italia, il governo Letta pensa di rendere più convenienti le assunzioni, semplificare la disciplina del mercato del lavoro e agevolarne la flessibilità in entrata e in uscita. È quanto si apprende sfogliando le 30 pagine della bozza del provvedimento “Destinazione Italia” che sarà discusso oggi, giovedì 19 settembre, in consiglio dei ministri. CUNEO…
Generali e Mediobanca, quando il leone Greco faceva il Nagel
"Il tema dei conflitti d'interesse è diventato negli ultimi mesi sempre più rilevante e visibile. Non potevamo più stare nel patto di sindacato di una società che controlla una quota rilevante delle Generali, che è il più grande tra i concorrenti della Ras". Correva l'anno 2004, e per la precisione era la fine di marzo, quando l'attuale amministratore delegato di…
Enel, Bonos e Btp, i bond che fanno impazzire i mercati
Pubblichiamo grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori l'analisi di Edoardo Narduzzi uscita sul quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi Italia Oggi. Inutile girarci intorno, il superamento dello spread dei Bonos sui Btp segnala lo scetticismo con il quale mercati e investitori valutano il governo di larghe intese ma di scarse riforme italiano. Gran parte della credibilità riformista, a essere obiettivi, se…
Il sexy fisco con cui Letta vuole sedurre le società straniere
Certezza del diritto, procedure standard e buone prassi importate dalle migliori esperienze internazionali. Per attrarre gruppi e investimenti esteri - e non far fuggire quelli italiani - il governo Letta punta anche su un fisco più semplice e intuitivo. Sono molti gli aggiustamenti contenuti nelle 30 pagine della bozza del provvedimento “Destinazione Italia” che sarà discusso oggi, giovedì 19 settembre, in…
Ecco come Wall Street e la City giudicano il generoso Bernanke
Mossa saggia oppure no? La decisione del governatore della Fed, Ben Bernanke, di mantenere invariato il programma di acquisto di titoli da 85 miliardi di dollari al mese ha lasciato positivamente di stucco i mercati, con Wall Street che brinda con un nuovo record. La ripresa economica debole, l'alto livello di disoccupazione e quello, al contrario, basso dell'inflazione hanno spinto…
Il doping di Bernanke rassicura l'America e rallegra (forse) l'Europa
La buona legacy del governatore della Fed, Ben Bernanke, almeno per i trader di Wall Street e di altre piazze nel mondo, è assicurata. La Banca centrale americana ha infatti deciso, al contrario di quanto si aspettavano i mercati, di lasciare invariato il ritmo con cui acquista Treasury e bond ipotecari, un piano di stimolo attualmente pari a 85 miliardi…
Le tasse di Hollande che fanno infuriare la Francia (e sorridere l'Italia)
Il presidente che voleva fare il Robin Hood di Parigi aumentando le tasse ai ricchi per diminuirle ai poveri rischia di fallire nell'impresa scontentando tutti. Quando François Hollande è diventato il capo dell'Eliseo nel 2012, la sua più famosa promessa elettorale è stata infatti quella di imporre una tassa del 75% sugli stipendi superiori al milione di euro l'anno. Peccato…