Luigi Paganetto ricorda l’economista francese, uomo intelligente e cordiale, il suo modo di guardare il mondo in maniera sempre originale e diversa dagli altri. Basta pensare al suo libro sul “teorema del lampione”, che dice molto della sua personalità. Uno studioso che metteva benessere e sostenibilità prima di tutto
Economia
Così la Russia naviga verso il default secondo Moody's
Il prossimo 4 maggio scadrà il periodo di grazia legato a 2 miliardi di pagamenti in rubli relativi ai bond rimborsati ai primi di aprile. Ma per l’agenzia di rating il Cremlino ha violato i contratti che prevedono versamenti in dollari. E ora potrebbe pagarne il conto, a pochi giorni dal default delle ferrovie russe
Il gas è questione di conti, Draghi non lo dimentichi. Parla Villa (Ispi)
L’economista dell’Istituto per gli studi di politica internazionale: attenzione all’euforia, l’Algeria ci darà 9 miliardi di metri cubi di gas, è vero, ma non prima di due anni. E senza rigassificatori sarà dura incassare il Gnl di cui abbiamo bisogno. Le sanzioni? Fanno male a Mosca ma non come crediamo
Tempi difficili alla Bce
Lungi dal surriscaldarsi, l’economia dell’area dell’euro è in difficoltà. L’aumento dei tassi di interesse sembra quindi contro intuitivo, ossia una misura da non mettere in atto. Ma la Bce deve dimostrare di essere in grado di contenere l’inflazione, anche al costo a breve termine di un rallentamento della crescita. L’analisi di Giuseppe Pennisi
Elon Musk vuole comprarsi tutta Twitter. Ma è davvero così?
Il patron di Tesla è pronto a mettere sul piatto 54,20 dollari per azione (in contanti) per un totale di circa 43 miliardi di dollari. Ma ha anche posto un ultimatum: se rifiutata, è pronto a vendere anche il 9,2% delle quote passive acquistate appena dieci giorni fa. E molti indizi lasciano pensare che sia un modo per svincolarsi dalla situazione
Huawei, fuga da Mosca. I piani cinesi e le sanzioni Usa
Secondo indiscrezioni il colosso tech cinese Huawei sta pensando di abbandonare una parte del business in Russia finché la guerra in Ucraina dovesse continuare. Con il ritiro occidentale il mercato di Mosca fa gola alle aziende di Pechino. Ma le sanzioni Usa fanno paura
All'Italia serve il gas dell'Africa, ma per salutare Mosca è presto. Parla Masulli (Icom)
La dipendenza dell’Italia dalla Russia è storica e strutturale, non sarà una passeggiata rinunciare alle forniture. Ma bisogna tentare e la carta italiana è l’Africa e il Mediterraneo orientale. Il Gnl americano conviene più all’Europa del Nord. Conversazione con Michele Masulli, direttore dell’area Energia presso l’Istituto per la Competitività
Commercio e cannoni, una scelta etica. Scrive Pennisi
Putin e i suoi consiglieri hanno pensato che la dipendenza economica di numerosi Stati dell’Unione europea dal gas e dal petrolio russo era tale che non sarebbero scesi effettivamente in campo. E sino ad ora il Cremlino ci ha azzeccato…
Burro o cannoni? Per Paganetto, la recessione è in arrivo e dobbiamo prepararci
L’autonomia dei Paesi europei dal gas russo rappresenta non solo una formidabile arma di pressione su Putin, ma anche una strada da percorrere verso la diversificazione. È sbagliato credere che puntando al benessere immediato (niente chiusura dei gasdotti e condizionatori a tutta forza) riusciremo a evitare le tendenze recessive, che si prospettano durature. Bisogna agire subito e ripensare le politiche economiche del governo e del Pnrr. Solo così potremo mitigare le conseguenze della guerra
La globalizzazione non sta finendo. Parola di Zecchini
L’equilibrio tra le forze globalizzanti e quelle deglobalizzanti è divenuto meno stabile che nel passato col risultato che si continuerà ad avere un alternarsi di fasi dalla più intensa interconnessione con fasi a minore intensità. Nondimeno, nessun Paese ha manifestato la preferenza per l’isolamento; piuttosto, quelli sotto blocco cercano strenuamente di uscirne