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Perché Meloni può essere un ottimo mediatore tra Ue e Usa. Parla Barba Navaretti

La visita della premier italiana a Washington può trasformarsi in una mediazione su cui costruire un’agenda commerciale europea. Alla Casa Bianca ci sono troppi economisti e funzionari che assecondano Trump, senza badare al costo delle loro scelte. La Cina? Pechino ha un vantaggio strategico sugli Usa. Intervista all’economista e docente alla Statale, Giorgio Barba Navaretti

Come nasce la crisi americana che ha portato ai dazi. L'analisi di Velo e Preziosa

Di Pasquale Preziosa e Dario Velo

La crisi del 2025 non nasce con Trump, ma affonda le radici nel crollo dell’ordine di Bretton Woods e nella fine dell’egemonia unipolare americana. I dazi sono solo il sintomo di una frattura più profonda: quella tra economia globale e consenso interno. Senza un nuovo progetto politico, il protezionismo rischia di minare la stabilità stessa degli Stati Uniti. L’analisi di Dario Velo, docente di Economia, e del generale Pasquale Preziosa, docente di Geostrategia

Dall'energia al calcolo, ecco come avanza l'Intelligenza Artificiale. Il dibattito a Med-Or

I supercalcolatori hanno ormai raggiunta la stessa velocità del cervello umano. E in futuro andranno ancora più veloci, mettendosi al servizio della crescita e dell’efficienza. Il dibattito organizzato dalla Fondazione Med-Or con Marco Minniti, Andrea Bairati, Emilio Billi e Stefano Ciurli

Caffè amaro per l'Italia. La Cina si beve Bialetti

Nuo Capital, che fa capo al magnate Stephen Cheng, ha rilevato il 78% dello storico marchio di caffettiere, simbolo indiscusso del made in Italy, ponendo fine a una storia di quasi un secolo. Ora l’Opa e poi il delisting dalla Borsa

Perché dallo scontro con gli Usa la Cina ha più da perdere che guadagnare

Il Dragone continua nella sua prova di nervi e di muscoli, rispondendo colpo su colpo a Washington. Un corpo a corpo che però potrebbe tramutarsi in un’altra batosta per la sua economia. Ecco perché

Vi svelo le vere ragioni della crisi americana. L'analisi di Polillo

Se si vuole uscire dalla spirale del protezionismo è necessario che ciascun Paese corregga quanto di sbagliato è avvenuto in passato. E che gli Stati Uniti riprendano il controllo del loro ciclo economico, con politiche più prudenti. Ma che gli altri si impegnino di più nel privilegiare le politiche di sviluppo. L’analisi di Gianfranco Polillo

Chi sbuffa per l’accordo tra Tim e Mef-Retelit per Sparkle

Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro l’ultimo trimestre 2025, con una valorizzazione della società dei cavi pari a 700 milioni di euro. M5S contro il governo

Tutte le reazioni nel mondo ai dazi di Trump. Scrive Valori

Il 2 aprile il presidente degli Stati Uniti d’America Trump ha firmato alla Casa Bianca due ordini esecutivi sui cosiddetti dazi reciproci, annunciando che avrebbero stabilito un “dazio minimo di riferimento” del 10% sui propri partner commerciali e imposto dazi più elevati ad alcuni partner. Tutte le reazioni. L’opinione di Giancarlo Elia Valori

I mercati fiutano la trattativa sui dazi. E tornano ottimisti

A tre giorni dalla visita del premier italiano a Washington, che di fatto apre la finestra di trattative con gli Stati Uniti, Borsa e spread ritrovano il buon umore, dopo la tempesta perfetta dei giorni scorsi. E anche Wall Street sorride. Un buon segnale

Tutte le variabili di cui Trump non può non tener conto nei negoziati sui dazi. Scrive Bagella

A meno di una definitiva marcia indietro del presidente americano, dalla strategia negoziale con il suo corrispettivo Xi e dagli obiettivi che si proporrà di raggiungere dipenderà la stabilità finanziaria americana e internazionale. Anche perché Trump dovrà gestire una contraddizione evidente. Ecco quale nel commento di Michele Bagella, docente a Tor Vergata ed economista

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