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Verso la pace in Ucraina? Il vertice di Washington visto dall'amb. Castellaneta

Ieri la family photo scattata alla Casa Bianca ha immortalato una situazione decisamente nuova: Stati Uniti ed Europa (attraverso la “coalizione dei volenterosi” di cui finalmente anche l’Italia fa ora parte) sono uniti e compatti nel sostenere Kyiv. “Qualcosa è cambiato e sta cambiando”, come ha giustamente affermato la premier italiana Meloni registrando un mutamento di clima e di approccio tra le varie parti in causa che potrebbe davvero precludere alla fine del conflitto. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta

Meloni porta a Washington l’unità dell’Occidente. Parla il prof. Cristin

Il professore Renato Cristin vede nel vertice di Washington il compimento della visione di Giorgia Meloni: l’unità occidentale come unica risposta alla crisi identitaria. Israele e Ucraina modelli di eroismo, con l’Italia punto di equilibrio contro l’asse Russia-Cina-Iran-Nord Corea

Anchorage, la forza dell'Europa e l'interesse silenzioso di Pechino. L'analisi di Alli

È solo grazie al continuo sostegno economico e politico di Pechino che Putin può continuare la sua guerra. E l’interesse di Pechino si spiega in un unico modo: l’attesa del riconoscimento da parte della comunità internazionale dei territori conquistati con la forza dalla Federazione russa, per scatenare l’assalto contro Taiwan. L’analisi di Paolo Alli

Dall’Alaska alla Casa Bianca. Così la solidarietà transatlantica aiuta il tentativo di pace di Trump

Il dato politico di questo incontro è evidente. Sinora lo sforzo del presidente Trump verso un cessate il fuoco e/o accordo quadro è, senza alcun dubbio, quello più importante e significativo dall’inizio del conflitto, nel febbraio 2022. E grazie a Meloni non è mai mancata la mediazione e l’aiuto al dialogo tra le parti, contribuendo all’unione dell’Occidente contro chi vorrebbe vederne il suo declino. L’intervento di Simone Crolla, American Chamber of Commerce in Italy (AmCham)

Con Wang Yi a Nuova Delhi, salta il colloquio Usa-India sui dazi

La visita di Wang Yi a Nuova Delhi e lo stop ai negoziati commerciali con gli Stati Uniti mostrano l’India al centro di un gioco a quattro con Cina, Usa e Russia. Dialogo prudente con Pechino, tensioni tariffarie con Washington e il ruolo ambiguo di Mosca delineano un quadro instabile di riallineamenti e contrappesi

Sicurezza simbolica o tutela reale? Le garanzie a Kyiv sono la chiave del negoziato

L’intesa raggiunta ad Anchorage tra Trump e Putin potrebbe aprire spiragli inediti sulla guerra in Ucraina, ma i contorni delle “garanzie di sicurezza in stile Nato” restano vaghi. Eppure proprio da questi passano il futuro del processo negoziale e delle speranza di pace nell’area

Risorse limitate e priorità strategiche. La geopolitica dietro le oscillazioni di Trump secondo Polillo

Le oscillazioni in politica estera del presidente americano avranno certamente una base caratteriale, ma non solo. Da tempo l’establishment Usa ha spostato l’attenzione dall’Atlantico al Pacifico, ed è in questa chiave che si possono leggere le prese di posizione di Trump. L’analisi di Gianfranco Polillo

Trump, Putin e le ambizioni (anti-cinesi) sull’Artico. L'analisi dell’ammiraglio Caffio

Il summit di Anchorage ci ricorda che Usa e Russia, oltre a riproporsi come superpotenze planetarie, sono anche Paesi che si affacciano sul Grande Nord. In teoria c’è rivalità tra i due Paesi, anche per via della presenza delle forze Nato ai confini terrestri e marittimi della Russia. Di fatto, entrambi potrebbero aspirare ad agire nell’Artico con le mani libere dai trattati marittimi, magari cercando di tenere a bada la Cina. La riflessione dell’ammiraglio Fabio Caffio

Vi spiego la vera sfida dell’Occidente dopo l’incontro Trump-Putin. Scrive Teti

Di Antonio Teti

Cercare di comprendere il funzionamento del meccanismo psicologico che governa le decisioni di Putin, piuttosto che cercare di negoziare “alla cieca” con lui. È su questo concetto centrale, che deve giocarsi la trattativa dell’Occidente con la Russia, e probabilmente Trump lo ha compreso perfettamente. L’analisi di Antonio Teti, professore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara

Trump e le mosche del Cremlino. Il vertice di Anchorage raccontato dalla stampa internazionale

Tutto e il contrario di tutto, tranne un minimo accordo. La pace si allontana e il conflitto in Ucraina è destinato ad acuirsi. Sono molti i motivi di quello che i media definiscono senza mezzi termini il grande fiasco del summit. L’analisi di Gianfranco D’Anna

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