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Phisikk du role - Trump, Putin, l'Alaska. Mediatori di pace di ieri e di oggi

A favore di telecamere il linguaggio putiniano è apparso più appropriato e in linea con la semantica di un capo di Stato in missione di quanto non sia quello trumpiano. Sembrava addirittura rassicurante e il suo dire razionale. C’è poco da fare: la scuola sovietica aveva un suo che… La rubrica di Pino Pisicchio

Ecco cosa lega l’Indipendenza del 1947 all’India di oggi

Celebrando lanniversario dell’Indipendenza, lIndia ricorda le sofferenze e i sacrifici del 1947, ma guarda soprattutto al futuro. La trasformazione in economia dinamica e attore globale testimonia il successo di decenni di riforme e della scelta di non allinearsi rigidamente.

L’incontro Trump-Putin visto dall’India (nel giorno dell’Indipendenza)

Di Vas Shenoy

Mentre Trump e Vladimir Putin si sono incontrati in Alaska per cercare di raggiungere un’intesa sul futuro dell’Ucraina, e non solo, la più grande democrazia del mondo, l’India, è stata idealmente al loro fianco, nel suo “appuntamento con il destino”

Putin non accetta compromessi, Trump ha ancora le leve per forzare la pace in Ucraina?

Trump e Putin si sono incontrati in Alaska senza trovare un’intesa sul cessate il fuoco, con Mosca che esce rafforzata sul piano simbolico e Washington ora chiamata a decidere se irrigidire la pressione o continuare il dialogo. Il prof. Radchenko rimarca i problemi del vincitore solo apparente, Putin, alla guida di uno stato sotto forte stress sistemico, il monitoraggio di Arcadia mostra un sentiment popolare di fiducia condizionata, con Trump che ottiene però il maggiore ritorno mediatico e politico

Non possiamo regalare la Russia alla Cina. Il summit di ferragosto visto da Arditti

Identificare la Russia solo con Putin e, di conseguenza, con un nemico da isolare, è una semplificazione pericolosa. Se questo approccio diventasse linea d’azione, l’esito sarebbe certo: spingere Mosca tra le braccia di Pechino, consegnando a Xi Jinping un alleato strategico di peso enorme. Non si tratta di minimizzare le responsabilità della leadership russa, ma la politica internazionale è un esercizio di realismo

quinto piano disinformazione

Nuove restrizioni a Whatsapp e Telegram. Il Cremlino rafforza il controllo su internet

Il Cremlino rafforza il controllo su internet limitando le chiamate vocali su WhatsApp e Telegram e chiedendo accesso ai dati degli utenti. L’iniziativa segue altre restrizioni introdotte dal 2022, compreso un nuovo reato per chi cerca contenuti vietati, e rilancia il dibattito su censura e sorveglianza digitale in Russia

Non solo Gaza, tutte le preoccupazioni sulla crisi in Siria

Erdogan, già legato al governo di transizione, sta impiegando numerosi mezzi e uomini per sostenere l’unità territoriale, fornendo interventismo contro le Ypg. Queste ultime incarnano il braccio siriano del gruppo terroristico Pkk, che il presidente turco ha silenziato tramite le pressioni su Ocalan. Un puzzle che in Siria avrà un punto di caduta significativo. E la reazione di Netanyahu non si fa attendere

Mosse e rischi dell'incontro Trump-Putin secondo l'Ecfr

Dall’uscita di Putin dall’isolamento internazionale ai rischi per il coordinamento tra Kyiv e i partner occidentali, fino alla capacità europea di influenzare il negoziato: cinque analisti dell’Ecfr delineano scenari e poste in palio del vertice

Perché il summit con Trump rischia di trasformarsi per Putin in un boomerang. Scrive D'Anna

Evolvono di ora in ora le prospettive del vertice di Ferragosto fra Trump e Putin. Dalla videochiamata fra il presidente Usa e i leader europei è emersa una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all’Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia e da solide e credibili garanzie di sicurezza ancorate al contesto euroatlantico. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Cosa aspettarsi dal vertice di Anchorage. Castellaneta spiega la posta in gioco in Alaska

Il ruolo dei protagonisti, Trump e Putin, ma anche quello degli spettatori del summit. Italia compresa, che ha ora lo spazio per inserirsi in trattative che non portino solo a tutelare l’Ucraina ma anche a rilanciare l’alleanza transatlantica e la coesione europea nel campo più congeniale della sicurezza, in un periodo complesso su altri fronti, come quello delle questioni commerciali e finanziarie. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta

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