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Inutile e controproducente. L'approccio militare al nucleare di Teheran visto da Azodi

Il professore della George Washington University denota in un articolo pubblicato da Foreign Policy come la soluzione militare al programma nucleare iraniano non solo sia inefficace, ma anche pericolosa. Evidenziando il ruolo giocato dalle “minacce percepite” nel suo sviluppo

Così Pechino pungola il G7 dopo l’esclusione della Corea del Sud

Il mancato invito del presidente Yoon tra gli ospiti del vertice in Puglia. Un’altra occasione per la propaganda di Pechino per tentare di seminare discordia tra i Sette e i partner like-minded

Così cresce la minaccia dell'Is in Cisgiordania

Dal 7 ottobre a oggi, Israele ha fermato nove persone connesse a piani terroristici dello Stato islamico. Anche le forze di sicurezza in Cisgiordania hanno compiuto dei blitz, con il West Bank che sta diventando un bacino di propaganda per l’IS mentre continua il conflitto a Gaza

Su Kyiv ci siamo svegliati tardi. Il richiamo di Tocci (Iai)

Conversazione con la direttrice dell’Istituto Affari Internazionali: “Qualcuno dice che non può dare i sistemi di difesa perché serve fare deterrenza: ma quale deterrenza? In questo momento c’è la guerra in Ucraina, ma a forza di fare deterrenza per la guerra di domani finiremo col rischiare anche in Romania”. Il punto sul conflitto in Ucraina con Nathalie Tocci

Svolta cinese. Dopo le elezioni le Maldive e Pechino sono più vicine

I risultati provvisori consegnano la vittoria elettorale al partito guidato dal presidente dell’arcipelago, sostenitore di un avvicinamento alla Cina e di un rigetto dell’India. E Pechino è pronta a cogliere l’opportunità

In Ucraina è tempo di realpolitik. L'opinione di Guandalini

Siamo entrati in una fase nuova della guerra dove le desuete categorie contrapposte sono superate dagli eventi. Il caos in Medio Oriente ha relegato ai margini Kyiv. L’Occidente ha il dovere morale di fermare il conflitto. La proposta di Francesco è la sola che esprime i modi per avvicinarsi alla fase negoziale. L’opinione di Maurizio Guandalini

Erdogan va in Iraq per la sua via della seta

Era dal 2011 che il sultano mancava da Baghdad, ma adesso ha deciso di accelerare per due ragioni: una corsia preferenziale di merci fino al Mediterraneo, con un collegamento stradale e ferroviario che eviterà il Canale di Suez, passando per una collaborazione più intensa nella lotta contro i militanti curdi, mentre l’Iraq cerca di assicurarsi una quota maggiore di acqua dai fiumi Eufrate e Tigri. Nel mezzo la guerra a Gaza e il rapporto con i Paesi del golfo (e non solo)

Gli Usa vogliono imporre sanzioni contro le forze armate israeliane. Ecco perché

Gli Usa intendono sanzionare un’unità dell’esercito israeliano accusata di violazioni dei diritti umani. Ma i vertici di Tel Aviv si oppongono in modo compatto alla decisione di Washington, che vuole mandare un segnale agli interlocutori internazionali

Perché l'India di Modi è diventata così centrale. Risponde Bobbio

Per il professore Tommaso Bobbio, storico dell’Asia meridionale, Modi è riuscito a costruire un’immagine di leader spirituale globale attorno al suo Paese. Concetti come “il mondo una grande famiglia” o l’India “mother of democracy”, tanto quanto il valore universale dello yoga, sono ormai riconosciuti a livello globale come fattori che elevano la standing di New Delhi

Tutti i dossier su cui Pechino critica il G7 Esteri italiano

Economia, libertà di navigazione e Ucraina. Sulle pagine del Global Times, giornale della propaganda del Partito comunista cinese, tre articoli si scagliano contro la riunione di Capri. E rispunta anche Eusebio Filopatro, pseudonimo dietro al quale si celerebbe un analista italiano

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