C'è un'immagine chiara su come la crisi libica viaggi su livelli diversi, a volte non accomunabili. Viene da una delle quotidiane osservazioni dai voli aerei che arrivano nel Paese (analisi che racconta molto di ciò che sta succedendo, possibile grazie agli strumenti open-source): giovedì 11 giugno, mentre un aereo con a bordo dei negoziatori della Nazioni Unite arrivava a Misurata dalla…
Esteri
Tra Washington e Pechino? C'è la Libia. Molinari spiega perché
Fredda o meno, è una guerra. Non si combatte con armi convenzionali. Non solo, perlomeno. Dal digitale al commercio, dalle telecomunicazioni agli investimenti diretti esteri, quella in corso fra Stati Uniti e Cina è molto più di una “competizione”. Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, già direttore de La Stampa, per cui è stato a lungo inviato a New York e…
Il 35° governo di Israele e la storia di alcuni ministri
Come molti sanno, il governo di Gerusalemme doveva formarsi già dopo le elezioni del 9 aprile 2019, ma è stato proprio Netanyahu a non riuscire a comporlo, e la Knesset si è nuovamente sciolta per preparare le ulteriori elezioni, che si sono svolte il 17 settembre 2019. Anche dopo questa seconda elezione non ci sono state le condizioni politiche e…
La partita politica e militare di Sirte (da cui passano i negoziati sulla Libia)
Il premier libico, Fayez Serraj, ha coordinato mercoledì una riunione militare per affrontare la situazione a Sirte, città costiera centrale della Libia – sul golfo omonimo – che è il centro attuale dello scontro tra le milizie che combattono per il governo di Tripoli (Gna) contro ciò che resta della campagna militare con cui Khalifa Haftar voleva conquistare la capitale e il…
Attentati in Nigeria e jihadismo regionale: cosa c'è dietro all'ultimo attacco terroristico
Dozzine di uomini armati sono piombati in sei villaggi nel nord della Nigeria e hanno razziato negozi, market e bestiame, mentre sparavano sui civili. Il bilancio dei fatti, avvenuti due giorni fa, è di 81 morti. I responsabili del massacro sarebbero "gruppi armati" non identificati, probabilmente organizzazioni criminali che si collegano anche alla sigle del terrorismo estremista islamico. Possibile sia stato…
Fra Russia e Cina, le (nuove) sfide della Nato. Ecco il dibattito al Brussels Forum
Due sfide e minacce diverse, non sovrapponibili. Tali sono oggi Cina e Russia per la Nato. Un’alleanza che nasce come forma di deterrenza dalla cortina di ferro. Ma negli anni, ormai più di 70, ha fatto della capacità adattiva e della resilienza i suoi due punti di forza. Sono richieste entrambe, per far fronte alla nuova sfida che viene da…
Maduro attacca la Chiesa e non solo. La denuncia degli Stati Uniti
Il più recente nemico di Nicolás Maduro sembra essere la fede. Nell'ultimo Report on International Religious Freedom presentato dal Dipartimento di Stato americano, il governo di Donald Trump ha accusato il regime venezuelano di attaccare smisuratamente le libertà religiose in Venezuela, interrompendo il culto della Chiesa ed smontando alcuni tempi. Inoltre, secondo il report, in Venezuela c'è un pericoloso aumento…
Perché all'Europa (non) convengono gli investimenti cinesi. Parla Pettis (Peking University)
Non una sola Cina, ma due. È questo lo scenario che si para di fronte a un economista quando cerca di scandagliare in profondità i dati ufficiali di Pechino sulla crescita cinese, e l’impatto che su di essa avrà la pandemia del Covid-19. Oltre le statistiche c’è un Paese reale che, senza l’intervento dello Stato (e dunque del Pcc, il…
Boomerang Huawei. Le aziende Usa temono il contraccolpo del bando di Trump
Una profezia che si autoavvera. È questo il succo delle tesi dei principali critici nei confronti del bando imposto dall’amministrazione statunitense al colosso delle telecomunicazioni di Shenzhen, con l’ultimatum del dipartimento del Commercio arrivato il 15 maggio scorso. Una volta concluso il periodo transitorio (circa quattro mesi) Huawei, additata come il braccio sinistro del Partito comunista cinese e pertanto potenziale…
Zoom censura gli account degli attivisti pro Hong Kong. Chissà perché...
La globalizzazione delle informazioni e delle comunicazioni avrebbe dovuto portare ad u mondo più interconnesso e aperto. Ma proprio come fu infranto il sogno che l’integrazione economica avrebbe portato a una democratizzazione degli Stati autoritari, anche nel campo delle telecomunicazioni continuano appari evidenti segni della necessità di proteggere il nostro mercato dell’informazione e delle comunicazioni se non vogliamo soccombere alla…