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Perché Putin è da vent'anni al potere. L'analisi di Parsi

Di Vittorio Emanuele Parsi

A vent’anni di distanza dalla presa del potere da parte di Putin, è possibile identificare nella sua politica estera uno dei motivi della sua longeva popolarità in Russia. Infatti, l’opinione pubblica post-sovietica aveva subìto una serie di traumi, fra cui il peggioramento delle condizioni di vita e la percezione di un dilagante disordine nei territori dell’ex-Urss. Tutto questo era poi…

L'Iran spaventa le imprese italiane. Ecco perché. Report Confindustria

L'affaire iraniano spaventa le imprese italiane. La guerra con gli Usa, solo sfiorata, sta presentendo piano piano il suo conto al sistema produttivo italiano, già alle prese con una ripresa che più fiacca di così non potrebbe essere. Il petrolio negli ultimi giorni è salito fino a 65 dollari al barile, per poi ripiegare a 59 dollari. Per un Paese…

Libia e Iraq, Massolo (Ispi) spiega su cosa deve scommettere l'Italia

Può sembrare un’ovvietà, ma la mediazione è l’unica arma che resta in mano all’Italia per imporre un cambio di direzione alla crisi libica ed evitare una Caporetto strategica per lo Stivale: una frammentazione del Paese in bande tribali. “Andrebbe contro ogni nostro interesse securitario ed energetico, e renderebbe più difficile la lotta al traffico di migranti” dice a Formiche.net Giampiero…

Conte ad Ankara cerca un ruolo nella crisi libica, ma ora decide Mosca

Putin avrebbe fatto volentieri a meno di questa accelerazione della crisi libica. Ma il suo alleato turco era troppo esuberante e quindi, prima che la soluzione diventasse irrecuperabile o la Turchia guadagnasse troppo spazio sul campo, ha pensato bene di far convergere il traffico diplomatico su Mosca. Questo ha provocato un ribaltamento dei ruoli per la Russia, che si è…

Libia: pronta la pace a Mosca, ma Haftar non firma. Ecco il testo dell'accordo

Formiche.net ha ottenuto tramite una fonte libica presente al vertice a Mosca il testo della tregua che il premier del Governo di accordo nazionale di Tripoli, Fayez Serraj, e il capo miliziano dell’Est, Khalifa Haftar, dovrebbero firmare insieme. Al momento della stesura di questo pezzo il documento è stato vistato soltanto dal primo. Non firmato da Haftar, perché Serraj ha chiesto…

Ecco come Italia e Francia sono finite all'angolo sulla Libia. L'analisi di Carteny

A oltre cento anni dalla guerra italo-turca e dall’intervento del giovane regno d’Italia in Libia, la Tripolitania e la Cirenaica tornano sulla scena internazionale come province, parti di un insieme più grande di cui sono ancora componenti ma rispondenti a orbite geopolitiche differenti. È la prospettiva emersa negli ultimi giorni, con l’appello al cessate il fuoco che le potenze storicamente…

Con il regime o contro? Il caso di Dibba in Iran

Come può un grillino resistere al fascino di un piazza mediorientale popolata di giovani e studenti che manifestano contro un regime? Sembra una tentazione in cui un pentastellato, di quelli più accaniti contro il sistema, difficilmente riesce a non cadere. Ma pochi elementi e tutto cambia. Ne bastano tre. Primo: che il politico in questione sia Alessandro Di Battista, uno…

Se la Cina sacrifica l’Iran per il deal commerciale con gli Usa

Che cosa accadrà al petrolio viste le tensioni tra Stati Uniti e Iran? Che cosa può portare a un rally di prezzi se non i raid missilistici iraniani sulle forze statunitensi di stanza in Iraq? A chiederselo sono il Financial Times e diversi altri giornali finanziari. Non c’è un rischio imminente di collasso, scrive il quotidiano della City nella rubrica…

Così Russia e Cina si infilano nella strategia Usa in Medio Oriente

La mattina del 9 gennaio il cacciatorpediniere americano "USS Farragut" è stato avvicinato in modo "aggressivo" da una nave della marina russa mentre conduceva operazioni di routine lungo lo Stretto di Hormuz. La Quinta Flotta ha messo il video dell'incidente sugli account ufficiali del comando. On Thursday, Jan. 9, while conducting routine operations in the North Arabian Sea, USS Farragut…

Serraj e Haftar firmeranno la tregua da Putin. Brutto colpo per l’Europa

C’è un se potenziale visti vari precedenti, ma se domani a Mosca ci sarà la firma congiunta sulla tregua libica, Vladimir Putin lo userà per dipingersi come player diplomatico di primissimo livello. Secondo fonti libiche infatti, se tutto procede secondo l‘organizzazione delle ultime ore, il premier Fayez Serraj e il capo miliziano della Cirenaica, Khalifa Haftar, domani dovrebbero essere nella capitale russa per firmare il documento…

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