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Andrea Carteny About Andrea Carteny

Andrea Carteny, storico delle relazioni internazionali e studioso dei nazionalismi in Europa orientale. Direttore del Cemas, Centro di ricerca Cooperazione con l'Eurasia il Mediterraneo e l'Africa Sub-sahariana alla Sapienza Università di Roma

Orban e la politica del “leverage”. L'analisi di Carteny

Se l’amicizia storica tra Giorgia Meloni e Viktor Orban può risultare utile nella mediazione di corridoio, a Bruxelles le “leve” e i veti ungheresi sono sempre utili soprattutto al Paese danubiano, e molto meno per coloro, come l’Italia, che tentano di costruire ed ampliare lo schieramento conservatore, in ambito di materie particolarmente controverse (come le strategie di sicurezza europea e le politiche migratorie). L’analisi di Andrea Carteny, docente di Relazioni internazionali alla Sapienza di Roma

Da Budapest la sfida della destra in Europa. L'analisi di Carteny

Ancora una volta, sullo sfondo del conflitto russo-ucraino, è l’ombra di Putin che si staglia alle spalle dei leader europei a maggior ragione alla vigilia di elezioni politiche. La sfida ora è non “regalare” l’Ungheria a Mosca. L’analisi di Andrea Carteny, professore di Storia internazionale presso la Sapienza Università di Roma e Alumni Fulbright presso l’Università di Notre Dame (Indiana, Usa)

Orbàn redivivo. La guerra in Ucraina dà la volata al governo Fidesz

Quarta vittoria elettorale (la quinta in termini assoluti), con le congratulazioni del presidente russo Vladimir Putin. L’Ungheria di Orbán è ancora, una volta di più, un Paese e una nazione che pone delle esigenze e a cui i partner euro-atlantici dovranno in qualche modo rispondere. L’analisi di Andrea Carteny, storico delle relazioni internazionali, studioso dei nazionalismi in Europa orientale e direttore del Cemas

Guerra in Ucraina e supremazia cinese in Centro-Asia. L'analisi di Carteny

Mentre durante i primi anni del nostro secolo Russia e Cina sembravano allineate in un “asse di convenienza” per contrastare l’influenza occidentale in Asia centrale, negli ultimi anni la Cina sembra guadagnare la supremazia regionale e aumentare la sua concorrenza nei confronti della Russia. L’analisi di Andrea Carteny, storico delle relazioni internazionali, studioso dei nazionalismi in Europa orientale e direttore del Cemas

Un “Cincinnato” a Tunisi? La grande sfida di Saied

Saied ha di fronte a sé la sfida di ripristinare la fiducia dei cittadini nello Stato e nelle istituzioni, arginare gli estremismi ed emarginare la corruzione. Se la Tunisia si salverà, anche i suoi vicini saranno salvi. La riflessione di Andrea Carteny, storico delle relazioni internazionali, studioso dei nazionalismi in Europa orientale e direttore del Cemas

Bielorussia, cosa succede nel Paese in bilico tra Est e Ovest. L'analisi di Andrea Carteny

In un precedente contributo apparso su Formiche.net un’efficace sintesi poneva l’accento su due elementi emersi nei giorni scorsi riguardanti la complessa relazione tra Lukashenko e Putin: mentre il presidente bielorusso annunciava l’accordo di un miliardo di dollari messo a disposizione da Mosca per il rifinanziamento del debito dovuto da Minsk (importante boccata d’ossigeno per il governo bielorusso, dunque, in settimane…

Ecco come Italia e Francia sono finite all'angolo sulla Libia. L'analisi di Carteny

A oltre cento anni dalla guerra italo-turca e dall’intervento del giovane regno d’Italia in Libia, la Tripolitania e la Cirenaica tornano sulla scena internazionale come province, parti di un insieme più grande di cui sono ancora componenti ma rispondenti a orbite geopolitiche differenti. È la prospettiva emersa negli ultimi giorni, con l’appello al cessate il fuoco che le potenze storicamente…

libia palermo

Le strategie antagoniste di Italia e Francia nel Mediterraneo (e in Libia)

Per molto meno, nel confronto – ancora non apertamente militare – in Venezuela tra governo e opposizione, si parla senza tema di esagerare di guerra fredda tra Stati Uniti e Russia, potenze che si competono l’influenza sul paese latino-americano: invece in Libia, dove due paesi amici e fondatori dell’Unione europea, la Francia e l’Italia, risultano supportare due schieramenti in guerra…

Marciare divisi per colpire uniti? Ecco come Salvini e Orbán possono rivoluzionare l'Europa

Storia personali e politiche differenti, paesi di grandezza diversa, contesti geopolitici differenti… eppure Matteo Salvini e Viktor Orbán hanno molto da condividere: il futuro dei rispettivi paesi e dell’Unione Europea. L’incontro che domani si svolge a Milano sarà il fatto politico del giorno, ma potrebbe essere il punto di partenza per un nuovo fronte “sovranista e popolare” (non solo populista) capace…

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