Oggi l’agenzia stampa turca Anadolu, legata al governo, quota alcune battute in cui il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, sembra prendere una posizione distaccata sul progetto “EastMed”, l’area geografica del Mediterraneo orientale attorno a cui si è costituito un sistema geopolitico che comprende Cipro, Egitto, Israele, Grecia, Italia e Giordania, e che spesso viene indicato soltanto con il nome…
Esteri
I media? Se non sono amici, li combatti. Parola della Cina
Metti un pugile di 48 chilogrammi che sfida uno di 86. “Il pugile da 86 chilogrammi, con la buona volontà di proteggere il peso piuma, gli consiglia di andarsene e pensare agli affari suoi, ma quest’ultimo non ascolta e addirittura fa irruzione nella casa del pugile peso massimo. Quale reazione vi aspettate da parte di quest’ultimo?”. Il peso piuma sono…
Libia. Haftar ferma il petrolio. Strategia o boomerang?
"La chiusura dei porti è un tentativo di Haftar di condizionare i negoziati a Berlino. Tuttavia, potrebbe essere controproducente in quanto potrebbe rendere gli europei, che sono i maggiori consumatori di petrolio libico, molto turbati", spiega a Formiche.net Arturo Varvelli, recentemente nominato alla guida dell'ufficio di Roma e Senior Policy Fellow, Consiglio europeo per le relazioni estere, ECFR. Una possibilità non indifferente…
Libia, cosa vuole l’Italia dalla Conferenza di Berlino? L'analisi di Valori
Quali sono le differenze strategiche e militari, oltre che politiche, tra la guerra in Libia del 2011-2012 e il conflitto attuale, nella Libia post-gheddafiana? Molte. La prima, è che le potenze che hanno iniziato lo scontro tra una ambigua “entità” cirenaica, con forti impronte jihadiste (non dimentichiamo che la Cirenaica, anche con Gheddafi, era la maggiore aurea geografica di provenienza…
Giappone, Usa e Medio Oriente. Ecco tutte le connessioni geopolitiche
Se si volesse guardare al modello di collaborazione su cui Donald Trump vorrebbe si basassero i rapporti tra Stati Uniti e Paesi amici, c’è un Paese che più di tutti gli altri dovrebbe attirare la nostra attenzione: il Giappone. Tokyo condivide con gli Usa due dossier fondamentali. Uno ha una dimensione più classica, il Pacifico, con le dinamiche di confronto e…
Cina-Usa. Da una guerra commerciale a un conflitto bellico
Nel libro di Graham Allison “Destinati alla Guerra” esiste uno scenario, decisamente plausibile, in cui una possibile guerra commerciale rischierebbe di tramutarsi in un confronto bellico. Tutto ciò che segue fa parte di questa simulazione. Si ipotizza che alla Casa Bianca venga eletto un presidente pronto ad opporsi all’ascesa geoeconomica cinese. Sulla strategia del Commander in Chief anti-cinese il team…
Mishustin rimpinguerà le casse (vuote) di Mosca. Parla Mikhelidze (Iai)
Il primo ministro russo, Dmitri Medvedev, si è dimesso ieri e con lui, in blocco, l'intero governo: una mossa che ha seguito a ruota il discorso alla federazione del presidente Vladimir Putin, che a sua volta aveva proposto un referendum per affidare più poteri al parlamento. Una questione molto complessa, che riguarda un paese importante, sui cui facciamo il punto con…
Verità e bugie dietro il cambio di guardia a Mosca. L'analisi di Pellicciari
Cambio di Governo a Mosca e - come da tradizione – i commentatori occidentali rincorrono la notizia e cercano di farsene una ragione il giorno dopo. In realtà a sorprendere è proprio questa sorpresa per una mossa più volte annunciata tra le righe e che al Cremlino era nell’aria da tempo, soprattutto dopo il campanello d’allarme delle ultime elezioni locali…
Come sarà il dopo-Putin? Kaufmann svela quattro scenari
Come dice una barzelletta a Mosca, interrogarsi sulla successione a Vladimir Putin sarebbe come porsi domande sulla vita dopo la morte. Con il naturale passare del tempo, tuttavia, l’argomento sta diventando sempre più rilevante. Il quarto mandato di Putin termina nel 2024 e, secondo la costituzione russa, non può concorrere per una rielezione. Ma le costituzioni possono essere emendate e…
Perché la conferenza di Berlino mette alle strette Haftar
Per come stanno le cose oggi (giovedì 16 gennaio, la data è importante perché tutto evolve in fretta) la conferenza di Berlino sulla Libia programmata per domenica ha tutti i presupposti per aprire a una tregua stabile — ma non è per niente detto che sia anche duratura — e sostituire quello che sarebbe dovuto succedere lunedì a Mosca. Il…