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Quali sono le logiche di Mosca dietro all'uso dei suoi missili

La diminuzione nel numero di attacchi missilistici registrati non deve far pensare che i russi stiano esaurendo le scorte. Dietro questo cambio di trend ci possono essere spiegazioni differenti

Chi si prenderà la responsabilità di Gaza dopo la guerra?

Affidare la Striscia all’Anp è possibile, ma l’autorità di Abu Mazen deve riformarsi e gestire la fase post-bellica con Onu e mondo arabo. Spazi anche per l’Ue, seguendo una linea di stabilizzazione molto complessa condivisa anche da Washington

Ecco come la propaganda cinese cavalca i complimenti di Biden all’auto di Xi

Scambio di battute tra i leader alla fine dell’atteso incontro a San Francisco: “Bella macchina”, “Hongqi, made in China”. Il video diventa virale in Cina permettendo al Partito di controllare la narrazione sul faccia a faccia

Grecia e Turchia all'anno zero. Dialogo e niente frizioni (ma occhio alla Bri)

I due rivali storici provano, con cauto ottimismo, a concentrarsi sulla cooperazione su questioni di reciproco interesse, adottando al tempo stesso un approccio a lungo termine per risolvere le diffidenze. Troppo importante il Mediterraneo orientale come fazzoletto di acque da cui osservare i fronti caldi. Tra i punti in comune la relazione sempre più forte di entrambi con la Cina.

L'Italia come ponte col Global South. Varvelli legge i dati del sondaggio Ecfr

Per il direttore dell’ufficio di Roma dell’Ecfr, l’Italia può far leva sulla percezione “di potenza non invasiva dal punto di vista della difesa e della sicurezza” per spingere il proprio ruolo di ponte con il Global South. La percezione emerge anche dai dati di un recente sondaggio del think tank paneuropeo

L'Impero colpisce ancora. La Russia dopo l'Ucraina vista da Di Liddo (Cesi)

L’analista del Cesi spiega come la Russia e il regime di Putin siano riusciti ad assorbire le conseguenze negative dell’operazione militare in Ucraina. E guardando al futuro, propone una visione realista, non condizionata da speranze o bias

Global south, per contare all'Ue occorre politica, proiezione militare e securitaria. Scrive Stefanini

L’Europa dovrebbe essere consapevole di quello che non è. Quando il gioco internazionale si fa duro le leve economiche e regolamentari passano in secondo piano. Non bastano. Occorrono anche politica, proiezione militare e di sicurezza. L’analisi di Stefano Stefanini, senior advisor dell’Ispi e già rappresentante d’Italia alla Nato, apparsa nell’ultimo numero della rivista Formiche

Sulla Cina, la strategia guida è il de-risking. Oertel spiega come e perché

“Nel suo discorso, von der Leyen ha chiarito che l’Europa sta compiendo passi significativi verso il de-risking”, spiega la think tankers dell’Ecfr, che ha recentemente prodotto uno studio sulla percezione cinese in Europa

Hamas ed Eurofighter, tutte le spine tra Erdogan e Scholz

Le parole del presidente turco su Gaza (“Türkiye non cadrà mai nella trappola di definire Hamas un’organizzazione terroristica. Considero Hamas un partito politico che ha vinto le elezioni in Palestina”) e quelle del cancelliere tedesco (“Gaza è ostaggio di Hamas”) segnano un solco che non si ricorda tra i due Paesi. L’incognita Ue e il nodo dei migranti

Il mito smarrito di JFK. Gli ideali e il lato oscuro di Kennedy

Libri, documentari, film e un’infinità di articoli si apprestano a commemorare il 60esimo anniversario dell’uccisione del presidente John Fitzgerald Kennedy e a delinearne l’eredità politica. Eredità analizzata dal rigoroso vaglio della storia. L’analisi di Gianfranco D’Anna

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