Il signore della guerra dell'Est libico, il generale Khalifa Haftar, avrebbe dovuto incontrare ieri a Mosca Vladimir Putin, che negli anni passati aveva dimostrato un interessamento esplicito verso il lato della spaccatura interna rappresentato dall'autoproclamato Feldmaresciallo, uomo forte della Cirenaica. Lo annunciavano le sue fanfare propagandistiche come The Adress (sito di disinformazione haftariana con un nome internazionale). Salvo che – come ci…
Esteri
La Big Picture dietro lo scontro commerciale Usa-Cina
Pochi giorni fa, il presidente statunitense Donald Trump, in risposta a quello che ha considerato un atteggiamento poco conciliatorio da parte di Pechino, ha voltato pagina e deciso che dal primo giugno gli Stati Uniti sarebbero entrati in vigore nuovi i dazi su oltre duecento miliardi di dollari di importazioni dalla Cina portando l'’aliquota al 25 per cento (prima era al 10). IL COLPO E LA…
La Russia vince (per ora) la battaglia per la ricostruzione siriana
Per la Turchia, la guerra in Siria è stata, fin dall’inizio, un problema “domestico”. Ma non lo era del tutto. Per l’Occidente, era una occasione per far male ad un alleato dei russi, ma hanno perduto, quelli dell’Ovest, allocando Damasco, inoltre, tra le aree di espansione strategica dell’Iran sciita. Regalare il terreno all’avversario, errore basilare di strategia. Sembra, lo dico…
Perché le esecuzioni di Kim potrebbero essere un problema per Trump
Cinque negoziatori nordcoreani sono stati giustiziati dal regime perché incolpati del fiasco con cui si è concluso l'ultimo incontro tra il satrapo Kim Jong-un e il presidente statunitense Donald Trump (quello di fine febbraio ad Hanoi). È la notizia che esce da Pyongyang e riempie le pagine dei giornali, ma prima di andare avanti serve una precisazione: le informazioni non sono ufficiali, ma rivelate dal quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo (fonte attendibile,…
Per fermare i migranti, Trump impone dazi sul Messico. E le Borse soffrono
“Il 10 giugno, gli Stati Uniti imporrano nuovi dazi per il 5% su tutti i beni che entreranno nel nostro Paese dal Messico, finché i migranti che arrivano dal Messico non saranno fermati”. L’annuncio del presidente Donald Trump è arrivato - anche questa volta - via Twitter, con l’avvertimento che saranno aumentati gradualmente fino a quando il problema della migrazione…
In cambio dei missili russi, Erdogan vuole da Putin concessioni sulla Siria
IL DOPPIO FILO WASHINGTON E MOSCA Traffico diplomatico intenso in questi giorni per Ankara con le due grandi super potenze mondiali, Usa e Russia. Dopo aver chiuso un accordo per incontrare Trump e fargli accettare che la Turchia userà un sistema missilistico fabbricato da Mosca, il famigerato s-400, ieri sera il presidente Recep Tayyip Erdogn è stato a lungo al…
Non è passata la linea anti-Iran dell'Arabia Saudita
I summit ospitati dall'Arabia Saudita in questioni giorni si chiuderanno con un successo molto più relativo rispetto all'hype messo in campo da Riad, che ha organizzato gli incontri farcendoli di simboli; a cominciare da luogo e data, la Mecca, nei giorni conclusivi del Ramadan, a sottolineare il ruolo del regno come custode dei luoghi sacri dell'Islam. L'OBIETTIVO DI RIAD L'idea saudita…
L'Africa verso l'integrazione economica. Al via il Trattato di Libero Commercio Continentale
Il sogno africano di integrazione economica ha fatto oggi il primo passo per la sua completa realizzazione. Da questo giovedì è in vigore il Trattato di Libero Commercio Continentale Africano (AfCFTA), che ha come obiettivo principale avviare le fasi per un mercato unico di prodotti e servizi in 55 Paesi dell’Africa. L’avvio è previsto per il mese di luglio. L'ESULTAZIONE…
La Cina viola i diritti degli uiguri. Lo Xinjinag nello scontro globale tra Washington e Pechino
La portavoce del dipartimento di Stato statunitense, Morgan Ortagus, ieri, durante una conferenza stampa ha stuzzicato la Cina su un argomento che Pechino considera delicatissimo e off limits: gli uiguri, la minoranza musulmana che vive nello Xinjiang, contro cui il governo centrale ha organizzato una campagna di sicurezza – perché ci sono stati episodi che hanno connesso elementi e gruppi alle…
In Israele è crisi di governo, e questa volta Netanyahu potrebbe non avere un piano B
È la prima volta nella storia di Israele che un Primo Ministro non riesce a formare una coalizione e un governo stabile: una situazione ancora più preoccupante se si pensa che Netanyahu, nel corso della sua carriera, ha formato governi con membri ben più distanti ideologicamente gli uni dagli altri. Gli otto membri del partito religioso United Torah Judaism (guidato…