C'è stata "una partenza molto buona per tutti quanti" nel dialogo, è stato il principale commento del Presidente americano Donald Trump, appena uscito dalla sala gotica del palazzo presidenziale di Helsinki, dove ha discusso per più di due ore, faccia a faccia, con il suo omologo russo Vladimir Putin. La Guerra fredda "è finita", dobbiamo lasciarcela alle spalle, ha detto poi…
Esteri
Dialogo Usa-Russia? Ecco chi tifa per il successo (e chi gufa)
È realmente il mondo a voler vedere gli Stati Uniti e la Federazione Russia che vanno d’accordo? Sì, secondo quanto dichiarato da Donald Trump all’apertura del Summit di Helsinki con Vladimir Putin. Tuttavia, la Guerra fredda è finita e l’opinione pubblica internazionale non sta più col fiato sospeso per i rapporti tra la Casa Bianca e il Cremlino. Soprattutto da…
Cosa si dicono (e cosa decidono su dazi, Iran e gas) Ue e Cina
Sostegno sine die al sistema del commercio internazionale e modernizzazione dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc). Sono i primi obiettivi del 20mo summit internazionale eurocinese. Ma è a margine del summit che separatemente i leader concorderanno affari e contratti con il presidente cinese, Xi Jinping, così come fatto da Macron lo scorso anno, che ha portato a casa l'accordo più vantaggioso…
Incroci diplomatici. Nel giorno di Helsinki, il presidente del consiglio Ue vola in Cina
Mentre Donald Trump è a Helsinki per incontrare Vladimir Putin, i due più importanti leader dell’Unione europea, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, sono a Pechino per vedere Li Keqiang, il primo ministro cinese. In un’intervista alla CBS dalla Scozia (tappa di relax golfistico prima dell'incontro con il leader russo, tipo di personaggio da cui, secondo il Guardian, il presidente americano è affascinato),…
Sulla Libia, l'Italia convince l'Onu che rinvia le elezioni (volute dalla Francia)
Arriva direttamente dall'inviato Onu, Ghassan Salamè, uno stop alla proposta di elezioni in Libia il prossimo dicembre. L'idea, avanzata lo scorso 29 maggio dal Presidente francese Emmanuel Macron, aveva già allora sollevato la perplessità di una buona parte delle comunità internazionale e degli attori coinvolti. “Non sarebbe saggio organizzare elezioni in Libia senza che vi siano le giuste condizioni”, ha…
Irlanda e insediamenti israeliani. Perché il problema è europeo
Lo sforzo di limitare i rapporti commerciali con gli insediamenti israeliani nei territori post-1967 è comune a molti Stati europei così come all’Unione Europea. Pur citando i principi di tutela del consumatore e di rispetto del diritto internazionale, è evidente la disparità di trattamento con altri casi, come il Marocco, la Cina e la Turchia che pur hanno simili dispute…
L’offensiva di Hamas prelude ad una nuova guerra o ad una fase di tregua?
Hamas e altre fazioni palestinesi hanno ripreso la guerra contro Israele, con un’escalation che ancora divide gli analisti sulle prospettive di una nuova guerra. Da marzo a maggio le manifestazioni chiamate “la grande marcia del ritorno” hanno riacceso le tensioni al confine meridionale di Israele. Gli aquiloni incendiari che hanno causato numerosi incendi nel sud di Israele hanno rappresentato un’alternativa…
Il multilateralismo è finito? L’effetto Trump spiegato da Minuto Rizzo
Un mondo senza regole? Comanda il più forte? Si vedono aspetti nuovi nelle dinamiche internazionali e cambiano le percezioni. Ma in cosa consiste il cambiamento e cosa è realmente novità assoluta? Sappiamo che la competizione per il predominio è sempre esistita, che l’umanità è sempre vissuta fra sovrani, sacerdoti e potentati di ogni genere che hanno cercato di egemonizzare i…
Fincantieri, immigrazione, Libia. Il braccio di ferro con Parigi spiegato da Giulio Sapelli
“Allons enfants de la Patrie!” Mentre a Parigi la marsigliese infervora i cuori dei cittadini per festeggiare la presa della Bastiglia uno dei più influenti giornali economici di Francia, il parigino La Tribune, tira una stoccata ai cugini italiani. L’ennesima, verrebbe da dire, in un periodo in cui Roma e Parigi non si sono risparmiate colpi. Nel mirino, per la…
Non solo Salvini. Perché tocca fare i conti con l’uomo forte in (post) politica
Si sente nell’aria (dei tempi) una pronunciatissima voglia di uomo forte. O forse nostalgia, come ci insegna il grande Max Weber; e non soltanto lui, dal momento che l’idealtipo del grande uomo (tendenzialmente coincidente con una figura di etologico maschio alfa) ha occupato in toto il pensiero politico della modernità, dalla figura del grande legislatore russoviano al superuomo nietzscheano, dall’eroe…