Il macronismo si è spostato a destra, è la critica più diffusa ma che viene respinta: dal momento che, in termini di voti, il centrodestra si è imposto sulla sinistra e che soltanto con l’alchimia del sistema elettorale al doppio turno è stato impedito a Bardella e Le Pen di vincere, il presidente ha compreso come non sarebbe stata “digeribile” una scelta (con Melenchon) che avrebbe mortificato il voto popolare e messo su un piedistallo una visione anti occidentale e di fatto anti atlantista
Esteri
Così New Delhi non ha fermato l’invio di armi indiane a Kyiv
New Delhi non esporta direttamente armi in Ucraina, ma nemmeno blocca le triangolazioni che le fanno arrivare a Kyiv — nonostante le proteste di Mosca.
Così la Cina disturba il Giappone. La Liaoning tra le acque di Tokyo
Tokyo accusa Pechino di manovre militari scorrette. Nuove tensioni nell’Indo Pacifico, frutto dell’assertività cinese (che per il Partito/Stato è un diritto)
La cyber war e gli errori di Putin. Le svolte di Kyiv e Tel Aviv nell'analisi di D'Anna
I blitz hi tech e i raid israeliani che continuano ad azzerare in Libano le prime linee degli Hezbollah e i missili-droni ucraini che distruggono gli arsenali russi, stanno cambiando gli scenari bellici in medio oriente e nell’est dell’Europa. Una doppia svolta dovuta all’evoluzione tecnologica, ma anche agli errori del Cremlino. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Somalia-Etiopia. Altri venti di guerra nell’IndoMed
Le tensioni tra Etiopia e Somalia crescono a livelli estremi. Il rischio di una guerra nel Corno d’Africa è tangibile, e questo creerebbe ulteriore destabilizzazione nell’Indo Mediterraneo. Riboua (Hudson) descrive la situazione, spiegando che gli attori anti-occidentali potrebbero approfittarne. Mentre la Turchia prova la complessa mediazione
Elezioni in Brandeburgo, lo spettro delle urne anticipate. Scholz farà come Macron?
Dopo Turingia e Sassonia, un altro land dovrebbe vedere il crollo dei partiti della coalizione semaforo. Nella sua prima intervista da candidato ufficiale, Friedrich Merz ha spiegato che è positiva la decisione presa dall’Unione un anno prima delle elezioni federali “in modo da poterci preparare adeguatamente alla campagna elettorale, c’è un grande sentimento di approvazione e ottimismo”. Sempre che Scholz non decida di votare prima, come fatto da Macron
L’allargamento della guerra al Libano è inevitabile?
Hezbollah e Iran non vogliono una guerra aperta, Israele (forse anche per questo) sposta sempre al limite l’asticella dello scontro. Gli Usa provano, anche con il Quint, a gestire il caos
È la fine di Maduro? Chi in Europa sostiene l'opposizione venezuelana
Su richiesta del Ppe, il Parlamento europeo ha riconosciuto come presidente eletto il leader Edmundo González. È la prima volta che la destra si unisce per un voto. Cosa succederà adesso?
Device-bomba, chi (e come) ha costruito il moderno cavallo di troia
Made in Taiwan o Made in Ungheria? La trama delle compagnie che avrebbero fabbricato i cercapersone esplosi nelle mani di Hezbollah. Così la guerra sta cambiando senza però un chiaro effetto strategico
La rottura tra Mosca ed Erevan passa da un complotto sventato. Ecco cos’è successo
L’Armenia rivela di aver sventato un complotto armato ai danni del governo e organizzato in Russia. E rimarca il distanziamento dall’alleanza militare con Mosca