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L’Italia proiettata verso gli Usa. Bilanci e progetti del Transatlantic investment committee

Di Francesco Tedeschi

Presentati, nella prestigiosa sede dell’Ambasciata Italiana presso gli Stati Uniti a Washington DC, i risultati di un anno di lavoro nel corso del Second Us Annual Meeting. Ecco che cosa è emerso

Apre l’ufficio di Taipei a Milano. Il filo che lega Italia e Taiwan

Di Gabriele Carrer ed Emanuele Rossi

Inaugurata oggi la seconda rappresentanza dell’isola che, rivendicata da Pechino, cerca sostegno internazionale. Per Roma è un altro passo fuori dalla Via della Seta

A ognuno i suoi alleati. Washington rassicura Kyiv, Mosca e Pyongyang sempre più vicine

Mentre il fronte si stabilizza, le parti coinvolte nel conflitto guardano ancora una volta ai loro alleati. E questi rispondono. Soprattutto Washington, che vuole mandare il segnale al mondo di essere capace di impegnarsi su più fronti diversi

Israele, Nasrallah e Khamenei valutano l’apertura del fronte di Hezbollah

Quanto è possibile l’apertura di un fronte libanese contro Israele? I leader di Beirut e Teheran valutano la convenienza politica dell’alzare l’intensità dello scontro, perché le condizioni sono diverse da quelle del 2006

Frenesia diplomatica (e deterrenza militare) per salvare il nuovo Medio Oriente

Le tensioni in corso nel Medio Oriente potrebbero complicare la costruzione di una regione “nuova”, dove le normalizzazioni proseguono e lo sviluppo aumenta. Molto dipende adesso dalla gestione della crisi e da come Israele sceglierà di rispondere al brutale attacco subito. A questo si lega la frenesia diplomatica, abbinata alla deterrenza contro chi potrebbe sperare in ulteriori destabilizzazioni

Il Qatar media tra Mosca e Kyiv sui bambini da rimpatriare. Ma guarda anche oltre

Mosca accetta di rimpatriare quattro bambini catturati durante il conflitto. Il tutto, sulla base di un accordo negoziato con Doha, che rafforza il suo status come mediatore internazionale

Chi guiderà la Polonia? I vincitori si fanno attendere

Di Giulia Gigante

Dopo il voto di ieri, domenica 15 ottobre, il PiS si attesta come primo partito nel Paese ma non sembra avere i numeri per dar vita a un esecutivo di matrice sovranista. Contro ogni pronostico il fronte d’opposizione, che ha trovato la sua sintesi nell’europeista Donald Tusk, si appresta a inaugurare una nuova stagione di governo con la Terza Via e Lewica. Mentre sezioni e urne rimangono aperte, i partiti polacchi programmano le prossime azioni per afferrare le redini di un Paese che oscilla tra continuità e rottura del tempo e della storia

Il popolo iraniano è il miglior alleato di Israele. Pagani spiega perché

Di Alberto Pagani

Forse il regime iraniano è ancora troppo forte e pericoloso, grazie all’appoggio di Russia e Cina. Ma potrebbe bastare una bella spinta, una risposta alla guerra asimmetrica promossa da Teheran, perché sia rovesciato. Se cadrà sarà una vera e propria rivoluzione in tutto il Medio Oriente, perché è lì che affondano le radici della mala pianta del terrorismo

Il mondo islamico ha lasciato ai palestinesi solo le briciole. Il commento di Arditti

Vale la pena aggiungere al dibattito un dato certo, che riguarda la totalità del mondo musulmano. Un mondo che, in buona sostanza, ha investito in ogni direzione possibile tranne che negli aiuti ai palestinesi, con un obiettivo preciso: mantenere aperta e sanguinante la ferita, come drammatico strumento di pressione verso Israele, l’Europa e gli Stati Uniti

Perché non possiamo fidarci della Cina su Israele. L’opinione di Harth

Il Partito comunista non è e non sarà mai un vettore di pace. Il suo è un gioco di propaganda per dividere chi lo è in modo da far progredire i suoi fini geopolitici. Come ha fatto e sta facendo sull’aggressione russa dell’Ucraina. L’opinione di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders

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