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Se l'Iran resta più isolato di quanto previsto

L'amministrazione americana ha deciso di tenere in vita l'accordo sul nucleare iraniano: per altri 3 mesi, ma non più ("Questa è l'ultima volta" ha detto un funzionario della Casa Bianca ai media americani, dopo le due precedenti), Washington continuerà a comportarsi con Teheran come se il Nuke Deal “fosse ancora in piedi”, ma fa sapere che se le cose non cambieranno…

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Nell'uovo di Pasqua il nuovo governo della Merkel con i riottosi socialisti

Che Grossa Coalizione sia. Ma sarà possente, vasta, condivisa e, soprattutto, lunga? Guardando al passato la risposta è affermativa ma, soprattutto all’interno della Spd, sono ancora molti i membri, parimenti agli elettori, che si dicono scettici a riguardo. È FATTA Alla infine i tre leader dei partiti che formeranno - di nuovo - la Große Koalition si sono messi d’accordo.…

Trump nebuloso sui contatti con Kim, mentre a Pyongyang fiocca la propaganda anti-Usa

La Corea del Nord ha trovato "del buon materiale per attaccare Donald Trump", scrive la Associated Press, riferendosi al "libro" del momento, quello di Michael Wolff che critica aspramente la presidenza americana. Chi non ha avuto da qualche contatto whatsapp quel meme con il presidente nordcoreano Kim Jong-un che ridacchia tenendo in mano una copia di Fire&Fury? Più o meno i media del regime di Pyongyang si…

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La crisi in Venezuela è tutt’altro che finita

Poco se ne parla, ma in Venezuela la crisi non è finita. Anzi, dopo l’euforia del Natale e le illusioni che porta il nuovo anno, la realtà è diventata più cruda. Continuano a mancare medicine e alimenti. In alcuni post pubblicati su Facebook, il professore Carlos Sandoval racconta il dramma venezuelano attraverso brevi cartoline della vita quotidiana a Caracas. L’8…

Ecco cosa (non) si è concordato sulle migrazioni a Med 7. Parla Matteo Villa (Ispi)

Sei capi di governo si sono riuniti ieri a Roma, ospiti d'eccezione del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, per il vertice del Med 7: Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta. Un solo file rouge, appartenere all'Europa meridionale, quella fascia di Stati che più viene incalzata dalla Commissione per ridurre spesa e debito, ma che è anche accomunata da una…

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Cosa sta succedendo davvero in Tunisia? Lo racconta Imen Ben Mohamed

Per il terzo giorno consecutivo, decine di città della Tunisia hanno trascorso una notte all'insegna degli scontri e della violenza per le proteste per il caro-vita che hanno preso piede nel Paese. Nel mirino c'è la legge finanziaria varata dal governo di Youssef Chahed, che ha dovuto inserirvi, sotto la pressione del Fondo Monetario Internazionale, che a Tunisi ha prestato…

Trump, Cina, naso sanguinante, congresso

Cosa è il naso sanguinante. La tecnica di Trump per colpire Kim

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha mostrato un segno di apertura nei confronti del regime nordcoreano, spiegando che sia Washington che Seul potrebbero essere pronti a intavolare un dialogo diretto con il "Little Rocket Man" – come Trump usualmente chiama Kim Jong-un – quando sarà "il momento appropriato". Due giorni fa, però, mentre la Corea del Nord e…

germania, francia, macron,

Così Macron in Cina ha sostenuto Airbus e le imprese francesi

L'asse tra Parigi e Pechino, che l'abile pragmatismo di Emmanuel Macron sta cercando di costruire, ha già prodotto i suoi risultati. Il colosso franco-tedesco dell'aviazione civile, Airbus, riceverà presto un ordine per 184 A320 destinati a 13 compagnie aeree cinesi con consegne a partire dal 2019. L'ANNUNCIO DI MACRON Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente francese dopo l'incontro con…

tunisia

Tunisia, ecco perché le proteste sul caro vita fanno tremare Youssef Chahed

Oscurata dalla ben più rumorosa, e violenta, ondata di manifestazioni in Iran, sta passando quasi inosservata la protesta contro il caro vita che ha preso piede nelle strade e nelle piazze della Tunisia, l'unico Paese nordafricano uscito integro, sotto il profilo istituzionale e democratico, dalle cosiddette “primavere arabe”. A differenza delle sommosse che crucciano il governo di Hassan Rohani però,…

Non basta l'uomo di Erdogan a Cipro nord, sarà grande coalizione (anche sul gas?)

Non basta l'uomo di Erdogan a Cipro nord per conquistare la maggioranza assoluta dei seggi. Huseyin Ozgurgun, premier uscente e leader del partito nazionalista Ubp, non è andato oltre il 36,5% alle elezioni anticipate. Secondi infatti sono giunti i repubblicani moderati di Ctp grazie al 21,8% che frutta loro 12 seggi, mentre solo terzi i popolari del Hp con il…

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