Skip to main content

Così il mondo arabo guarda all’attacco di Hamas

Il mondo arabo ha reagito in modo controllato all’attacco di Hamas. In generale non c’è stato un sostegno netto a favore di Israele, e molti come Hezbollah hanno cavalcato i propri interessi. Per Matteo Bressan (Lumsa/Ndcf), occorre leggere il senso politico e strategico di certi messaggi

Piano Mattei, la spinta diplomatica che serve. L’opinione di Picchi

Di Guglielmo Picchi

Immigrazione e Africa, la rete diplomatica italiana nel Sahel è insufficiente. L’analisi di Guglielmo Picchi, direttore per le relazioni internazionali del Centro studi politici e strategici Machiavelli, già deputato e sottosegretario agli Esteri durante il governo Conte I

Dopo Gaza, Israele guarda il fronte libanese. Parla il capitano Waweya

Di Massimiliano Boccolini e Emanuele Rossi

La responsabile dell’ufficio stampa arabo dell’Idf e vice comandante dell’unità del portavoce, capitano Ella Waweya, spiega a Formiche.net che Israele sta gestendo anche il fronte libanese, dove Hezbollah potrebbe avviare offensive oltre confine. E intanto procedono le operazioni contro Hamas a Gaza

Un anno dell’americana Bogdan-Martin all’agenzia Onu per le Tlc. Scrive Mayer

Con la vittoria sul candidato di Mosca nella corsa all’Itu, Washington ha rilanciato il suo impegno nelle organizzazioni internazionali. Una svolta importante per due ragioni. Ecco quali

Israele, l’attacco di Hamas avrà conseguenze regionali?

Per Giuseppe Dentice (CeSI), il rischio è che dopo l’attacco di Hamas si apra una guerra totale, con potenziali riflessi su equilibri regionali. In ballo, per esempio, il dossier della normalizzazione israelo-saudita, aggiunge Cinzia Bianco (Ecfr)

L'offensiva di Hamas e gli errori di Tel Aviv visti da Kuperwasser

Secondo il generale Yossi Kuperwasser, già capo della divisione ricerca dell’intelligence militare israeliana e direttore generale del ministero degli Affari strategici, l’attacco di questa mattina ha preso totalmente alla sprovvista le forze di sicurezza di Tel Aviv, e ha dimostrato quanto la strategia impiegata sino ad ora nel gestire Hamas sia fallimentare

Il vero obiettivo di Hamas è Mbs. L'analisi di Arditti

Oggi microfoni e telecamere sono rivolti al sud d’Israele, è la cronaca. Ma chi deve capire sa che l’attacco di Hamas è a Riad, sperando nella violenta reazione israeliana come strumento capace di ricompattare il fronte islamico

Massacro in Israele. Hamas infiltrata nel sud

Israele ha costruito una massiccia recinzione lungo il confine con Gaza per impedire le infiltrazioni. Si estende in profondità nel sottosuolo ed è dotata di telecamere, sensori ad alta tecnologia e microfoni ultra sensibili. Ma non sono bastati. L’infiltrazione ha segnato un importante risultato, e un’escalation, da parte di Hamas

La Russia che scricchiola e il fattore demografico. L'analisi di Braghini

Di Fabrizio Braghini

Possono il peso demografico e le spinte autonomiste dei popoli non slavi portare al collasso della Federazione russa, così come avvenne per l’Unione sovietica? L’analista di politiche europee e di Difesa, Fabrizio Braghini, riflette sulle dinamiche di ieri e di oggi dell’“impero esploso”, a partire dall’omonimo libro del 1979 di Hèléne Carrére d’Encausse

Le fratture americane girano sempre intorno all'economia. Parla Nakashima (WaPo)

Tra scontri al Congresso e dubbi europei sul sostegno americano all’Ucraina, la giornalista del Washington Post ci ricorda che le campagne elettorali si giocano sempre sui temi economici. La sfida tra repubblicani e democratici è più questione di spese che di geopolitica. Ma di geopolitica abbiamo parlato: della gara tra Usa e Cina per conquistare il cuore del “Global South”, delle interferenze russe sulle elezioni, di come gli europei dovrebbero affrontare i rischi della cybersecurity

×

Iscriviti alla newsletter