Sabato 30 aprile, intorno alle 15 e 30 ora locale, decine di manifestanti si sono introdotti nella zona verde di Baghdad – sede delle istituzioni, nazionali e internazionali, ma soprattutto "emblema della corruzione del governo e dell’occupazione straniera", come scrive Al Jazeera – per poi fare irruzione nel Parlamento, sventolando bandiere irachene e scandendo slogan contro il governo. Sono gli uomini di…
Esteri
Jegertroppen, l'élite militare femminile della Norvegia
Durante la primavera del 2014, le ragazze norvegesi hanno ricevuto una strana lettera dalle forze armate. Si trattava di un invito a fare parte di Jegertroppen, una nuova unità di élite tutta al femminile. Come spiega il sito Foreign Affairs, la Norvegia - seguendo l’esempio di Israele - ha aperto posizioni all'interno de proprio esercito per le donne nel 1985, tuttavia…
Marò, bentornato Salvatore Girone
E’ la prima, vera, buona notizia dopo oltre 4 anni e 2 mesi. La decisione del Tribunale arbitrale dell’Aja di consentire al fuciliere di Marina Salvatore Girone il rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale è una svolta positiva nell’annosa vicenda che coinvolge dal 15 febbraio 2012 anche l’altro marò, Massimiliano Latorre, in Italia per le cure necessarie dopo…
Londra, ecco chi voterà (e chi non voterà) Sadiq Khan
Giovedì 5 maggio si voterà per eleggere il sindaco di Londra e Sadiq Khan, candidato laburista di origine musulmana, è dato in vantaggio. Ma chi voterà per lo sfidante del miliardario conservatore Zac Goldsmith? Ecco un breve ritratto dell'elettore medio di Khan, probabile primo sindaco musulmano della capitale inglese. I PAKISTANI In Inghilterra e Galles i musulmani sono quasi 3 milioni, uno su…
Che si dice del primo discorso di Donald Trump sulla politica estera
“America first sarà il tema principale e prevalente della mia amministrazione”, è questo il passaggio chiave del primo discorso serio sulla politica estera dell'ormai quasi-definitivo candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump: e le parole di Trump, che ha delineato la sua agenda mettendo al primo posto solo l'America, hanno allarmato gli alleati storici degli Stati Uniti, che temono come conseguenza di un'eventuale…
Abu Sayyaf, chi sono e cosa fanno nelle Filippine gli alleati di Isis
Nelle Filippine soltanto il 5% dei 92 milioni di abitanti professa la religione musulmana. Ma, come in Malesia, l’incubo del fondamentalismo islamico è in aumento. Gli jihadisti dell’organizzazione Abu Sayyaf, alleata dello Stato Islamico, hanno ucciso uno dei 20 prigionieri rapiti nelle Filippine. Sei settimana dopo il sequestro, gli estremisti musulmani hanno pubblicato un video dove annunciano l'assassinio di John Ridsdel. Chiedevano…
Le conseguenze politiche di Chernobyl
Nell'anniversario del disastro di Chernobyl, molto si scrive sulle sue ricadute ambientali e tecnologiche, rischiando di trascurare le sue significative conseguenze politiche, sia per la statualità dell'Ucraina che per il sistema internazionale di non proliferazione nucleare. Proprio quest'ultima prospettiva è stata affrontata in una conferenza organizzata dal governo ucraino al Politecnico di Kiev, il 22 aprile scorso. Un elemento di primaria…
Moqtada al Sadr attacca il Parlamento, l'Iraq nel caos
Settimane di proteste da parte dei seguaci del leader radicale sciita Moqtada al Sadr sono sfociate sabato pomeriggio in un vero e proprio assalto al Parlamento di Baghdad. I manifestanti hanno fatto irruzione alla camera riunita in assise, ed è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutta la Zona Verde al centro della città, che è quella super protetta in cui hanno sede…
Ecco come e perché la Francia seduce l'Egitto di al-Sisi
La recente visita del presidente Hollande in Egitto è esaminata in Italia con la stessa lente critica. Per molti aspetti, la relazione della Francia con l’Egitto può essere paragonata a quella italiana. L’Italia può vantare importanti interessi economici come l’esplorazione di giacimenti di gas offshore da parte dell’Eni, ma anche una serie di investimenti nel tessuto economico da parte della…
Perché le dichiarazioni di Weidmann sono preoccupanti
Dire che l’Europa non sarebbe in grado, oggi, di fronteggiare una forte turbolenza nel mercato dei titoli di stato italiano è dire un’ovvietà. Ma quando a dirlo è Jens Weidmann, il presidente della Bundesbank, forse è il caso di cominciare ad allacciare le cinture. Anche perché, oggi, non è indispensabile essere seduti al vertice della banca centrale tedesca per accorgersi…