Come se non bastassero i grattacapi che l’Unione europea ha già, da lunedì potrebbe aggiungersene un altro. La Polonia domenica va al voto e le chance che le cose restino come sono, come sono state negli ultimi otto anni, non sono rosee. Negli anni in cui il capo del partito di matrice liberale Piattaforma Civica (PO) Donald Tusk (dall’estate scorsa…
Esteri
Ecco come Merkel accelera sulle espulsioni dei migranti
La Germania ha fretta. Governo e forze dell’ordine temono che l’arrivo in massa dei profughi possa scatenare reazioni sempre più violente. Un campanello d’allarme sono le proteste di lunedì a Dresda. Questa settimana si sono riuniti in 15 mila davanti all’edificio storico della Semperoper, per festeggiare il primo anno del movimento nazionalista Pegida e per protestare contro “l’invasione e l’islamizzazione”…
Ecco perché Eni guarda all'Africa
Eni e l’Africa, un binomio di collaborazione e sviluppo che ha natali lontani. "L'Africa è stata il nostro passato, è il nostro presente e sarà il nostro futuro”, ha detto Carlo Vito Russo, Executive Vice President Direzione Central and South Europe Region di Eni nel corso dell’incontro organizzato ieri in Casa Corriere all’Expo in cui si è parlato appunto di…
Putin, Assad e Isis, fatti e propaganda (russa)
Venerdì 23 ottobre è in programma un vertice a Vienna: saranno presenti il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il segretario di Stato americano John Kerry e i loro omologhi di Arabia Saudita e Turchia. Associated Press annuncia che l'argomento sarà la soluzione delle crisi siriana: l'incontro è una notizia, sia perché mette allo stesso tavolo la Russia, che appoggia il…
Libia, cosa accadrà dopo il no di Tobruk e Tripoli
Prosegue lo stallo in Libia, di cui ieri si è discusso anche nel Consiglio Supremo di Difesa riunitosi al Quirinale. Dopo l'ennesimo stop al negoziato condotto dall'inviato dell'Onu Bernardino León, il diplomatico spagnolo ha parlato mercoledì in una conferenza stampa a Tunisi, a un giorno esatto dalla nuova scadenza del proprio mandato. "Non c'è alternativa", ha detto, a un governo di…
Chi è Hassan Yousef, il capo di Hamas arrestato da Israele
L’esercito israeliano ha arrestato ieri il leader di Hamas in Cisgiordania, lo sceicco Hassan Yousef. Nato a Ramallah nel 1955, l'uomo è uno dei fondatori dell’organizzazione terroristica islamica. È considerato dai suoi seguaci anche una guida spirituale. Si dice moderato, ma è contro il dialogo tra israeliani e palestinesi. Ai media ha giustificato l’occupazione di Al Aqsa e le violenze palestinesi delle…
Chi è Ubaydullah Hussain, il jihadista dell'Isis che terrorizza la Norvegia
Nella serie televisiva Lilyhammer, prodotta da Netflix e NRK1, un mafioso di New York tenta di rifarsi una vita in una città della Norvegia. Tra tutti i personaggi secondari della storia, c'è anche il figlio dell’imprenditore Julius Backe, un giovane con un difficile rapporto con il padre, che decide di convertirsi all’Islam grazie alla propaganda jihadista su Internet. Una storia verosimile: recentemente…
Tutte le esitazioni dell'Italia
L'Italia tentenna? Il governo traccheggia? Afghanistan, Iraq, Muos, Siria, Ucraina: sono questi alcuni dei dossier in politica in cui, secondo molti osservatori, Palazzo Chigi e Farnesina non mostrano particolare risolutezza. AFGHANISTAN Ieri Matteo Renzi, racconta oggi Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera, ha incontrato al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al centro del colloquio la permanenza dei…
Ecco come funziona il fisco dell'Isis
Lo Stato Islamico gode di buona salute finanziaria. Secondo il Centre d'analyse du terrorisme (Cat) con sede a Parigi, il gruppo jihadista ha circa 2,2 miliardi di dollari di riserve di denaro. Le tasse, la vendita di petrolio e i riscatti dei sequestri sono le sue principali fonti d'introito. La rivista economica francese Challenges, che ha nel suo comitato l’ex magistrato Baltasar Garzón, ha pubblicato…
Israele, la follia di Hamas e i molti tartufismi
Inutile ribadire le colpe di Hamas: sono terroristi e vogliono solo la guerra per distruggere Israele. Un obiettivo folle, peggiore dell'Olocausto. Irraggiungibile. Ma che importa ai fanatici: loro vivono celebrando la morte. E possono essere così indifferenti al tempo, loro e dei loro figli. E trascorrerlo tutto celebrando la morte attraverso il terrore. Che loro, offuscati da una religione drogata,…