Huawei si aggiudica un appalto da 12 milioni per l’archiviazione ed il supporto alle intercettazioni della polizia spagnola, destando non pochi dubbi e preoccupazioni riguardo l’integrità delle infrastrutture critiche degli Stati europei ed il loro coinvolgimento per la sicurezza dell’Unione. Perché preoccupa l’asse Sànchez-Xi e quali sono i precedenti
Esteri
Addio Kuznetsov? A Mosca si pensa a rottamare l'unica portaerei della flotta
La portaerei Kuznetsov, unico esemplare della Marina russa, potrebbe essere rottamata dopo anni di tentativi falliti di ammodernamento. Un segnale del tramonto della proiezione navale russa, nata negli anni ’80 sotto l’egida sovietica e oggi priva di fondi, visione e capacità
Chi ci guadagna dal referendum sulla Slovenia nella Nato
Un sondaggio nazionale riferisce che la maggioranza dei cittadini sloveni non voterebbe per l’uscita dalla Nato, dal momento che il Paese finirebbe senza un ombrello protettivo e soprattutto alla mercè dei big player esterni che, nel costone balcanico, continuano ad avere interessi e aspirazioni. Ma già il solo fatto di parlare di referendum sull’alleanza atlantica rappresenta di per sé un motivo di tensione
Dalla tregua alla pressione. La nuova linea Usa su Putin
Trump si prepara ad annunciare un nuovo pacchetto di rifornimenti militari per l’Ucraina, che includerebbe anche sistemi d’arma offensivi. Una svolta notevole rispetto alla linea tenuta finora dal presidente, maturata dopo settimane di tensioni con il presidente russo e di riavvicinamento con Zelensky
Ecco come nasce il nuovo risiko libico
Si scorgono le nuove dinamiche geopolitiche che toccano quella striscia di mare e interessi che va da Gibilterra al Bosforo. Di questo si parla quando si assiste alla nuova scomposizione libica, dove Erdogan ancora una volta progetta una mossa che sa di jolly
Prima della ricostruzione, l’Ucraina deve vincere la guerra? L’opinione di Guandalini
L’impegno dell’Occidente per la ricostruzione dell’Ucraina delinea un arco temporale della guerra. Si deve combattere contro la Russia. Per vincere. Questo è emerso dalla conferenza di Roma. È uno snodo che chiama alle responsabilità tutte le nazioni. Non c’è motivo per tergiversare. L’opinione di Maurizio Guandalini
Perché la Cina non può permettersi una Russia sconfitta. L’analisi di Fardella
Durante il Dialogo strategico Ue-Cina, Wang Yi ha espresso la posizione cinese secondo cui una sconfitta della Russia in Ucraina minaccerebbe l’equilibrio geopolitico asiatico. Pechino sostiene Mosca per contenere l’influenza americana, pur mantenendo una certa distanza dalla logica imperiale russa. L’Europa si trova così stretta tra pressioni Usa, ambizioni cinesi e la necessità di rafforzare la propria sovranità strategica. L’analisi di Enrico Fardella, professore dell’Università di Napoli L’Orientale, direttore del progetto ChinaMed e Associate Director del Guarini Institute della John Cabot University
Trump al lavoro sullo Scudo di Abramo. Mauritania verso Israele?
Dopo le voci di un incontro alla Casa Bianca tra il presidente mauritano Ghazouani e il primo ministro Netanyahu, gli Usa di Donald Trump potrebbero provare a portare avanti la strategia degli Accordi di Abramo e tentare di normalizzare i rapporti tra Israele e Mauritania. Dinamiche da appuntare anche alla voce Piano Mattei
Missili cinesi all’Iran? Pechino smentisce, ma l’asse militare ha già forma
Teheran avrebbe ricevuto sistemi missilistici cinesi per ricostruire le difese aeree colpite da Israele, in cambio di forniture petrolifere. Pechino nega, ma indizi concreti e precedenti storici indicano un riavvicinamento strategico sottotraccia tra Cina e Iran
Quale ricostruzione per l’Ucraina? Il nuovo status quo internazionale e il futuro di Kyiv
Il sistema internazionale sta attraversando una fase di ridefinizione profonda, sempre più plasmata dalle visioni personali dei leader globali e da dinamiche personalistiche che complicano l’equilibrio delle potenze. In questo scenario, una sconfitta ucraina rappresenterebbe un punto di svolta destabilizzante