Skip to main content

Cara Mogherini, la prudenza non sarà mai troppa. I consigli del generale Tricarico

C’è da rallegrarsi e non bisogna nascondere che quello affidato a Federica Mogherini è un incarico di prestigio, ma la collocazione di rango è quasi il motivo esclusivo di questa felicità: fare sintesi in politica estera è quasi una mission impossibile. Il mio consiglio a Lady Pesc è quello di evitare comportamenti troppo reattivi che possano essere maldestri: umiltà, prudenza,…

The threat of ISIS demands a global coalition

In a polarized region and a complicated world, the Islamic State in Iraq and Syria (ISIS) presents a unifying threat to a broad array of countries, including the United States. What’s needed to confront its nihilistic vision and genocidal agenda is a global coalition using political, humanitarian, economic, law enforcement and intelligence tools to support military force. In addition to…

Federica Mogherini va in Europa. Tutte le sfide di Lady Pesc

Il gran giorno è arrivato. Oggi finalmente prenderà forma la nuova Commissione europea e con ogni probabilità Federica Mogherini la titolare della politica estera e di sicurezza della Ue. Non mancheranno, per dirla alla Renzi, i gufi e i rosiconi, ma non si può negare che si tratti di un risultato nettamente positivo. Per il premier ma ancor di più…

Perché quel patchwork chiamato Montebourg è stato giustamente silurato da Hollande e Valls

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori pubblichiamo l’analisi di Pierluigi Magnaschi, apparsa sul quotidiano Italia Oggi. Per non vedersi più tra i piedi il suo ministro dell’economia Arnaud Montebourg (nella foto), il premier francese, il socialista Manuel Valls, d’intesa (si fa per dire) con François Hollande, il pasticcione che fa il presidente della Francia, ha dato le dimissioni ed ha…

Come arginare l'avanzata territoriale (e mediatica) dell'IS

Il terrore islamista dell'Islamic State non ha trovato finora risposte adeguate da parte dell'Occidente, confuso e diviso di fronte a un nemico così ricco e organizzato, in grado di impiegare allo stesso tempo strategie di tipo convenzionale e asimmetrico. IL POTERE MEDIATICO A differenza di Al Qaeda, di cui pure l'IS - Dawlah islamiya - rappresenta forse il figlio (poi rinnegato)…

Francia, Macron rottama le 35 ore socialiste?

A poche ore dal terremoto politico che ha interessato il governo francese (l'ultima carta da giocare per François Hollande, l'hanno definita i giornali francesi) ecco la prima sfida per il neo ministro dell'economia Emmanuel Macron: intervenire sul mercato del lavoro, con il tabù delle 35 ore su cui illustri suoi predecessori sono politicamente caduti. POINT Fa discutere l'intervista di Macron…

Il premier libico si dimette. Perché e con quali prospettive

Il governo libico ieri si è dimesso, rimettendo il mandato nelle mani del nuovo Parlamento eletto meno di un mese fa. La decisione del primo ministro, Abdullah Al-Thinni (nella foto) è arrivata al termine di una settimana intensissima. Tripoli è stata infatti in preda delle milizie di Misurata e lo stesso premier è stato pesantemente nel mirino con la propria…

Perché l'Ucraina è in bilico tra guerra e pace

C'è voluto davvero poco tempo per archiviare il piccolo, apparente, passo in avanti del vertice di Minsk tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Petro Poroshenko. La tensione tra Ucraina e Russia è tornata a crescere, mentre al confine tra i due Paesi spirano sempre più forti venti di guerra. A certificarlo è la Nato, che ha documentato…

Cibo e armi, il doppio binario di Mosca verso l'Asia

Su quali binari si snodano le nuove strategie commerciali e militari russe dopo le conseguenze del caso ucraino? In primis si rafforza l'asse con la Cina e l'intera area asiatica, come dimostrano due fatti, distinti ma paralleli, accaduti nelle ultime ore legati a scelte politiche relative ai prodotti alimentari ed alla tecnologia militare. CIBO Il Ministro dello Sviluppo Economico Alexei…

Immigrazione, il piano di Obama che infiammerà le elezioni di midterm

Ecco come il piano-immigrazione di Barack Obama potrebbe scuotere le elezioni americane di midterm. Entrambi i partiti politici temono l'intenzione del presidente di rinviare l'espulsione di milioni di immigrati clandestini, in quanto potrebbe cambiare il corso delle elezioni del prossimo novembre. Il capo di Stato infatti permetterà a milioni di immigrati di restare negli Usa. E alle urne... LA SITUAZIONE I partiti…

×

Iscriviti alla newsletter