L’Onu è nata con l’obiettivo di favorire la pace e prevenire i conflitti, tuttavia, la sua operatività è spesso limitata dal potere di veto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Ecco perché sarebbe utile riformare questo aspetto nell’opinione di Raffaele Bonanni
Esteri
Hamas e il vuoto di potere dopo la morte di Sinwar
Non c’è scampo per i capi dei terroristi islamici che hanno compiuto i massacri del 7 ottobre dello scorso anno in Israele. Braccati ed eliminati ad uno a uno come l’ultimo capo di Hamas, Sinwar fatto saltare in aria nel bunker di Gaza dove si nascondeva. L’analisi di Gianfranco D’Anna
La vera posta in gioco in quel di Palestina. Scrive Polillo
C’è un pezzo di Medio Evo, quale è il regime degli Ayatollah, che in sintonia con Putin, vorrebbe distruggere il decadente Occidente. E tutto ciò che esso rappresenta.
Lo vorrebbe fare utilizzando i palestinesi. Chiamando a raccolta tutti coloro che non condividono le modalità scelte da Israele per difendersi. Che, come in effetti è avvenuto, può anche scadere in un eccesso di difesa. Ma quale è l’alternativa?
Competitività e meno interdipendenza. Le istruzioni di Melani
Gli innegabili problemi della transizione vanno realisticamente affrontati con opportune politiche industriali e sistemi di sostegno alla riconversione di impianti e risorse umane, oltre che con compensazioni e adeguati ammortizzatori sociali. Ciò può essere evidentemente fatto soltanto a livello europeo, con un bilancio di dimensioni adeguate alimentato da risorse proprie e con una capacità di indebitamento buono, secondo la definizione di Draghi. Il commento dell’ambasciatore Maurizio Melani, nell’ambito del dibattito aperto dal Gruppo dei 20 su “L’Europa ad una svolta”
Eliminato Sinwar. Cosa cambia per Hamas secondo Virgili (Wzb)
Dopo Haniyeh e Deif, Israele fa fuori anche il nuovo leader dell’organizzazione palestinese. Secondo Virgili (Wzb) si riaprono le possibilità di un accordo sugli ostaggi
Tra Biden e Meloni c’è feeling, nonostante il “nein” di Scholz
Nonostante le sparate di certa stampa, il rapporto Italia-Usa è solido. Lo confermano le recenti e prossime visite a Roma. A decidere l’esclusione dalla riunione sull’Ucraina è stato il cancelliere tedesco, schiacciato dalle tensioni interne
Spinta sui migranti e soluzioni umanitarie per Gaza. L'impegno di Meloni al consiglio Ue
Dopo Bruxelles il Medio Oriente: la tappa ad Amman, da un interlocutore ormai abituale di Giorgia Meloni come il Re Abdullah II, si pone come la volontà italiana di affiancare un soggetto come la Giordania che vuole essere faro di stabilità per la regione. Quella a Beirut sarà la prima visita di un leader in assoluto dall’inizio delle operazioni di terra delle forze israeliane e nell’occasione offrirà alle istituzioni libanesi la visione italiana sulla crisi: dare un contributo alla stabilizzazione del confine israelo-libanese
Priorità Ucraina. Chi ha incontrato a Roma il vicesegretario aggiunto Usa
Chris Smith, capo dell’ufficio Europa orientale al dipartimento di Stato, ha incontrato stamattina i deputati della commissione Esteri di Montecitorio. La guerra in Ucraina al centro dell’audizione informale
Molta Cina e Asean (e Trump) nel meeting Ue sul commercio. L’analisi di Ecfr
Due esperti dell’Ecfr, Oertel e Crabtree spiegano cosa aspettarsi dall’incontro ministeriale di Budapest, dove si toccheranno temi commerciali interconnessi a questioni geopolitiche, alle relazioni internazionali e alla sicurezza
Cosa aspettarsi dopo il Summit Ue-Golfo
Per Bianco, il joint statement che segna i risultati raggiunti nel summit tra Unione europea e Consiglio di Cooperazione del Golfo è “ambizioso”. Ossia, conferma l’interesse reciproco nel costruire una partnership forte in futuro. Punti in comune su sicurezza della regione, transizione green, commercio. Per ora si è evitato di stressare le distanze