Isaac Herzog, insieme al presidente Simon Peres, è uno dei pochi politici israeliani ottimisti sull’accordo nucleare con l’Iran. Il nuovo leader del partito laburista di opposizione ha detto che l’accordo è già realtà e Israele deve adattarsi. “Resta aperta la questione di come sarà l’accordo finale e in quel senso la preoccupazione è giustificata”, ha aggiunto. LA SORPRESA DELL’OPPOSIZIONE Ma chi…
Esteri
Così Putin guida la rivolta degli emergenti
Alla vigilia del Summit G8 a San Pietroburgo del luglio 2006 un acuto e informato osservatore della realtà russa, Dmitri Trenin, scriveva per la rivista Foreign Affairs un articolo dal titolo “Russia leaves the west”. In esso sosteneva che, nonostante l’allargamento del G7 alla Russia, che peraltro si accingeva a presiederne l’edizione a otto di quell’anno, Mosca si stava allontanando…
Ecco perché la Russia deve andare a lezione di soft power
La decisione di concentrarsi su Mosca durante il primo mandato di Obama, e l’aumento della cooperazione bilaterale che ne è derivato, non hanno mutato fondamentalmente la natura contrattuale delle relazioni Usa-Russia basate sui connotati classici della sicurezza e dell’hard power. LA RILUTTANZA RUSSA Insomma, sia Mosca sia Washington sottolineano di essere a favore di una maggiore cooperazione, ma la Russia…
La voglia elvetica della Germania
La Germania sarebbe intenzionata a seguire la strada presa dalla Svizzera con il referendum di otto mesi fa. COMPENSI LIMITATI Nel contratto di coalizione, che dovrebbe essere firmato in settimana, CDU, CSU ed SPD avrebbero infatti inserito un limite al compenso dei membri dei consigli di amministrazione delle società per azioni. UNA NUOVA CLAUSOLA Secondo informazioni della Frankfurter Allgmeine Zeitung,…
Perché ora i moderati egiziani temono l'isolamento politico
Dopo la cacciata del presidente islamista, l'Egitto si interroga sul suo futuro e soprattutto sul ruolo che i Moderati potranno recitare in uno scacchiere ancora una volta preda di turbolenze e instabilità diffuse. Preoccupazione viene espressa anche dal leader del Partito socialdemocratico Mohamed Abul Ghar, timoroso che la Fratellanza musulmana possa ridurre quella che è già stata ribattezzata la "terra…
I limiti della Russia, tra integrazione europea e propaganda putiniana
Nella battaglia per il soft power e per il controllo delle informazioni e delle opinioni, la Russia dispone di armi pesanti come Russia today (Rt), ma non riesce ad utilizzarle bene. Con il budget dell’emittente vicina al Cremlino si potrebbe certo impostare una campagna di propaganda ben più efficace di quella attuale (sono pronto a scommettere che molte società occidentali…
Lo sapete che negli Usa si discute il declino dell'Italia?
Quotidiani e periodici italiani ci informano quasi ogni giorno che il governo "delle intese sempre più ristrette" presieduto da Enrico Letta ha, in generale, buona stampa all’estero. È un’informazione utile, specialmente dopo una lunga fase in cui venivamo informati che i nostri governi e governanti, ricevevano critiche sulla stampa internazionale ed anche sorrisetti scettici da parte di leader politici stranieri.…
La Libia turba anche Palazzo Chigi
Il dossier Libia torna sul tavolo di Palazzo Chigi. Nonostante l'attenzione in politica estera sia assorbita dall'accordo preliminare sul nucleare iraniano e dall'imminente visita del presidente russo Vladimir Putin, le tensioni e le violenze che attraversano Tripoli preoccupano il governo, interessato da vicino per gli stretti vincoli economici - e soprattutto energetici - che legano il nostro Paese all'altra sponda…
Iran, effetti economici e geopolitici dell'accordo nucleare
È ancora un accordo preliminare, ma gli effetti dell'intesa raggiunta tra l'Iran e i Paesi del 5+1 sul programma nucleare della Repubblica Islamica si sono immediatamente riverberati sia sul piano economico sia geopolitico. E non poteva essere altrimenti visto il peso che Tehran riveste negli equilibri della regione. L'EFFETTO SUI TITOLI Le prime conseguenze sono arrivate sul mercato dei titoli.…
La sconfitta europea nel disgelo tra Washington e Tehran
Tra i primi ad annunciare la firma dell’accordo tra l’Iran e i Paesi del 5+1 è stato proprio Zarif, il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, che ha scritto un breve ma efficace messaggio sul proprio profilo Twitter: We have reached an agreement! BUONE INTENZIONI Al termine di quattro intensi giorni di negoziato, e dopo due incontri preliminari caratterizzati…
















