Skip to main content

Sì da Witkoff alle garanzie di sicurezza per Kyiv. Si fa strada la proposta Meloni

Come osservato da Giorgia Meloni in occasione delle comunicazioni alle Camere di qualche giorno fa, l’idea italiana formulata ai partner europei e occidentali prevede l’attivazione di garanzie di sicurezza, tra l’Ucraina e le nazioni che intendono sottoscriverle, sul modello del meccanismo previsto dall’articolo 5 del Trattato Nato, senza che questo implichi necessariamente l’adesione di Kyiv all’Alleanza Atlantica. Stessa posizione espressa dall’inviato di Trump

Quale futuro per il conflitto in Ucraina. Gli scenari letti dal gen. Jean

La guerra in Ucraina è entrata in una fase di logoramento in cui né Mosca né Kyiv riescono a ottenere una vittoria decisiva. Difficile prevedere la probabilità delle soluzioni possibili. Esse dipenderanno non solo da Putin, ma anche da Trump che, verosimilmente, si è reso conto che le continue concessioni fatte al Cremlino rischiano di erodere la sua credibilità internazionale, anche nel teatro principale dell’Indo-Pacifico, essenziale non solo per la sicurezza statunitense, ma per l’ordine mondiale

Russia, Ucraina, Usa. Cosa aspettarsi dall'incontro a Riad secondo Loss (Ecfr)

“Un progresso verso una pace sostenibile e giusta per l’Ucraina resta improbabile”, commenta Rafael Loss, policy fellow dell’European council on foreign relations. “Ma la lusinga di Putin potrebbe avvicinarlo a ottenere con la diplomazia ciò che non riesce a conquistare militarmente: controllare il destino dell’Ucraina come Stato e come nazione”. Il compito di far accettare a Mosca una mediazione è tutto in mano a Donald Trump

Chi sono gli amici e chi gli avversari nell’Indo-Pacifico? Report Ispi

Nel nuovo Indo-Pacifico emergono alleanze flessibili contro le sfide cinesi. Il report “Friends and Foes in the Indo-Pacific”, curato da Axel Berkofsky e Guido Alberto Casanova per Ispi, analizza le nuove dinamiche strategiche nella regione

Perché all’Europa serve una dottrina nucleare propria. Scrive Shekhovtsov

Di Anton Shekhovtsov

Fallito il Memorandum di Budapest, è urgente sviluppare una dottrina nucleare paneuropea, in grado di garantire una sicurezza autonoma del continente e di ridurre la dipendenza dalle garanzie statunitensi. L’analisi del politologo Anton Shekhovtsov, fondatore del Centre for democratic integrity a Vienna e docente alla Central European University

La nuova Siria e l'urgenza di nuovi partiti. L'analisi di Cristiano

Il settarismo produce settarismo e i partiti interconfessionali sono la cura più evidente. Ci si potrebbe arrivare anche con la costituzione di un partito cristiano che tolga ruolo politico ai patriarchi, unisca al di là delle loro appartenenze ecclesiali, rinnovi il loro discorso, ne purifichi la memoria e poi, auspicabilmente, si proponga per riaggregazioni intercomunitarie. Qualcosa del genere accadde in Libano dopo l’assassinio di Hariri. L’analisi di Riccardo Cristiano

F-35 vs S-400. Washington apre ad Ankara sul jet multiruolo (e non solo)

Trump starebbe valutando la possibilità di facilitare la vendita di F-16 alla Turchia e, potenzialmente, di riaprire la questione degli F-35. Tuttavia, Ankara dovrebbe rinunciare agli S-400 russi per evitare i rischi del caso

La tregua tra Israele e Hamas è saltata e torna il caos regionale

Torna la guerra nella Striscia, gli attacchi degli Houthi, i bombardamenti in Siria, i missili dal Libano; gli Usa muovono le portaerei, il Medio Oriente torna indietro di qualche mese e sale la tensione regionale

Così la Cina parla di Trump tra Usa e Russia

I media di Pechino consigliano (e sconsigliano) il presidente americano riguardo la volontà di attrarre a sé Mosca in funzione anticinese. Ecco la strategia della Cina nell’analisi di Uberto Andreatta

Il realismo di Crosetto sulla difesa Ue è saggio. Arditti spiega perché

Il ministro della Difesa in un’intervista a Repubblica traduce in versione politica e istituzionale un approccio di buon senso, perché è del tutto velleitario immaginare un esercito europeo che fa tabula rasa delle potestà nazionali, creando cioè una forza transnazionale comandata non si capisce bene da chi. Il commento di Roberto Arditti

×

Iscriviti alla newsletter