Skip to main content

Navi militari, mercenari russi e gli errori su Sophia. Scrive Mayer

Di fronte all’aumento del numero degli arrivi il ministro Tajani ha dichiarato che “l’Italia è rimasta sola”. Purtroppo è vero. E sappiamo chi ringraziare del vuoto che si è creato. L’opinione di Marco Mayer

Quale futuro per Israele? Rispondono gli esperti Atlantic Council

Le proteste fermano la riforma della giustizia. Ora il futuro del premier dipende dal compromesso, dice l’ambasciatore Shapiro. Secondo Lipner serve un nuovo contratto sociale in Israele. Bibi cambi approccio, suggerisce Wechsler

Così l’Italia può aiutarci a ricostruire l’Ucraina. Parla Beketova (Cepa)

Dalla visita di Meloni è arrivato “un chiaro segnale” dell’impegno di Roma verso Kyiv, spiega l’esperta. L’evento del 26 aprile sarà fondamentale per gettare le basi per il futuro del Paese. Ecco da dove partire

Tunisia, il Piano Mattei può funzionare. Melcangi spiega perché

“La possibilità di ricadute sulla Libia sono molto elevate, bisogna essere pronti. Se il capofila può essere l’Italia, con l’Ue, ciò significa che va sollecitata Washington a sostenere economicamente la Tunisia, soprattutto se tarderanno i prestiti del Fmi”. Conversazione Alessia Melcangi, docente e analista dello Iai

Ecco come nasce la riforma italiana dell’Onu. Parla l’amb. Vento

Oggi alla Farnesina la riunione del gruppo “Uniting for Consensus” a livello di alti funzionari. Il diplomatico, già rappresentante permanente alle Nazioni Unite: “La proposta prende atto della difficoltà di creare nuovi seggi permanenti e propone di aumentare il numero dei componenti del Consiglio di Sicurezza”

Atomiche in Bielorussia, a cosa ambisce Putin? L’analisi di Secci

Di Danilo Secci

Lo schieramento delle armi nucleari cambierà l’equilibrio strategico in Europa, ma la risposta dell’Alleanza Atlantica avverrà solo dopo un eventuale arrivo delle testate. L’analisi di Danilo Secci, ricercatore associato dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici, specializzato in questioni di difesa e sicurezza

La grazia in cambio della guerra. Migliaia di criminali premiati dalla Wagner

La compagnia privata Wagner sta congedando gli ex detenuti che ha arruolato per combattere in Ucraina e che sono sopravvissuti fino al termine del contratto. Il gruppo mercenario è molto cambiato dalle sue origini, dovendosi adattare a una guerra tradizionale

La stabilità è la ricetta anti-Wagner in Libia. Tutti gli ostacoli secondo Badi (AC)

Il governo italiano non vede nella Wagner soltanto un problema legato alle dinamiche libiche, ma ritiene che il quadro generale delle attività africane della società asset del Cremlino sia giocato per erodere la capacità di azione degli europei e degli americani. Secondo Emadeddin Badi dell’Atlantic Council, la Russia si metterà di traverso alla stabilizzazione del Paese, anche con il veto alle Nazioni Unite

Perché dopo l’Ucraina l’Aiuto non sarà più lo stesso

La caratteristica politica degli aiuti in Ucraina emerge di riflesso dall’opposta reazione avuta dai medesimi donatori occidentali in Bosnia nel 1992, a lungo reticenti prima di intervenire e porre fine ad una mattanza durata anni. Igor Pellicciari, ordinario di Storia delle istituzioni e relazioni internazionali all’Università di Urbino, spiega come questa guerra ha cambiato l’intero settore. Anteprima di un libro in uscita per Routledge

Anatomia della compagnia Wagner in Africa. Scrive Di Liddo (Cesi)

Nel continente africano il guadagno russo con l’impiego di Wagner non è indifferente: un accesso privilegiato al mercato delle materie prime e la sedimentazione di alleanze con Paesi del mondo in via di sviluppo, due fattori da contrapporre all’isolamento del blocco euro-atlantico seguito al conflitto ucraino. L’analisi di Marco Di Liddo, responsabile analisti Cesi, apparsa nell’ultimo numero della rivista Formiche

×

Iscriviti alla newsletter