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Non solo Iron Dome. Anche Usa e Uk hanno aiutato Israele contro i missili iraniani

Anche Stati Uniti e Gran Bretagna hanno contribuito alla neutralizzare l’attacco iraniano contro Israele. Per il quale Teheran afferma di aver usato capacità all’avanguardia. Ma i dubbi sono tanti

Vi spiego come cambia il confronto Iran-Israele. Parla Pedde

Per Nicola Pedde, esperto di Iran e direttore dell’Institute for Global Studies, si potrebbe innescare un meccanismo di colpi e controcolpi che è l’inizio della deriva verso un conflitto regionale: “Di sicuro entriamo in una nuova fase, con una nuova postura anche iraniana, che dichiara infatti ‘ci sentiamo in guerra’, e questo fa presupporre un più ampio coinvolgimento di tutti gli attori che compongono l’Asse della Resistenza”

Italia e Vietnam, economie complementari. Intervista all’amb. Duong

“I rapporti tra i due Paesi si stanno sviluppando bene e fortemente in tutti i campi con nuova vitalità e risultati eccezionali e concreti”, dice il capo missione a Roma. Che apre a una triangolazione in materia di “food security”

Tutto il territorio di Israele sotto i missili dell’Iran

L’Iran sta colpendo il territorio di Israele con decine di missili lanciati su tutto lo stato ebraico, mentre anche Hezbollah contrattacca all’invasione di terra. Ci sono dei feriti e delle vittime, ora la domanda è quanti danni produrrà il raid iraniano? In funzione di questo si potrà valutare quando e come arriverà la risposta israeliana

Il costo della guerra. La spesa militare russa raggiunge nuovi massimi

Nel 2025, la Russia aumenterà la spesa per la difesa del 25%, raggiungendo livelli record, segnalando una crescente priorità verso il conflitto in Ucraina e il confronto con l’Occidente. Mentre la spesa sociale subisce tagli significativi

Gcap, Mediterraneo e Indo-Pacifico. Le priorità del rapporto Roma-Londra secondo il Council on Strategy

Un rapporto del Council on Strategy suggerisce al nuovo governo britannico di mettere gli alleati e i partner al centro della propria azione di esteri, difesa e sicurezza. Gcap, Mediterraneo e Indo-Pacifico le priorità nel rapporto con Roma

L'Iran pronto all'attacco, ma l'Ue dovrebbe evitare il caos. L'analisi di Barnes-Dacey

Le Idf descrivono come stanno procedendo le prime operazioni di invasione del sud del Libano, mentre dagli Usa arrivano informazioni di intelligence su un possibile, imminente attacco missilistico iraniano contro Israele. Per Barnes-Dacey, direttore del programma Medio Oriente e Nord Africa presso l’European Council on Foreign Relations, i leader europei dovrebbero cercare di giocare un ruolo nel mitigare il conflitto visti gli interessi in ballo

ll futuro è l'Africa. Le opportunità passano (anche) dal Piano Mattei

Piano Mattei e G7 sono intimamente legati dalla spinta che il governo italiano ha inteso dedicare al tema africano, sia nell’evento di Borgo Egnazia sia in occasione del Vertice Italia-Africa dello sorso gennaio a Roma. È chiaro che se istruzione e formazione, due punti fondamentali del Piano Mattei, riusciranno a dare i frutti sperati per i giovani africani, anche il contesto europeo ne sarà influenzato

Crisi globale e rapporti transatlantici. Quali prospettive per l’Occidente?

Dagli anni ’80 al post-11 settembre, fino alle sfide contemporanee e future dell’atlantismo, con particolare attenzione all’evoluzione geopolitica e alle dinamiche globali. Ecco cosa si è detto al convegno sui rapporti transatlantici organizzato dalla Fondazione Craxi

Quale eredità lascia Zhou Enlai alla Cina di Xi. Intervista a Jian Chen

“Ciò che vorrei sottolineare è la sua maestria nell’applicare la saggezza del centrismo politico per affrontare crisi di ogni tipo, sia interne che internazionali, e per colmare divisioni apparentemente insanabili tra forze opposte”. Conversazione con il professore Jian Chen, della New York University, sulla figura di Zhou Enlai

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