Grazie ad una campagna elettorale incentrata sui timori della popolazione per il conflitto in Ucraina, Peter Pellegrini capovolge i risultati del primo turno ed esce vincitore dal ballottaggio. Rafforzando le posizioni del governo in carica
Esteri
Così l'incognita di Robert Kennedy jr aleggia sulle elezioni americane
Il figlio di Bob Kennedy, Robert F. Kennedy jr., si è candidato in un primo momento alla nomination presidenziale del Partito Democratico, cambiando la sua affiliazione in “indipendente” lo scorso ottobre. Ecco quale impatto potrebbe avere la sua candidatura sul prossimo 5 novembre
Tregua a Gaza per evitare il caos? Cosa succede tra Israele e Iran
Israele a un bivio: le pressioni interne, regionali e internazionali; il raid model e la crisi umanitaria; gli ostaggi e l’idea dell’Iran. Cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni
Netanyahu e Putin alle Olimpiadi della guerra o della pace. L'analisi di D'Anna
Come ha denunciato il presidente francese Macron, guerre e terrorismo incombono sulle Olimpiadi di Parigi. Minacce che partono sia dal conflitto in Medio Oriente che dall’infuriare dei bombardamenti e dei combattimenti in Ucraina. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Ungheria in piazza, Magyar punta Orban (e l'Europa osserva)
La piazza ungherese contro Viktor Orban guidata dal 43enne Péter Magyar non passa inosservata. L’interrogativo, ora è come potrà modificare la rete di alleanze di Budapest (tanto a est quanto a ovest) in chiave geopolitica
Pechino risponde alle esercitazioni di Washington nel Mar Cinese
Anche la Cina si esercita nel Mar Cinese, nello stesso giorno in cui Usa, Australia, Filippine e Giappone cercano coordinamento con le prime manovre a quattro. Intanto, i militari di Washington e Pechino hanno riavviato i colloqui diretti interrotti nel 2021
Difesa, Nato e conti in ordine. Così von der Leyen guarda alla Grecia
Sin dall’inizio del Recovery Fund von der Leyen ha osservato l’evoluzione, anche politica, di Atene. A maggior ragione dopo l’invasione russa dell’Ucraina il peso specifico greco è aumentato, affiancandosi ai progetti statunitensi su nuovi hub come Creta e Alexandroupolis
Sei mesi di guerra e rischio Iran. Conversazione con Dentice su Israele
Un cambio di scenario tattico dell’approccio israeliano alla guerra, con Hamas che serve al piano interno, mentre l’attenzione si sta ampliando al fronte con l’Iran. È questo per Dentice (CeSI) il maggiore elemento che emerge nell’ultimo mese, quello che ci porta a mezzo anno di guerra in Israele
Mosca ha già iniziato ad attaccare l'Europa. L'allarme della Repubblica Ceca
Il ministro dei Trasporti ceco condivide i sospetti sulla responsabilità di Mosca in alcuni episodi di malfunzionamento delle reti ferroviarie. Una tesi sostenuta anche dall’agenzia europea di riferimento
Gli interessi strategici guideranno la risposta iraniana contro Israele?
Per Salesio Schiavi, “Teheran non rischierebbe mai uno scontro diretto contro gli Stati Uniti”. È l’elemento centrale nella valutazione su come l’Iran gestirà la rappresaglia attesa da Israele
















