Le parole rivolte da Xi Jinping ad Antony Blinken durante il suo tour cinese rivelano (di nuovo) la visione cinese dei rapporti di forza globali. Una visione che gli Stati Uniti non sono disposti ad accettare. Ma che non possono neanche fingere di non vedere
Esteri
Stati Uniti, polarizzazione interna e conseguenze sulla politica estera
L’evento, promosso dalla Fondazione Bettino Craxi ETS e il Centro Studi Americani, si terrà martedì 27 giugno 2023, alle ore 17, presso la sede del Centro Studi Americani, in Via Michelangelo Caetani, 32
Il tentato golpe porterà una svolta in Ucraina? Scrive l’amb. Castellaneta
Quanto più continua la guerra, tanto più il logoramento interno del regime è destinato a proseguire. L’Occidente dovrebbe intensificare i propri sforzi diplomatici per convincere Putin a fare un “bagno” di realismo. Il commento di Giovanni Castellaneta, già consigliere diplomatico a Palazzo Chigi e ambasciatore negli Stati Uniti
Grecia, il bis di Mitsotakis e il ruolo tra Atlantico e Medio Oriente
Ecco lo scenario in cui si svolgono oggi le seconde elezioni politiche in Grecia, dopo che al primo turno un mese fa il premier uscente Kyriakos Mitsotakis aveva sì staccato di 20 punti Alexis Tsipras, vincendo, ma con l’impossibilità di una maggioranza in grado di governare
Le conseguenze della rivolta Wagner per Putin, Prigozhin, Ucraina, Cina e Africa
Secondo gli esperti dell’Atlantic Council, oggi il leader russo è più debole di ieri, Kyiv può approfittarne mentre Pechino rimarrà a guardare
In Europa serve più politica industriale? La riflessione di Braghini
È in corso l’inasprirsi della competizione tra le grandi potenze, delle grandi trasformazioni e delle nuove minacce. Con una certa isteresi e preoccupazione, l’Ue corre ai ripari per adeguare politiche e strumenti alle nuove realtà geopolitiche, come accade quando è spinta da fattori esterni; è il caso oggi degli effetti del conflitto in Ucraina e della concorrenza sleale cinese. La riflessione dell’analista di politiche europee e di Difesa, Fabrizio Braghini
La ribellione di Prigozhin ha ferito a morte Putin. L’analisi di Rohac
La ribellione impunita di Prigozhin dimostra tutte le vulnerabilità e le debolezze interne della Russia e del sistema di potere creato da Putin. Per Rohac, senior fellow dell’America Enterprise Institute, è una ferita mortale al presidente russo
I fatti in Russia non avrebbero sorpreso Machiavelli. Bozzo spiega perché
Quandanche non agiscano per sete di denaro, i mercenari non sono affidabili perché prima o dopo si lasceranno carezzare dall’ambizione politica, si legge nel Principe. L’analisi di Luciano Bozzo, professore di Relazioni internazionali e studi strategici presso l’Università degli Studi di Firenze
Progozhin ferma le truppe alle porte di Mosca
Prigozhin ha annunciato che le sue truppe si ritireranno da Mosca e torneranno ai posti di combattimento. La decisone sarebbe avvenuta attraverso una mediazione condotta dall’autarca bielorusso, Alexander Lukashenko
Russia. La Cina glissa, la Turchia ci prova (con la mediazione), l’Iran amichevole
La Cina racconta la situazione in Russia attraverso la narrazione governativa. Pechino non si sbilancia, non ha interesse a farlo né dal punto di vista del rapporto con Mosca, né secondo gli interessi interni (stando al principio della non interferenza). Ma manda segnali chiari contro l’alterazione dello status quo