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Perché lo stallo economico in Germania è una cattiva notizia anche per l'Italia

Nel Paese è vivo il dibattito attorno a un macro quesito: energia costosa e mobilità elettrica potrebbero provocare la sconfitta dell’industria nazionale? Il governo socialista, trainato dai verdi, sta vedendo franare le proprie certezze politiche e certi propri valori. Soprattutto il fenomeno green, che aveva intercettato una buona fetta di elettorato (anche in uscita dalla Cdu) si è sgonfiato e ora vede più vicina la fine dell’esperienza di governo

Il futuro dell'Intelligenza Artificiale si fa anche in Ucraina. Ecco perché

Sin da pochi mesi dopo l’inizio delle ostilità, diverse aziende tecnologiche straniere hanno cercato forme di collaborazione con l’Ucraina, per motivi ideologici ma anche economici. Ricevendo risposta positiva da Kyiv, che ha visto le opportunità nel lungo periodo

Contro la Russia serve più Europa (anche nella Difesa). La ricetta per l'Eastern Flank

L’esperto Artin DerSimonian suggerisce che l’Europa occidentale si sostituisca agli Usa nel garantire la presenza militare Nato ad Est. Rassicurando sia gli alleati che gli avversari. E tutelando il legame con Washington

Cosa c’è dietro alla chiusura del campus in Qatar di Texas A&M

Di Uberto Andreatta

L’università texana chiude il campus di Doha. Ragioni complesse che passano dal programma di studi sul nucleare alla postura regionale di Doha e le relazioni col contesto politico interno statunitense

La pressione di Pechino scuote Manila. Ecco cosa vogliono le Filippine

Manila è uno dei Paesi più attivi dell’Indo Pacifico in questo momento. Il suo dinamismo serve a rafforzare le relazioni e le cooperazioni – anche militari – con gli attori regionali, pensando anche (soprattutto?) alle pressioni esercitate da Pechino nelle acque contese

Partita a scacchi tra Yerevan e Mosca. L'Armenia sceglie (quasi) l'Occidente

Una mossa che si presta ad una doppia valutazione: se da un lato l’Armenia in questo modo mostra di sposare ulteriormente la propria alleanza con l’Occidente in chiave futura, dall’altro spicca in chiave presente la contiguità di valori e sentimenti con la Francia, con cui la relazione resta solida, anzi, da un punto di vista geopolitico si intreccia ancora di più (con tutto ciò che comporta a livello di micro alleanze)

Orban e la politica del “leverage”. L'analisi di Carteny

Se l’amicizia storica tra Giorgia Meloni e Viktor Orban può risultare utile nella mediazione di corridoio, a Bruxelles le “leve” e i veti ungheresi sono sempre utili soprattutto al Paese danubiano, e molto meno per coloro, come l’Italia, che tentano di costruire ed ampliare lo schieramento conservatore, in ambito di materie particolarmente controverse (come le strategie di sicurezza europea e le politiche migratorie). L’analisi di Andrea Carteny, docente di Relazioni internazionali alla Sapienza di Roma

Chi è Alexander Stubb, il presidente che guiderà Helsinki nella Nato

Con la vittoria ai ballottaggi presidenziali, Stubb ritorna ufficialmente nella politica finlandese dopo anni di assenza. Dietro il suo ritorno, la rinnovata aggressività di Mosca e i rischi che essa comporta per i finnici

Blitz israeliano a Rafah. Cosa (non) cambia con la liberazione dei due ostaggi di Hamas

Mentre i quattro leader dell’intelligence di Egitto, Qatar, Usa e Israele muovono la diplomazia, le Idf annunciano la liberazione di due ostaggi da Rafah, dove presto Netanyahu potrebbe dirigere l’invasione contro Hamas, col rischio di indispettire Washington, Cairo, Riad e Abu Dhabi

Sotto il peso della guerra ibrida di Mosca, la Finlandia si avvia alle urne

La questione migratoria, sfruttata dalla Russia per fare pressione nei confronti del Paese confinante dopo la sua decisione di entrare nella Nato, rappresenta un tema fondamentale nell’agenda dei candidati finnici. E chiunque vinca dovrà trovare il modo di gestirla

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