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Cosa sta rallentando la risposta degli ucraini

Kiev spara seimila proiettili al giorno, ma ha bisogno di decuplicare questo numero per lanciare una controffensiva efficace. Gli alleati europei cercano di aumentare la produzione scontrandosi con carenza di materie prime e, curiosamente, con un datacenter norvegese di TikTok

La Cina vuole sfilarsi dalla Russia. La versione di Sisci

“I cinesi hanno espresso sia ai russi sia al mondo il desiderio di sfilarsi, dolcemente, dalla Russia. Se Mosca perderà la guerra la leadership cinese potrà dire di aver cercato la pace”, spiega a Formiche.net il sinologo Francesco Sisci. La narrativa cinese e i piani di pace per l’Ucraina

La grazia in cambio della guerra. Migliaia di criminali premiati dalla Wagner

La compagnia privata Wagner sta congedando gli ex detenuti che ha arruolato per combattere in Ucraina e che sono sopravvissuti fino al termine del contratto. Il gruppo mercenario è molto cambiato dalle sue origini, dovendosi adattare a una guerra tradizionale

Perché dopo l’Ucraina l’Aiuto non sarà più lo stesso

La caratteristica politica degli aiuti in Ucraina emerge di riflesso dall’opposta reazione avuta dai medesimi donatori occidentali in Bosnia nel 1992, a lungo reticenti prima di intervenire e porre fine ad una mattanza durata anni. Igor Pellicciari, ordinario di Storia delle istituzioni e relazioni internazionali all’Università di Urbino, spiega come questa guerra ha cambiato l’intero settore. Anteprima di un libro in uscita per Routledge

Piano Libia, così Roma risponde alla guerra ibrida di Wagner e Pechino

Avendo preso contezza che ormai gran parte dell’Africa è sotto il dominio di Cina e Russia (anche per debolezze progettuali altrui), si rende imprescindibile che Ue e Italia pianifichino una strategia per l’Africa, come fatto dal governo Meloni con il Piano Mattei

Vi racconto chi sono i tifosi italiani del partito russo. Parla Cicchitto

“La Wagner è una propaggine esplicitamente terroristica dell’Armata Rossa: l’Occidente sia più attento a ciò che ha fatto anche in Africa. Conte? Un trasformista. Non dimentico il giro per l’Italia fatto da un’unità russa composta per larga parte da soldati e per uno spicchio da sanitari. Una cosa incredibile per un Paese Nato, ma pure per un Paese autonomo”. Conversazione con lo storico esponente socialista di Forza Italia, già presidente della Commissione Esteri della Camera

Perché Bakhmut è lo specchio della guerra in Ucraina

Bakhmut per gli ucraini è il simbolo della riuscita della controffensiva e perderla significherebbe aprire di nuovo ai russi la strada verso Kharkiv. Il bivio drammatico di fronte ai vertici militari e politici è tra il continuo tamponamento del fronte e il conservare le forze per la prossima ipotetica offensiva

Non solo flussi, le minacce ibride che incombono sull'Ue secondo Bonfrisco

Sicurezza e diversificazione dell’approvvigionamento energetico: “L’Italia è stata capace di raccogliere attorno a sé consenso e alleanze. Roma e Berlino legate dalla capacità produttiva. Il Patto di stabilità? Mi auguro che alcuni commissari non abbiano più un approccio obsoleto”. Conversazione con l’europarlamentare della Lega

Putin e Prigozhin, dopo il mandante tocca all'esecutore? Risponde l'amb. Pontecorvo

“Se è iniziato il riposizionamento di potere in ottica futura? Non è da escludere, però l’ottica credo sia parecchio futura a meno di rovesci spaventosi. Qualora accadesse l’incalcolabile a Mosca, Prigozhin sarebbe uno di quelli in prima fila ma non l’unico. Citerei Sergei Lavrov ma anche Aleksej Miller”. Conversazione con l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, già senior civilian representative della Nato in Afghanistan

Perché un mandato di arresto per Putin. L'analisi di Donat-Cattin

“L’obiettivo è fermare i massacri alzando il costo della prosecuzione di questa guerra illegale. Il crimine di aggressione è la madre delle atrocità di cui parliamo oggi”, spiega a Formiche.net il giurista David Donat Cattin, che oggi era all’Aja. “Si procede al livello più alto di responsabilità politica sia in termini commissivi che omissivi su Putin e la sua Commissaria sui diritti dei bambini”

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