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Tutte le spine della questione migranti. Il punto del prof. Savino

Il docente dell’università della Tuscia, esperto in questioni migratorie: “La proposta del governo, di ricevere solo donne e bambini rimandando indietro gli altri, collide con il dialogo che Meloni ha cercato in Ue. Gli altri Stati hanno i numeri dalla loro: l’Italia, pur essendo tra i Paesi più esposti, non è quello che ha accolto di più in questi anni. Ecco cosa serve per impostare un nuovo e più equo sistema di redistribuzione”

Entropia o dialogo? I Comitati interministeriali visti da Frosini

Nascono nuovi Comitati interministeriali con l’ultimo Consiglio dei ministri, ma secondo il costituzionalista non c’è un rischio di maggiore confusione tra ministeri, almeno sulle norme. Se ci dovessero essere problemi, sarà per ragioni politiche, non per la volontà di dialogare su temi omogenei per i diversi dicasteri

Ci stiamo giocando il futuro dell'Europa. Il monito di Andrea Riccardi

Di Giulia Gigante

Guerra in Ucraina, ruolo della Chiesa nella politica, debolezza diplomatica dell’Europa. Colloquio a tutto campo con Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio che da poco ha ospitato il Papa, Macron e Mattarella in un incontro storico

Meloni in Ue, buona la prima. Il bilancio di Mario Mauro

“L’integrazione europea e la leadership in un contesto europeo dipendono molto dalla capacità di creare alleanze. Quindi, più che battere i pugni sul tavolo, come tante volte si è sentito nella retorica degli ultimi anni, sarebbe più utile essere molto espliciti nel chiedere e nel volere la leadership europea”. Parla l’ex ministro della Difesa e già vicepresidente del Parlamento Europeo

Scholz in Cina, un’occasione persa. Il commento di Huotari (Merics)

Il cancelliere tedesco è il primo capo di governo di un Paese occidentale a far visita al leader Xi Jinping dopo l’incoronazione del Congresso. L’occasione per Pechino, i dubbi di Bruxelles e degli alleati spiegati dal direttore esecutivo del centro studi tedesco Merics

Il governo non può permettersi incertezze in politica estera. L'allarme di Parsi

L’ipotesi di un congelamento delle forniture militari a Kiev, raccontata ieri prima di essere smentita da Crosetto, manda un cattivo messaggio ai nostri alleati: “Si rischierebbe di essere percepiti come fautori di un atlantismo tutto vocale, caratterizzato da una resa di fronte alle pressioni interne alla maggioranza”, commenta il professore della Cattolica di Milano. I pacifisti nostrani, la minaccia dell’atomica, l’interferenza dei russi in Italia

Netanyahu torna e vince le elezioni. Il futuro di Israele visto da Dentice (Cesi)

Netanyahu sarà di nuovo premier. Il suo Likud è il primo partito, la sua coalizione sembra più stabile della precedente, ma Giuseppe Dentice (CeSI) ragiona su una serie di problemi che il più longevo dei primi ministri israeliani potrebbe trovarsi davanti

Meloni contenga Salvini o perderà i moderati. L'analisi di Castellani

Il politologo della Luiss: “Il presidente del Consiglio deve assolutamente mantenere la barra dritta sulla politica estera – nella quale è impossibile immaginare una discontinuità rispetto all’esecutivo precedente, o quanto meno non in maniera marcata – e deve essere rassicurante sui temi economici e fiscali, evitando le sparate salviniane”

Tutte le carte di Giorgia Meloni a Bruxelles. Parla Kostoris

Conversazione con l’economista e accademica Fiorella Kostoris in vista della prima uscita europea di Meloni. L’Italia cresce a un ritmo maggiore e per questo può aumentare le possibilità di ridurre il debito. E poi lo spirito europeista del premier non è in discussione, in continuità con l’esecutivo di Mario Draghi. L’inflazione? Il picco è raggiunto, i prezzi a monte sono in discesa, ma le bollette rimangono la priorità

Armi all'Ucraina, l'Italia conferma il suo impegno secondo Camporini

Durante il governo Draghi i dettagli dei sistemi d’arma inviati all’Ucraina erano rimasti riservati, mentre l’altro giorno sono trapelati e sono stati pubblicati da Repubblica. “Questo cambio di strategia comunicativa potrebbe essere la risposta del nuovo governo a chi insinua che l’Italia non faccia abbastanza per Kiev”. Le riflessioni del generale Camporini, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare e della Difesa

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