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Ppe-Ecr, alleati ma non fusi. Il conservatorismo di Meloni visto da Alli

Il presidente di Alternativa Popolare: “Giorgia Meloni ha intelligentemente stabilito un posizionamento filo atlantico e fortemente a sostegno della Nato con largo anticipo rispetto alle elezioni che l’hanno vista trionfante e questo le dà un vantaggio enorme anche rispetto ai suoi alleati”. Sull’incontro con von der Leyen: “Meloni dovrà affrontare grandi sfide di carattere sovra-nazionale. Dunque è positivo che tenga aperto un canale di dialogo con la presidente della Commissione”

Balcani, prospettive italiane ed europee. L'auspicio di Carteny

Intervista al professore di Storia delle relazioni internazionali alla Sapienza di Roma: “L’Italia porterà allo stesso tavolo gli attori locali e internazionali per garantire uno sviluppo integrato di tutta la regione. Può intervenire come player perché è un facilitatore, sia per lo sviluppo dei programmi europei e internazionali di sviluppo economico e di stabilizzazione, sia per il proprio status di attore storico dell’area”

ChatGPT e la sicurezza nell'Intelligenza artificiale. Conversazione con Iezzi (Swascan)

Di Carlo Simonelli

Intelligenza artificiale, cybersicurezza e questione etica. Intervista a tutto tondo di Carlo Simonelli a Pierguido Iezzi, ceo di Swascan

Crisi del gas, la fortuna dell'Italia si chiama Tap. L'analisi di Villa

Conversazione con il capo del DataLab dell’Ispi: “Il pericolo di de-industrializzazione per adesso è ridotto. Draghi ha avuto la fortuna di ritrovarsi in mano alcune strutture già esistenti, oltre che applicare l’oculatezza di cercare di tenersi stretti i fornitori. Abbiamo la Tap che fino al 2021 sembrava poco utile a chi la criticava e poi invece ci ha salvato”

Perché la sinistra non può fare la morale sullo spoils system. Parla Pomicino

L’ex democristiano: “Furono i Ds con Prodi e Bassanini che vollero importare dagli Stati Uniti il modello dello spoils system. In questo modo tentarono di modernizzare il vecchio partito comunista, senza però avere un gran successo visti gli esiti che hanno ottenuto”. E sul progetto conservatore: “Positivi i contatti tra la premier e Weber. Ora aprire anche all’Alde”

Dall’Ucraina al Sud. Le sfide atlantiche di Peronaci per Minuto-Rizzo

Con l’allargamento a nord della Nato e le necessità legate alla guerra in Ucraina, la sfida per il nuovo rappresentante permanente italiano alla Nato, Marco Peronaci, sarà quella di mantenere l’attenzione dell’Alleanza al sud e al Mediterraneo. Parola di Alessandro Minuto-Rizzo, presidente della Nato Defense College Foundation e già vice segretario generale della Nato

Meloni alla prova dell’alleanza popolari-conservatori. Parla Campi

Il politologo dell’Università di Perugia: “Lo storico condominio tra socialisti e popolari non funziona più sul piano politico ormai da anni, essendosi nel frattempo ridotto a un accordo spartitorio sulle principali cariche. Meloni è sempre più atlantista e collaborativa con l’Ue. Questo cambio ha aperto la strada a un rapporto con i popolari che potrebbe in effetti preludere a una vera e propria alleanza politica in vista delle elezioni del 2024”

Così la guerra ha cambiato i rischi cyber. Parla Gabrielli (Polizia postale)

“La guerra in Ucraina ha sdoganato alcune attività collegate all’attuazione della minaccia ibrida”, spiega il capo della Polizia postale e delle comunicazioni commentando a Formiche.net la relazione sul 2022 e presentando le novità del 2023

Francesco e Benedetto, le consonanze tra i papi e l'unicum dell'addio. Parla mons. Paglia

“Tra i due papi ci sono state differenze, interpretazioni pastorali non collimanti anche nella visione della Chiesa stessa, ma il Pastore, per i cattolici, è sempre tale. Penso che la parte dei fedeli più vicina a Ratzinger si riconoscerà in Francesco e nell’esigenza di evitare lo sgretolamento del cristianesimo. Non possiamo perdere tempo a discettare sull’utilizzo o meno del latino, quando il momento che stiamo vivendo è di profonda crisi”. Conversazione con monsignor Vincenzo Paglia

Il partito conservatore conviene in Ue ma non in Italia. Parla Castellani

“Sarebbe un’operazione di visione che potrebbe consolidare il ruolo di Meloni come leader europea, servirebbe a Berlusconi per rafforzare la prospettiva dalla parte dei popolari e alla Lega per abbandonare la bad company nella quale si trova adesso”. E sulle riforme, Castellani aggiunge: “La priorità è quella di portare avanti quelle che regolano il rapporto fra lo Stato e il mercato (fisco e appalti) e quella della giustizia”

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