Meloni è sotto il fuoco incrociato. Schlein e Salvini sparano su von der Leyen per colpire lei, ma le variabili per la sua rielezione sono tantissime e il risultato non è così scontato. Sulla Difesa occorre un Pnrr e uno sforzo da tutti gli Stati membri sotto il profilo economico. Citofonare ai pacifisti. Conversazione con il politologo della Luiss, Lorenzo Castellani
intervista
Così preveniamo l'emergenza fentanyl in Italia (e non solo). Parla Molinari
“In Italia la situazione è di attenzione preventiva, non di emergenza”, rassicura Molinari, che sottolinea però l’importanza di una Strategia nazionale “sulla scia di quanto accade negli Usa”. E aggiunge: “Sebbene buona parte di questi prodotti arrivino da produzioni legali, un controllo sui precursori ne ostacolerebbe certamente la produzione illecita”
Cosa non hanno capito destra e sinistra della libertà. La versione di Magatti
Aumentare la capacità di vita non può non tenere in considerazione gli effetti e gli impatti che sull’ecosistema e sul piano relazionale. Ed è per questo che la sostenibilità necessita di un cambio di paradigma culturale. La libertà non può essere immaginata senza legami relazionali. Conversazione con Mauro Magatti
Mercati e produttività, così l'Italia ha staccato la Germania. Parla Osnato
Lo Stivale cresce più di molti suoi cugini d’Europa, a cominciare da quelli tedeschi, grazie a una marcata inclinazione alla competitività e una produttività decisamente più tonica. I mercati soffiano a favore del Paese e anche questa non è magia. La riforma fiscale? Il vero condono è non aver affrontato finora il problema. Intervista al presidente della Commissione Finanze della Camera, Marco Osnato
Navalny è morto, viva Putin? Cosa c’è dietro il successo elettorale dello Zar secondo Di Liddo
“I video, le code, le dichiarazioni sui sociali, l’attacco con la molotov al seggio di San Pietroburgo e i danneggiamenti con l’inchiostro: pur avendo una portata molto limitata, questi eventi hanno mandato un segnale, che la morte di Navalny non ha ucciso lo spirito dei cittadini russi che vogliono continuare a lottare per un Paese più libero e trasparente”. Conversazione con Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali
Al centrosinistra manca una figura come Prodi. Ecco perché secondo Pombeni
Conversazione con lo storico e politologo: “L’esperienza che è stata fatta in passato con Romano Prodi, può piacere o non può piacere, però incarnava un’interpretazione e una proposta di leadership. In seguito i suoi seguaci non hanno voluto andargli dietro oltre un breve spazio di tempo, però c’era un progetto. Adesso non c’è niente, né da parte di Conte né da parte di nessun altro. Nessuno sembra in grado di proporre una sensibilità sulla quale allineare tutti”
Asse franco-tedesco e ruolo dell'Italia. Campo largo? Non c'è alterativa. Parla Pittella
Il riavvicinamento franco-tedesco è fondamentale per mostrarsi uniti sul fronte ucraino accanto a Kiev. L’Italia deve svolgere un ruolo strategico, ma non basta condannare la Russia. Bisogna che l’Ue si faccia promotrice di un’azione di pace in Medio Oriente. E al campo largo, con il nostro sistema elettorale, non c’è alternativa. Conversazione con l’ex presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella
Perché i ritardi dell'Italia nella globalizzazione sono ora un vantaggio. Parla Braw (Atlantic Council)
Conversazione con la senior fellow dell’Atlantic Council, che presenterà il suo ultimo libro “Goodbye Globalization” il 25 marzo al Centro Studi Americani. In un’era segnata dal ritorno delle divisioni, la prudenza italiana verso la globalizzazione potrebbe rivelarsi un vantaggio, dice
Cultura e sviluppo sostenibile, così L'Aquila diventa capitale. Parla il sindaco Biondi
La città capoluogo dell’Abruzzo è stata proclamata capitale italiana della cultura 2026. Il progetto che ha vinto si incardina nelle linee strategiche dell’amministrazione e mira alla creazione di un modello di rilancio socio-economico territoriale a base culturale, capace di proiettarla verso il futuro. Giovani al centro e cultura come leva di ripartenza a quindici anni dal sisma. Colloquio con il sindaco Biondi
La Russia ha gioco facile se la società è divisa. Parla Ciaran Martin
Parla il primo direttore del National Cyber Security Centre del Regno Unito. “È molto più difficile usare la tecnologia per dividere una società che non è già profondamente lacerata”, spiega citando il caso degli Stati Uniti