“Si potrebbe pensare a un’agenzia di intelligence europea dedicata esclusivamente all’analisi”, dice il già capocentro a Roma. No a un servizio comunitario di raccolta: “Indebolirebbe le capacità dei Paesi forti, come l’Italia”
intervista
Gli F-35 sono questione di sicurezza nazionale e credibilità internazionale. Parla Speranzon
Intervista al senatore di FdI: “Un’Europa vulnerabile e impreparata sarebbe un incentivo per chi vuole destabilizzarla o minacciarla. Gli investimenti in ambito difesa vanno letti nel quadro della ‘deterrenza credibile’. Gli F-35? L’Italia non è un mero acquirente, ma partner industriale”. Colloquio con Raffaele Speranzon
Tutte le contraddizioni della piazza per l'Europa secondo Pregliasco
Quella di domani rischia di trasformasi in una piazza delle contraddizioni, più che un luogo in cui ribadire la direzione che deve intraprendere la politica europea. Non viene chiarita quale linea, dalla prospettiva degli organizzatori e dei partecipanti, debba avere l’Unione europea su un tema così delicato come la Difesa. La spaccatura del Pd? Un segnale a Schlein
Sugli F-35 la politica colga la portata della sfida. Parla Pinotti
Il voto del Parlamento europeo è “un primo passo” per la costruzione della Difesa europea e sicuramente una “reazione importante da parte dell’Europa” in un tornante della storia complesso. A stretto giro di posta, il Parlamento italiano sarà chiamato a esprimersi sull’acquisto di altri caccia F35. E l’auspicio è che “la politica sappia cogliere, anche su questo dossier, la portata della sfida”. Il Pd? Perplessa sulla linea Schlein. Colloquio con la già ministra della Difesa, Roberta Pinotti
Il Parlamento voterà sì per i nuovi F-35. Menia spiega perché
“Siamo consapevoli che ogni azione in politica estera ha un effetto sulla politica interna. Il dossier degli F-35 è ampio perché investe il potere di deterrenza italiano, il nostro posizionamento nei quadranti strategici, il ventaglio di relazioni su ampia scala che dal Mediterraneo si spingono nei Balcani e in Africa e l’impatto positivo sull’industria interna e sui livelli occupazionali”. Intervista al vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato, Roberto Menia
Ue e Usa per sempre alleati. Procaccini spiega la risoluzione sull'Ucraina
Il copresidente del gruppo Ecr: “Presidenti e governi passano, ma il rapporto tra Ue e Usa deve essere sempre solido. La nostra iniziativa dimostra che qualcuno si è ‘dimenticato’ che nelle ultime ore a Gedda sono stati compiuti grossi passi in avanti, per cui valeva la pena rimandare il voto. Il sostegno all’Ucraina? Immutato”
Con l'Italia divisa sulla Difesa Putin si sfrega le mani. Parla Petruccioli
Con questo voto l’Italia si dimostra l’anello debole in Europa. Le divisioni, tanto in maggioranza quanto tra le file dell’opposizione, restituiscono l’immagine di un Paese poco affidabile sul dossier principale, che condizionerà la vita geopolitica europea e mondiale. E al Pd serve un congresso in fretta. Colloquio con l’ex politico e presidente Rai, Claudio Petruccioli
La guerra dei dazi non è ancora cominciata, ma non converrebbe. Parla Fortis
Una vera guerra commerciale non c’è, semmai gli stop&go del presidente Trump hanno creato una grande incertezza che ha innervosito i mercati. Il problema sono le possibili conseguenze per il costo della vita negli Stati Uniti e questo Trump dovrebbe tenerlo a mente. L’Europa è vulnerabile e divisa, anche sulla transizione. Intervista a Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison
L'Italia tenti la via dell'atomo, rimanere appesi a gas e rinnovabili è un errore. Parla Tabarelli
Difficile per il governo fare di più per alleggerire il peso dei costi energetici per famiglie e imprese. Il problema è però a monte, un mix energetico troppo incentrato sul metano espone il Paese a nuovi shock. Per questo sul nucleare non bisogna mollare. Il Green new deal non è stato stravolto, anzi. Intervista al presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli
Sulla Difesa europea il Pd è isolato. I riformisti si facciano sentire. Parla Parisi
Quella della segretaria del Pd Elly Schlein sulla difesa europea è una posizione “in contrasto con la linea di condotta prevalente non solo nella sinistra democratica ma in Europa”. I riformisti “traducano la loro voce in un voto conseguente e palese senza paura di apparire minoranza”. E i rapporti con gli Usa? Sono un patrimonio nonostante Trump. Intervista ad Arturo Parisi
















