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Elezioni europee, affluenza alta anche al Sud. Ma non ci sarà un exploit. Parla Cianfanelli

L’aumento generalizzato dell’affluenza è determinato anche dal fatto che, differentemente rispetto alle ultime Europee, si vota più giorni. Al Sud e nelle isole buona partecipazione. Ma già tenere il risultato delle precedenti consultazioni sarebbe un successo. Bene il resto d’Europa, ma la consapevolezza è più alta. Colloquio con Francesco Cianfanelli, sondaggista di YouTrend

Perché all’Italia serve intelligence economica. Intervista al generale Mori

L’ex comandante del Ros e direttore del Sisde fa il punto con Formiche.net un anno dopo la sua lezione alla Luiss: sono necessari un approccio più aggressivo e un nucleo che, dentro il Dis, sia il raccordo tra le esigenze del governo e quello delle imprese

Sos astensione. La realpolitik di Tajani e le convergenze Salvini-Conte lette da Panarari

L’astensione terrorizza i partiti, tanto che i leader hanno fatto a più riprese richiami identitari per salvaguardarsi la propria base elettorale. Tajani ha forti agganci europei e sa che non c’è, realisticamente, un’alternativa alla grosse koalition. Salvini e Conte, convergenze sull’Ucraina. Mentre Schlein si rifà a Berlinguer. Colloquio con il sociologo Massimiliano Panarari

Vi spiego cosa ha spinto Lagarde a tagliare i tassi. Parla Angeloni

Piuttosto curioso che Francoforte abbia ridotto il costo del denaro quando le sue stesse stime prevedevano un aumento dell’inflazione. La verità è che la presidente della Bce si è fidata più del suo staff che dei numeri. Difficili nuovi tagli nell’immediato. La separazione monetaria dalla Fed? Un non problema. Intervista all’economista e docente presso il Robert Schuman Center of the European University Institute of Florence​ ed ex membro del Comitato esecutivo della Bce

Gli appelli al voto non servono, per l'affluenza traineranno i territori. Parla Piepoli

Gli appelli al voto hanno dimostrato di non funzionare, tant’è che dal 1945 a oggi l’affluenza è calata drasticamente. Serve una politica vicina alle istanze delle persone e che risolva i problemi quotidiani. A trainare l’affluenza alle Europee saranno le tante amministrative disseminate lungo lo Stivale e in particolare nelle grandi città. Conversazione con il sondaggista Nicola Piepoli

Israele, otto mesi di guerra esasperano le divisioni. Conversazione con Dentice

Per Dentice, dopo otto mesi di guerra Israele rischia la tenuta interna. Mentre Washington pressa sul Piano Biden, gli effetti su un rifiuto del governo Netanyahu del percorso di de-conflincting potrebbero essere ampi, con ricadute internazionali

In Ue giochiamo la carta Draghi. La destra? Collaboriamo sulla difesa comune. Parla Marcucci

Politica estera e di difesa comuni sono uno snodo fondamentale. Nel mondo globale, o l’Europa acquisisce una voce sola o soccombe al cospetto della Cina e della Russia, quindi siamo disponibili a collaborare con la destra su questo dossier. Schlein dovrebbe controllare alcune posizioni e fughe in avanti dei suoi candidati. E i sovranisti indeboliscono l’Ue. Colloquio con il presidente di Libdem, Andrea Marcucci

Sulla Russia il G7 farà la sua parte ma... Cosa (non) succederà a Borgo Egnazia secondo Villa

Tra una settimana i Grandi della Terra, sotto la guida di Giorgia Meloni, si riuniranno sulle coste pugliesi. Sui beni russi ci sarà quasi certamente un passo in avanti, ma per la pratica bisognerà parlarne con Belgio e Ungheria. Le elezioni europee sanciranno l’avanzata delle destre e governare l’Europa sarà molto difficile

Meloni può far dialogare centro e destre. Le Europee secondo Adornato

“C’è una crescita della domanda di anima europea. Ma andrebbe definita con più precisione insieme ai valori cui si devono riferire i cittadini dell’Unione. Una domanda in crescita da non sottovalutare o rigettare del tutto come estrema destra. A questo partito dei valori si contrappone una specie di partito dei diritti che sarebbe la sinistra europea”. Conversazione con l’ex parlamentare e saggista Ferdinando Adornato

In Ue non ci sarà una maggioranza (solo) di destra. Meloni-Le Pen, asse difficile. Parla Tarchi

Nel gruppo dei conservatori guidati da Meloni ci sarebbero forti resistenze a una convergenza con i nazionalpopulisti di Identità e Democrazia. I rapporti fra la premier e Le Pen, sono anche umanamente difficili. Lo scontro di ambizioni e personalità, al momento, inibisce la prospettiva agitata da Orban. La variabile Trump non inciderà troppo sugli equilibri europei. Conversazione con il politologo, Marco Tarchi

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