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I dazi di Trump sono un favore alla Cina. Sapelli spiega perché

Il Presidente degli Stati Uniti sta applicando una forma di neo-imperialismo classico, c’è poco da stupirsi. Ma se non si ferma per tempo, chi lo ha votato e sostenuto lo metterà presto in discussione. L’Europa cerchi altri spazi vitali e nel frattempo negozi. La Cina? Coi dazi risulterà più simpatica a molti Paesi. Conversazione con Giulio Sapelli, storico ed economista

La mossa cinese sui pagamenti può indebolire il dollaro e aiutare l'Europa. Maffè spiega perché

La decisione, per il momento non ufficializzata, di estendere il sistema basato sullo yuan digitale ai Paesi dell’Asean e al Medio Oriente, può aprire le porte a un riassetto degli equilibri globali sul versante monetario e dei pagamenti. E dare all’Europa l’occasione giusta per mettere alla prova l’euro digitale. Colloquio con Carlo Alberto Carnevale Maffè, economista della Bocconi e saggista

Il fronte attorno a Israele continua a surriscaldarsi. Le tensioni regionali lette da Dentice

Diciotto mesi dopo il 7 ottobre, la guerra si è allargata in un confronto regionale a geometria variabile. Al centro c’è l’Iran, con la questione nucleare ancora aperta e una crescente competizione tra potenze nel Levante. Per Dentice, analista nell’Osservatorio Mediterraneo (OsMed) dell’Istituto per gli Studi Politici S. Pio V,  Israele è “sull’orlo di un burrone” anche per via delle fratture interne che Netanyahu tenta di coprire con l’espansione del conflitto

Le ambiguità di Conte costringono Schlein a un doppio lavoro. Parla Valbruzzi

Le piazze di Bologna, Firenze e Roma parlano a pubblici differenti. Schlein ha fatto bene a mandare una delegazione dei suoi alla manifestazione pentastellata che parla all’ombelico del Paese, ma per costruire un’alternativa di governo ci sono ancora tante difficoltà. Sarà la politica europea a sciogliere le ambiguità anche se M5S e Lega potrebbero trovarsi dalla stessa parte: all’opposizione contro l’Europa. Conversazione con il politologo dell’università Federico II, Marco Valbruzzi

Cosa lega l'antisemitismo cinese al confronto con gli Usa? Risponde Gering

In alcune occasioni, diplomatici cinesi hanno tracciato paragoni diretti tra lo Xinjiang e Gaza in merito alle accuse di genocidio, e tra Gaza e l’Ucraina rispetto all’ordine internazionale basato sulle regole. Gering (Acus) spiega a Formiche.net perché Israele viene rappresentato come un proxy americano, una pedina della sua egemonia regionale, innescando una dinamica in cui più è demonizzato, più ne risente l’immagine degli Stati Uniti

Mostrare i muscoli agli Usa sarebbe miope. Parla Romeo (dal congresso della Lega)

Libertà, federalismo e autonomia. Il congresso della Lega restituisce l’immagine di un partito che si stringe attorno al suo segretario. Con gli alleati di governo i rapporti sono ottimi, benché su alcuni temi ci siano sfumature differenti. Il rapporto con gli Usa deve essere dialogico e l’Ue non deve mostrare i muscoli. Salvini al Viminale è un grande sogno. Colloquio con il capogruppo del Carroccio al Senato, Massimiliano Romeo

Dall'Ucraina ai Balcani. Cosa separa e unisce Italia e Turchia secondo Politi

“Ciò che io vedo tra Roma e Ankara è un momento senz’altro vitale delle relazioni. Sicuramente dal lato Meloni c’è un giocare per guadagnare tempo, sperando che certe divisioni tra alleati non si approfondiscano ma si stemperino. La questione dei dazi è proprio plateale. I turchi sono in una fase fluida, ma anche loro non sono così ben piazzati come pensavano di essere”. Conversazione con il direttore della Nato Defense College Foundation.

Siamo pronti al bis (con i popolari del Ppe). Il governo a metà mandato secondo Nevi (FI)

“Weber al Consiglio nazionale? Dimostra l’importanza di Forza Italia. L’industria Ue? Aumenti le proprie produzioni strategiche. Difesa non è solo bombe, ma cybersicurezza, aerospazio e frontiere esterne. La maggioranza? Coesa, mai un voto dissonante in Parlamento”. Conversazione con il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi

Con i dazi di Trump rischiamo di perdere 11 miliardi di export verso gli Usa. L'allarme di Granelli (Confartigianato)

I dazi imposti dagli Stati Uniti avranno un impatto significativo sull’economia italiana, in particolare per le micro e piccole imprese che esportano verso gli Usa. Le esportazioni italiane verso gli Usa, che attualmente ammontano a 64,8 miliardi di euro, potrebbero subire una riduzione di oltre 11 miliardi. I posti di lavoro a rischio sono 33 mila. Ora la reazione deve essere di sistema. Conversazione con il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli

Mercosur e India per rispondere ai dazi Usa. La ricetta di Bonaccini

Serve un coordinamento tra i Paesi colpiti dai dazi per rispondere con un fronte unito e inviare un messaggio chiaro agli Stati Uniti: poniamo fine a questa follia dei dazi o rischiate di rimanere isolati. Allo stesso tempo, dobbiamo diversificare i nostri mercati stringendo rapporti commerciali più forti e favorevoli alle nostre imprese e ai nostri consumatori, con aree del mondo in espansione: dal Mercosur (ovviamente correggendo le reali preoccupazioni esistenti) al Messico, fino all’India. E il governo sostenga l’Ue. Colloquio con l’eurodeputato dem, Stefano Bonaccini

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