Per l’analista del Cepa, è molto importante che l’Occidente mostri la propria leadership su determinate questioni di politica estera, “il mondo se lo aspetta”. Ecco perché la visita di Zelensky negli Usa dimostra che il “villain club” non vincerà
intervista
Vi racconto il modello vincente (e dialogante) di Atreju. Parla Menia
Lo storico esponente della destra (Msi, An, FdI) mette l’accento su come la tradizionale convention che si apre giovedì prossimo è “la naturale prosecuzione di un modo di fare politica, niente affatto arroccato, come certa critica sostiene, ma aperto al dibattito con gli avversari e caratterizzato da un’idea propositiva: soluzioni accanto a valori”
La strategia italiana sul Patto (e Mes) può funzionare. Lombardi spiega perché
Sulle nuove regole fiscali invocate dall’Italia non c’è nulla di eversivo, perché Giorgetti ha fatto sua la proposta originaria della Commissione europea. E poi la Germania non sembra così compatta nei negoziati. Meloni non ha mai escluso a priori la ratifica del Mes, ma delle contropartite per Roma sono da mettere nel conto. La Bce? Il board sta lentamente lasciandosi alle spalle le logiche da falco. Intervista con Domenico Lombardi, economista e direttore e direttore del Luiss Policy Observatory
Lasciata la Bri, ora l'India è l'opportunità per l'Italia. Parla Quintieri
L’uscita dal memorandum decisa dal governo e gestita con cautela, è stata positiva per il posizionamento geopolitico dell’Italia. L’India sta tentando di prendere il posto della Cina nei rapporti con l’Occidente. E per l’Italia, specie sull’export, potrebbe essere una bella opportunità. Conversazione con Beniamino Quintieri, presidente della fondazione Tor Vergata, docente di economia e finanza internazionale nonché membro dell’associazione Italia-India
Le destre alla prova delle elezioni Ue. Cosa c'è in gioco secondo Quagliariello
Conversazione con il presidente della fondazione Magna Carta, già parlamentare e ministro. “Destra radicale vs destra di governo? In occasione delle elezioni europee si comprenderà se la frattura tra queste due prospettive diventerà insanabile, oppure si rimarginerà. Resta, però, un problema: l’Europa, così come diceva Kissinger, non ha ancora trovato un suo numero di telefono al quale la si possa contattare”
Cosa serve al Sud per uscire dal divario. Lo spiega Bianchi (Svimez)
Per tentare di colmare il divario tra Nord e Sud, occorre una politica industriale che metta al centro la manifattura e i servizi alle imprese. Agganciare e spendere bene i fondi del Pnrr è vitale per evitare la recessione nel 2024. La politica? Lavori per creare il terreno fertile affinché si insedino nuove aziende e lavori sugli asset strategici. Conversazione con il direttore dello Svimez, Luca Bianchi
Payback e non solo. La ricetta di Bonaretti per rilanciare gli investimenti pharma in Italia
Tra le proposte, rimborsi più alti per i farmaci prodotti sul territorio nazionale, come fa la Francia, o l’inserimento della spesa per gli innovativi fra gli investimenti e non in spesa corrente, come avviene per la spesa militare. Conversazione con Paolo Bonaretti, esperto del settore, attualmente in Fondazione Enea Tech e Biomedical
Sulla Cina il governo si dimostra coerente. Parla Terzi (FdI)
“Un passo atteso da tempo”, dice il senatore commentando l’uscita dell’Italia dal memorandum d’intesa sulla Via della Seta. C’era una visione che “andava corretta”, quella di Conte. “La tenuta e il rafforzamento dell’azione dell’esecutivo è frutto anche della coerenza”
Vi spiego perché alla Cop28 il metano è al centro della scena. Parla Sollazzo
“Una regolamentazione e un’applicazione più rigorosa possono aiutare a raggiungere gli obiettivi climatici, ma abbiamo bisogno che i produttori di petrolio e gas considerino la responsabilità climatica come fondamentale per la loro credibilità sociale”. Intervista a Flavia Sollazzo, senior director per la transizione energetica di Environmental Defense Fund Europe
Il conservatorismo italiano è saldamente atlantista. Parola di Alli
Conversazione con il segretario generale della Fondazione De Gasperi: “La politica estera dei Paesi democratici e dei sistemi democratici, a partire dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, deve essere sempre di più basata sulla necessità di difendere il nostro modello, ovunque e comunque. In gioco non c’è più una competizione basata su contiguità territoriali o su fatti economici e commerciali, ma una competizione basata su modelli di governo”