Skip to main content

Viva la Rai (pubblica). La tv di Stato vista da Mazza

La lunga storia della Rai, raccontata da Mauro Mazza, già direttore del Tg2, con l’auspicio di “arrivare a una Tv pubblica più coraggiosa nell’offerta culturale, che restituisca la complessità del pensiero e della società moderna. Una proposta che valorizzi tutti i modelli culturali”

 

Così l'agenda G7 si fa virtuosa (anche per l'Italia). Parla Nelli Feroci

I Paesi del G7 sono importanti ma, ormai, destinati a svolgere un ruolo meno determinante nel contesto delle relazioni internazionali. Per cui sarà fondamentale cercare di mantenere una particolare attenzione verso quei Paesi che non ne fanno parte e che dovrebbero, nei limiti del possibile, essere quanto più coinvolti nelle decisioni del vertice stesso. Conversazione con Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell’Istituto affari internazionali

L'accessibilità digitale e il primato della legge Stanca. Cosa c'è ancora da fare secondo Palmieri

Vent’anni fa, durante il governo Berlusconi, veniva approvata la legge Stanca sull’accessibilità digitale della pubblica amministrazione. Un primato molto importante per il nostro Paese, perché abbiamo anticipato la Convenzione delle Nazioni Unite. Ma c’è ancora tanta strada da fare in termini di sensibilizzazione su questo tema. Di questo si parlerà nel convegno online organizzato dalla fondazione Pensiero Solido. Conversazione con il presidente, Antonio Palmieri

Dall'Africa ai Balcani. I consigli di Minuto Rizzo per il G7 italiano

“L’Italia ha l’opportunità di spingere sull’Africa dove il discorso del Piano Mattei è molto interessante, perché va al di là dell’emigrazione e degli sbarchi: il continente africano è formato da più di 50 Paesi dove si sta verificando la corsa delle grandi potenze per avere più influenza, Cina e Wagner in primis”. Conversazione con l’ambasciatore e presidente della Nato Defense College Foundation, Alessandro Minuto Rizzo

2024, l'anno della prudenza. Meloni? Promossa ma occhio alle sbavature. Parla Dini

Credibilità in politica estera, bene in politica interna malgrado qualche inciampo figlio dell’inesperienza al governo. Meloni deve saper ascoltare anche oltre il suo cerchio di fedelissimi. L’opposizione è scadente e senza proposte. Alle Europee? Si affermerà il blocco conservatore. Conversazione con l’ex presidente del Consiglio Lamberto Dini

Vi racconto il valore globale del rapporto Roma-Taipei. Parla l'ambasciatore Tsai

Non solo seminconduttori: le relazioni tra Taipei e Italia si sono rafforzate nel 2023, con Roma che ha fornito sponda a diverse delle ambizioni di Taipei e vari settori di investimento reciproco molto attivi e vivaci scambi culturali. L’ambasciatore Tsai fa un bilancio del rapporto con Formiche.net, pensando anche alle presidenziali taiwanesi del 2024

La visione di nazione di Meloni e gli equilibri futuri del mondo. Le pagelle di Mauro

Meloni “si trova ad uno snodo cruciale, ma ha tutte le carte in regola per fare bene”. Il cuore delle vicende internazionali? “Gli equilibri disegnati a Yalta non ci sono più, perché nel 1989 è imploso il sistema sovietico e sono comparsi attori nuovi che nel ’45 semplicemente non c’erano”. E ora la sfida è nuovamente aperta. Conversazione con l’esponente popolare, già ministro della Difesa e vicepresidente del Parlamento europeo, Mario Mauro

Allargamento, trattati e guerre. Il pragmatismo che serve all’Ue, secondo Villafranca

Meloni sa che in Ue serve del sano pragmatismo, e questo sta esercitando con la consapevolezza che ci sono trattati da rispettare, spiega il direttore degli studi Ispi. La crisi? “Questo è sempre stato un motto nascosto dell’Unione europea, cioè non si spreca mai una buona crisi”

Il falco e il federatore, cosa rimane di Schäuble e Delors. Parla Quadrio Curzio

Il teorico dell’austerity agiva per dogmi e nella Germania post pandemia il suo approccio non potrebbe più funzionare. Delors capì l’importanza della moneta unica, ma oggi quella visione di lungo periodo si è smarrita. Il Patto di stabilità? Se due ministri ribaltano la proposta della Commissione vuol dire che c’è un problema. Colloquio con l’economista e presidente emerito dell’Accademia dei Lincei

Serbia e non solo. Putin vuole destabilizzare i Balcani, dice Banović (Dfc)

Le opposizioni contestano la vittoria elettorale del partito del presidente Vučić. Lui reagisce accusando l’Occidente con la sponda di Mosca. “Questa è solo la continuazione della propaganda anti-occidentale nella regione a cui assistiamo da molti anni”, dice Marko Banović, analista del Digital Forensic Center, con sede a Podgorica, in Montenegro

×

Iscriviti alla newsletter