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Istanbul, Tokyo, Bruxelles. Calovini spiega il G7 di Meloni

Conversazione con il parlamentare di FdI, membro della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato: “Gli aiuti a Kyiv? Non dovranno mai mancare e non faremo un passo indietro su valori non negoziabili, come il diritto internazionale”. La Via della seta? “Bene esserne usciti, ora lavoriamo su come aumentare le relazioni commerciali con Pechino”

Sardegna, Europa. Perché a Meloni non conviene rompere con Salvini secondo Castellani

Meloni rivendica posizioni in virtù dei rapporti di forza in coalizione. Salvini sgomita per confermare, in Sardegna in particolare, il governatore uscente. Uno scontro frontale, però, non è conveniente. Anche in vista delle europee in cui probabilmente i conservatori (presieduti dalla leader di FdI) faranno il pieno di voti. Il Pd è debole e Conte è un’insidia per Schlein. Conversazione con il politologo della Luiss

Così le imprese italiane trainano la crescita. Bilancio e prospettive secondo Ricci (Sace)

Supportare le imprese nel percorso verso la transizione green e sostenibile è stato obiettivo del 2023 e lo sarà ancora di più in futuro, con un occhio di riguardo all’export, che rappresenta un terzo del Pil nazionale. “È l’unica componente che ha portato alla crescita nell’anno appena trascorso, malgrado l’incertezza legata alle tensioni geopolitiche, che sta frenando ovunque gli investimenti”, ha spiegato Alessandra Ricci, amministratore delegato del gruppo Sace, a Formiche.net

Macron ha nominato Attal per due ragioni. Darnis spiega quali

Dopo le dimissioni di Elisabeth Borne, il nuovo premier nominato dall’Eliseo è Gabriel Attal. Giovane politico, dal grande consenso personale che interpreta appieno lo spirito macroniano. La scelta dell’Eliseo ha una duplice valenza: contenere i danni per le europee e lavorare per la successione alla presidenza nel 2027. Conversazione con il docente Luiss

La politica, non gli 007. Gli errori di Israele spiegati da Teti

“Il governo Netanyahu ha sottostimato il problema di Gaza e degli insediamenti israeliani, ignorando le avvisaglie dell’intelligence”. Conversazione con Antonio Teti, professore di Cyber Security, IT Governance e Big Data all’Università di Chieti

Michel lascia il consiglio e certifica la fine della maggioranza. La sferzata di Bonfrisco

Per il futuro, spiega l’eurodeputata leghista, “la speranza è una maggioranza di centrodestra, che possa esercitare una guida dell’Unione europea in sintonia con le aspettative dei cittadini europei”. Le dimissioni del presidente del Consiglio Ue sono la dimostrazione della fine dell’alleanza tra popolari e socialisti

Caso Moro, il ruolo determinante del Kgb e l'ossessione (sbagliata) per la Cia. Parla Tortorella

Dopo quarantasei anni, il caso Moro fa ancora discutere. A tornare sul tema è la trasmissione Report con la testimonianza dell’ex numero due del Psi, Signorile. Ma il problema è la narrazione sul ruolo dei servizi segreti e l’ossessione sulla Cia. Ma in realtà l’implicazione maggiore la ebbe il Kgb. Conversazione con il giornalista, già vicedirettore di Panorama, Maurizio Tortorella

Riformare i trattati: ora o mai più. Le prossime Europee secondo De Meo (FI)

Conversazione con l’eurodeputato forzista: “Il bis di von der Leyen? Prematuro parlarne, occorre rafforzare l’infrastruttura e riformare i trattati. Elezione diretta del presidente della Commissione? Ci sono altre priorità. I tre leader candidati alle Europee? Si rischia che l’appuntamento europeo si trasformi, come è avvenuto in passato, in un dibattito nazionale”

Piano con gli annunci sulle tasse. La versione di Visco

Se si vuole incidere sul peso del fisco bisogna ridurre la spesa pubblica, il che è più uno spot che una strada percorribile. E sui paradisi fiscali non c’è molto altro da fare, perché gli strumenti già ci sono, basta solo saperli usare. Il nuovo Patto di stabilità è un clamoroso autogol della Germania. Ma anche dell’Europa. Intervista all’economista, più volte ministro delle Finanze, Vincenzo Visco

Iran colpito al cuore, ma la reazione sarà misurata. Alcaro spiega perché

L’indiziato speciale per l’attentato di Kerman è lo Stato islamico, ma è possibile che siano coinvolti anche i gruppi baluci. Un coinvolgimento israeliano? Meno probabile, per Alcaro (Iai), ma quella contro Teheran potrebbe essere stata un’operazione articolata, con il regime che vi costruirà una narrazione a proprio interesse, ma stando sempre attenti a evitare l’escalation in un conflitto generale

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