La quarta giornata di I-Week: un seminario dedicato al valore dell’Intelligence sui dati nel processo di trasformazione digitale, un talk dedicato alla Cyber Security all’italiana, la presentazione di un libro e un dibattito sui 5 hacks più eclatanti del secolo
James Bond
Rete cyber, il Parlamento Ue dice sì. Italia già al lavoro
Il Parlamento europeo ha dato l’ok al regolamento che istituisce la rete e il centro cyber europeo. Gli Stati hanno sei mesi per individuare il loro istituto. Ecco le ultime novità sull’Italia, con Gabrielli e Belloni al lavoro. Fiano (Pd) indica Nunzia Ciardi, direttore del servizio Polizia postale e delle comunicazioni, come possibile amministratore delegato
Addio Copasir? Cosa succede dopo la mossa di Salvini
La Lega lascia il Copasir. Dimissioni del presidente Raffaele Volpi e del senatore Paolo Arrigoni. Matteo Salvini provoca: ora dimissioni di tutti i deputati e metà componenti a Fdi. Intanto prosegue l’indagine interna sul caso Renzi-Report
Intelligence ed Energia, Data protection e Deep Web. Il terzo giorno di I-Week
Un seminario dedicato al binomio Intelligence ed Energia, un talk dedicato a Data protection e Deep Web, un approfondimento sul tema delle Smart Communities, la presentazione di due libri ed un monologo teatrale sul Deep Web
Asse Usa-Ue sul trasferimento dei dati? I suggerimenti di Darnis
La questione di un accordo fra Stati Uniti ed Europa che possa subentrare al Privacy shield decaduto è di primaria importanza industriale, ma riveste anche una valenza geopolitica. Il commento di Jean-Pierre Darnis, consigliere scientifico allo Iai e ricercatore associato alla Fondation pour la recherche stratégique
Il procurement di Stato nelle tlc? I suggerimenti del prof. Mensi
Il professor Mensi commenta le rivelazioni di Formiche.net sul bando per le forze di polizia per le loro comunicazioni (anche 5G) con gli operatori che fanno affidamento su tecnologie cinesi. “A differenza degli Usa che hanno una black list, l’Italia non ha strumenti da utilizzare ex ante”. Ecco i suoi suggerimenti
Cina, 5G e polizia. Siamo sicuri? I dubbi di Pagani (Pd)
La gara da 1 miliardo per il 5G delle forze di polizia svelata da Formiche.net deve suonare un campanello d’allarme. Se quelle tecnologie finiscono in mano a fornitori cinesi facciamo un passo più lungo della gamba. E forse il golden power non basta. Il commento di Alberto Pagani (Pd)
Verso l’Agenzia per la cibersicurezza nazionale. Una proposta concreta
Quali sono le principali competenze che potrebbero rappresentare il nucleo fondativo della (quantomai auspicabile) agenzia cyber annunciata dal sottosegretario Gabrielli? L’analisi di Stefano Mele, partner dello studio legale Gianni & Origoni e presidente della commissione Sicurezza cibernetica del Comitato atlantico italiano
Will Italy’s police communications run on Chinese tech?
The police are selecting their comms equipment provider (including 5G). But operators use Chinese technologies, such as Huawei and ZTE. A billion euros and national security are at stake. Here are all the details
Pronto, polizia? Risponde la Cina. Non è uno scherzo... Ecco perché
Un tweet di Guido Crosetto ha lanciato l’allarme. Le forze di polizia stanno selezionando il fornitore per le loro comunicazioni (con 5G). Gli operatori però hanno tecnologie cinesi, Huawei e Zte. In ballo, un miliardo di euro e la sicurezza nazionale. Qui tutti i dettagli