Nel votare la Brexit, il popolo britannico si è prima stupito e poi allarmato della propria temerarietà. Il Paese è ora in uno stato somigliante a una crisi di nervi. L’istituzione a cui è normalmente demandato il ruolo di “valium nazionale”- la politica - è allo sfacelo. I partiti chiave sono decapitati e nel caos proprio mentre la prova della loro irrilevanza è…
Mailing
Dallas e l'incubo di una nuova Estate rossa sul voto Usa
Sul voto 2016, dopo la strage di Dallas e le tensioni razziali in tutta l’Unione, cala l’incubo di quella che fu, quasi un secolo fa, nel 1919, l’Estate rossa, segnata da una scia di attentati anarchici, oltre che da incidenti razziali. La situazione rappresenta un test per i candidati alla Casa Bianca Hillary Clinton e Donald Trump, chiamati ad esprimersi…
Papa Francesco ridimensiona il potere del cardinale George Pell
Il Papa ha promulgato un motu proprio (“I beni temporali”) con cui chiude la biennale controversia tutta interna alla curia romana su chi fosse chiamato ad amministrare i beni mobili e immobili della Santa Sede e chi a controllare il modo in cui questi venivano amministrati. La soluzione è una “netta e inequivocabile” separazione dei compiti. Da una parte ci…
Patuelli, Visco e la storia buffa del Bail-in
L’uscita degli inglesi dall’Ue non sembra che abbia procurato un clima più sereno in Europa e in Gran Bretagna. Infatti, la sterlina continua a perdere valore e i movimenti sussultori nell’economia e nella finanza dei Paesi del Vecchio Continente non accennano a placarsi. Qualche organo di stampa dell’UK addirittura si attarda a disegnare scenari apocalittici per l’Italia, vista la situazione del…
Perché è attuale la lezione di Hayek sul federalismo europeo
Non mi fido dei catastrofisti che si sono messi all'opera, con un insopportabile conformismo di vedute, il giorno dopo il voto sul Brexit. Quel che sarà del Regno Unito e dell'Unione Europea nel prossimo futuro non è dato sapere, dipendendo da tante variabili e non ultimo dalle cosiddette "conseguenze inintenzionali" delle azioni umane. Né, d'altro canto, si può accettare il…
Napolitano, il Consiglio supremo di Difesa e gli F-35
La politica di sicurezza e l’accresciuto ruolo del Consiglio supremo di difesa: le missioni militari all’estero e la vicenda degli aerei F35. Con la presidenza Napolitano il Consiglio supremo di difesa ha assunto maggiore rilievo ed è divenuto una sede attraverso la quale il capo dello Stato può concretizzare la sua influenza sulla politica estera. Sotto il profilo organizzativo, all’inizio…
Matteo Renzi si sta un po' incartando su Italicum e referendum costituzionale
Più cercano di smarcarsi dalla "personalizzazione" del referendum costituzionale, lamentata anche dall'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, pur schieratissimo sul fronte del sì ma consapevole del rischio che la prova referendaria si risolva in un plebiscito contro il presidente del Consiglio, più i renziani s'incartano nell'errore, ormai evidente, di avere minacciato la crisi di governo in caso di sconfitta. Matteo…
MARCbot, come funziona il robot che ha fatto esplodere il killer di Dallas
Micah Xavier Johnson, l'uomo che ha sparato durante una manifestazione pacifica a Dallas ammazzando cinque agenti e ferendone altri sette, è stato ucciso qualche ora dopo l'assalto da un robot della polizia. Il venticinquenne di Mesquite (150mila abitanti appena fuori alla cerchia urbana della città texana) è ritenuto l'unico responsabile dell'attentato contro la polizia: riservista dell'esercito, rientrano nel 2014 dall'Afghanistan,…
Carlo De Benedetti e il "fuoco amico" contro Matteo Renzi
Se non verrà cancellato l'Italicum, Carlo De Benedetti - come Eugenio Scalfari - voterà no al referendum costituzionale (intervista al Corriere della Sera di oggi). A novembre (o quando sarà), insomma, buona parte dell'élite progressista domestica si recherà ai seggi per bocciare non tanto il monocameralismo e la riforma del Senato, quanto la legge elettorale in vigore dal primo luglio…
Tutti gli sbuffi anti Fassino nella direzione del Pd a Torino
Aria pesante ieri sera alla direzione del Pd torinese. Il caldo non c’entra. E neanche la location, un seminterrato nel quartier generale del Pd sabaudo di gran lunga più adatto ad una sartoria cinese clandestina, in cui, a tratti, arrivavano zaffate di gas che non sembravano turbare minimamente gli astanti, più intenti a voltarsi verso Piero Fassino quando dall’oratore di…