Ormai sulla legge elettorale il detto “ogni giorno ha la sua pena” può essere aggiornato in “ogni ora ha la sua pena”. Le frotte di franchi tiratori spuntate l’8 giugno alla Camera, dove la maggioranza di governo ha sulla carta numeri ben superiori di quelli del Senato, hanno mostrato la fragilità delle presunte intese tra Pd, Forza Italia e M5s…
Politica
Vi racconto l'ultimo pasticcio di Matteo Renzi
Il Pd, ovvero Matteo Renzi, ha combinato un pasticcio enorme sulla legge elettorale. L'ultimo di una lunga serie che fa pensare, con più di qualche ragione, che non si tratta di sfortuna ma di incapacità vera e propria. Incapacità che è frutto un po' dell'arroganza, un po' della mancanza di sensibilità, ma soprattutto del fatto che il congresso del Pd…
Perché il Germanellum è stato rottamato
Chi aveva interesse veramente a un accordo sulla legge elettorale, il Germanellum, per andare al voto al più presto? Matteo Renzi. Soltanto Matteo Renzi, smanioso di tornare a Palazzo Chigi. Non Beppe Grillo: il Movimento 5 Stelle da un lato non ha bisogno di stringere accordi con alcuno, neppure per concordare una legge elettorale, e dall'altro pensa (sondaggi alla mano)…
Cosa farà il Pd di Matteo Renzi sul web e con i big data
Le rassegne stampa in diretta Facebook, le pagine renzianissime, una galassia di siti, i video virali, le foto (non sempre) sapientemente utilizzate per enfatizzare le contraddizioni o le gaffe degli avversari (soprattutto i grillini) e per esaltare le iniziative dei propri esponenti. E, poi, anche un'app dal nome Pd Bob, per favorire la partecipazione alla vita del partito e, perché no,…
Perché io, ex sindacalista Cgil, elogio il sindacalista Cisl Marco Bentivogli
"Quando non si sa a chi dare la colpa la si dà alla globalizzazione. E la ricetta per uscirne? La politica industriale, gli investimenti pubblici, in un Paese in cui sono spariti quelli privati. Basta! Eppure le responsabilità non sono mai così lontane, ma è utile trovarne lontano da sè e soprattutto proporre soluzioni impegnative... per gli altri. Il sindacalista…
Ecco chi Silvio Berlusconi vede a Palazzo Chigi
Dice Mario Draghi, ma in realtà sarebbe solo un modo per dire no a Matteo Renzi come futuro premier. Perché, secondo i bene informati, Silvio Berlusconi (in foto) in cuor suo come capo di un eventuale esecutivo di larghe intese (dal quale ufficialmente prende sempre più le distanze) vedrebbe bene il premier attuale Paolo Gentiloni, che, pur da avversario politico,…
Cosa si aspettano i giovani dall'Europa e dalla politica
Cosa hanno in comune Emmanuel Macron, Paolo Gentiloni, Angela Merkel e Theresa May? Sono capi di stato e di governo, rappresentano i paesi fondatori dell’Europa e un partner che invece vuole lasciarla dopo averla difesa in due guerre mondiali, hanno intenti comuni per combattere gli effetti della globalizzazione e del terrorismo. Ma, entrando nella loro sfera privata, i quattro leader…
M5S, Cgil e non solo. Tutti i bersagli di Marco Bentivogli (Fim-Cisl)
Riavvicinare i giovani spaventati dal futuro al sindacato, nel momento forse più difficile per il lavoro italiano. Ma anche rimarcare il solco tra i lavoratori e certe idee grilline e fare della Cisl un sindacato trasparente e senza ombre. Non manca la carne al fuoco per Marco Bentivogli, leader della Fim Cisl, la federazione dei metalmeccanici impegnata in questi giorni nel suo…
Così l’Italia può restare a testa alta nell’Ue. Parlano Bonino, Cassese e Napolitano
Di convegni sull’Unione Europea da quando a marzo si sono celebrati i 60 anni dai Trattati di Roma se ne sono susseguiti tanti. Ma la Luiss School of European Political Economy non rischia mai di ripetersi perché ogni mese pubblica papers accademici firmati da economisti e scienziati politici di fama internazionale. Martedì pomeriggio nella sala Zuccari del Senato la Sep…
Vi spiego perché sono eccessive le critiche di Napolitano sull'accordo elettorale
Oggi alle 13,30 la Camera dei Deputati si riunirà di nuovo per l’esame della legge elettorale, affrontando innanzitutto le preliminari questioni di costituzionalità. Si tratta del risultato di un’accelerazione molto auspicata che deriva da un accordo pattuito tra le quattro forze politiche principali che si contenderanno le prossime elezioni: Pd, FI, Lega e M5S. Le polemiche, com’è giusto in democrazia,…